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Autore: _Kairi_    22/10/2014    6 recensioni
“ Ci sono cose che arrivano prima, altre che arrivano dopo. Tu invece sei arrivato al momento giusto. Con il tuo essere sfrontato e menefreghista. Ma la cosa che mi ha colpito di te è stato l'andare avanti nonostante tutto. Con te credo di aver vissuto i momenti più belli della mia vita; corse sotto la pioggia, murales sui muri della scuola e come dimenticare la nostra ' strana ' prima volta che tra parentesi ' per niente romantica ' in camera di Olga, ancora rido. Tu mi hai dato tutto e io penso di non averti dato niente per mettere la parola fine a questo capitolo della nostra vita. Spero che questa volta correrai ma per un secondo ti guarderai indietro. Una volta mi avevi promesso che mi avresti portato via da tutto questo, che saremo scappati insieme; io ci credo ancora. ”
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Scappare. Certe volte questa è l'unica soluzione. Ti guardi intorno e quello che vedi ti disgusta, forse perché lo vedi troppe volte o forse non sei adatto a quel tipo di ambiente.
Io intorno a me vedo centinaia di persone camminare avanti e indietro trasportando enormi valige aspettando il proprio volo. Io non amo gli aerioporti, ci passo fin troppo tempo. Mio padre viaggia per lavoro e io essendo minorenne sono costretta a seguirlo, sfortunatamente. E' bello viaggiare, scoprire, conoscere e imparare ma ci sono momenti in cui hai bisogno di stabilità, noi non l'abbiamo mai trovata. Mosca, Londra, Berlino, Madrid, bellissime città, ma credo che nessun' posto sia adatto ad una persona come casa propria. Sono nata a Buenos Aires ma non so nemmeno come sia fatta, non ricordo nulla. Per me Buenos Aires è il sinonimo di Casa, non so il perché, ho viaggiato senza mai far ritorno ma con quella città ho un legame affettivo, tralasciando il fatto che sia la mia Città Natale, ma quello che mi lega di più a quella città è che i miei genitori siano nati, cresciuti ed incontrati lì. Spesso mi piace immaginare il loro primo incontro, mio padre sempre lo stesso, mia madre invece sempre diversa. E' naturale non l'ho mai vista, è deceduta poco dopo la mia nascita. Non ho mai visto una sua foto, sentito la sua voce, strano ma l'unica cosa che so di mia madre è il suo nome, Maria. Spesso chiudo gli occhi immaginando la mia famiglia al completo, un po' come una foto. Un uomo alto dalle spalle larghe e possenti, una donna abbastanza alta e magrolina e poi una ragazzina di sedici anni con i capelli arruffati e il viso pallido ma felice. 
Sospiro e continuo a sorseggiare il succo all'Ananas mordicchiando la cannuccia arancione. Gente che parte e gente che arriva. Noi partiamo, direzione Buenos Aires.
Non mi piace affezionarmi a persone o città perché poi devo sempre dire il fatidico “ Addio ”. 
Finisco il succo e delicatamente mi passo il tovagliolo sulle labbra, afferro il diario e mi dirigo verso papà, che è comodamente seduto a leggere il solito giornale sportivo.
“ Potresti anche scambiare qualche parola con me, visto che non parliamo quasi mai ” dico strappandogli il giornale tra le mani. Alza lo sguardo e i nostri occhi si incrociano, la stessa tonalità di marrone racchiusa in forme diverse. “ Passo ogni secondo del mio tempo libero a cercare di conversare con te ma sei sempre impegnata con quel ' Ciffi ciaffi ' così ho perso ogni tipo di speranza e mi sono dedicato alla lettura ” risponde incrociando le braccia. Odio quando mette le mani in quel modo sembra che si stia riscaldando le ascelle. “ Il ' Ciffi ciaffi ' come lo chiami tu, in realtà è un cellulare e mi serve per tenermi in contatto con quei pochi amici che ho! Se non dovessimo spostarci da una città all'altra ogni tre mesi, certamente non starei sempre con gli occhi puntati sul display del cellulare! ” sono così arrabbiata che parlo velocemente senza interruzioni e ho bisogno di riprendere fiato. Si alza, per permettergli più spazio mi allontano di qualche centimetro; mi abbraccia e mi stringe a se strofinando la mano contro la mia maglia. “ Ti prometto che questa volta sarà diverso. Ho deciso di fondare una nuova azienda così da non trasferirci ogni tot. mesi. Vedrai Vilu, Buenos Aires ti piacerà. ”.
“ Non metto in dubbio che Buenos Aires mi piacerà ma quanto tempo ci resteremo! ”. Sorride e mi guarda negli occhi; poco dopo sposta lo sguardo verso destra e afferra il suo trolley, mi deposita un bacio sulla guancia e afferra anche la mia valigia. “ Andiamo? ”.


Angolo Me: Si lo so è strano che io scriva " Angolo Me " ma mi piaceva XD. BuonSalve a tutti! Sono nuova quindi non ho ancora sperimentato altri tipi di saluti così inizio con il BuonSalve poi negli altri capitoli continuerò con altre cazzate. E' la mia prima storia, si nota vero? *si nasconde dietro uno scatolone gigantesco* non so il perché di uno scatolo... ok mi sto perdendo in discorsi inutili, adesso faccio la seria. Come ho già scritto è la mia prima storia, e no, non sono qui per dirvi che fa schifo e che la cancellerò, per carità sono consapevole che non sia un granché ma non importa sono solo agli inizi. So che è breve, forse anche troppo per essere il Prologo ma mi serviva per introdurre. So che è identico e spicciato alla storia originale ma in seguito sarà completamente diverso, quasi scioccante; no, vabbè così è esagerato, ma comunque... vabbè è diverso ( tralasciamo i giri di parole ). Incomincio col dire che è una Leonetta, quindi persone che non vivono per la Leonetta ( Io vivo per loro. Ps. Non sono una BimboMinkia ) questa storia non è adatta a voi. I caratteri dei personaggi sono stati STRAVOLTI all'interno della storia, quindi non aspettatevi una Violetta dolce e carina che s'innamora al primo sguardo. Tratta di un argomento delicato che è una malattia, che NON colpisce Violetta ma un altroa personaggio importante della storia. Il registro linguistico non sarà formale ( Ma dai... ) ma sarà il linguaggio di tutti i giorni quindi ci saranno anche parole volgari ma non credo che possano nuocere alla vostra incolumità però vi avviso comunque. Ci saranno scene ROSSE, non adesso ma più avanti che non saranno violenze ma semplicemente rapporti intimi NON descritti specificamente ( Mi vergogno. Infatti non so nemmeno se andrò a descrivere dopo il bacio, ma sempre meglio avvisare ). La storia come avete letto/visto è in prima persona e non si dividerà in POV ma sarà solo dal punto di vista di Violetta. I ricordi saranno scritti in corsivo... Ok mi/vi sto annoiando quindi la finisco qui con questi avvisi ma dovevo pur prolungare l'Angolo Me. Sono arrivata alla fine della lista e... questo era il Prologo ( Non ho niente da dire ). Ancora BuonSalve a tutti ci si vede alle recensioni ( spero che ci siano. Anche negative non per niente ma per consigli. Ragazzi HO BISOGNO di consigli ). 
Spif a tutti ( Spif è un modo di salutare strano inventato da me ) Spif a tutti Gente!

P.S. Storia quasi ispiratami dalla canzone dei OneRepublic -I Lived- ( Adoro le storie che sono ispirate a questa canzone e ho notato che in questa sezione ce ne sono due ).
   
 
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