Libri > Twilight
Ricorda la storia  |      
Autore: Happiness17    22/10/2014    1 recensioni
Sei ragazzi.
Un terremoto.
Vi ho incuriosito? Venite a leggere la mia One-shot :D
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun libro/film
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

E' una mattina d'inverno, sei ragazzi si sono recati come ogni mattina a scuola ma non immaginano che la loro vita da qui a un'ora cambierà per sempre.  

 

Pov Edward 

Sono le 9:35 è in aula la professoressa di lettura continua a parlare di Shakespeare ma viene interrotta bruscamente da una forte scossa, tutta l'aula va in panico sono tutti consapevoli di quello che sta succedendo, tutti sperano che finisca subito ma non è cosi, le mura cominciano ad aprirsi, i banchi ormai vengono sbattolati da una parte all'altra, la professoressa cerca di calmare il panico che alberga dentro di noi. 

<< Ragazzi calma, non avete paura solo che dobbiamo subito uscire dalla scuola, quindi con calma e sangue freddo recatevi tutti in cortile.>> Il panico alberga anche dentro lei, anche se cerca in tutti i modi di restare calma. 

Dopo queste parole, i ragazzi cominciano a spintonarsi tra loro per uscire prima dall'aula, le ragazze piangono, i ragazzi cercano di calmarle ma senza risultati, cosi molti stanchi dei pianti isterici prendono in braccio le ragazze e corrono fuori. Siamo in 6 in aula, tre ragazze sono pietrificate ai loro posti mentre io e miei due compagni di banco le guardiamo inermi senza sapere cosa fare. 

<< Ragazzi dobbiamo uscire subito fuori di qui, prima che il tetto ceda.>> ha parlare è Jasper. 

<< Sono d'accordo, ma non possiamo lasciarle qui, sono pietrificate dalla paura.>> dice Emmett l'altro ragazzo. 

<< Nessuno ha detto di lasciarle qui , muoviamoci.>> Senza degnarli di uno sguardo mi avvicino ad una delle tre ragazze. 

<< Ciao io sono Edward, come ti chiami?.>> Mi prenderà per pazzo. 

<< B-bella... >> almeno risponde. 

<< Ok bella, ascoltami bene so che sei spaventata , io sono il primo ad esserlo,  ma dobbiamo uscire fuori di qui prima che il tetto ceda e per allora non ci sarà più nulla da fare. Quindi ora prendi la mia mano e andiamo via insieme, ti va?.>> Spero che si convinca, anche perché a quel punto io resterei con lei anche a costo di morire, e non so perché. 

<< S-si... .>> Mi guarda con occhi terrorizzati e mi stringe la mano, io la tiro dalla sedia e incomincio a correre per i corridoi ormai deserti, dietro di me sento altri passi e capisco che i ragazzi sono riusciti a portare con loro le ragazze, sento i loro singhiozzi. Sentiamo un forte boato ma non riusciamo a capire da dove proviene quindi continuiamo a correre verso l'uscita. Solo arrivati capiamo cos'era quel boato, il tetto a ceduto ed ora enormi pietre hanno chiuso la porta principale per uscire.  

<< Mi d-dispiace Ed-ward... è colpa mia, a quest'ora tu staresti già fuori.>> Sento Bella tremare al mio fianco, e piange cosi tanto da farsi mancare il respiro. 

<< Shh calmati Bella, è vero a quest'ora potevo già essere fuori, ma se non lo sono è solo perché io volevo aiutarti, hai capito? non è colpa tua. >> Cerco di calmarla, ma invano singhiozza da far paura. Cosi la stringo forte a me e corriamo verso le altre uscite sperando di trovarne una libera. 

Purtroppo tutte le uscite sono bloccate, metà dell'istituto è caduto e noi siamo intrappolati qui. Siamo nascosti nella palestra avvolti nelle coperte che abbiamo trovato in infermeria. Siamo stretti tra noi, non ci lasciamo mai la mano, e preghiamo in silenzio che qualcuno venga a tirarci fuori di qui. Le ragazze hanno smesso di piangere da un pezzo, ma sono in silenzio con lo sguardo perso nel vuoto. Emmett decide di spezzare il silenzio. 

<< Beh visto che siamo bloccati qui è meglio fare conoscenza. Io sono Emmett, voi come vi chiamate?.>> Ovviamente parla con le ragazze. 

<< Io sono Rosalie.>> Risponde la bionda stretta tra le sue braccia. 

<< Io sono Alice.>> Risponde la ragazzina bassina con le sembianze da folletto stretta tre le braccia di Jasper. 

<< Bene piacere ragazze io sono Jasper.>> Si presenta 

<< Ed io sono Edward.>> Mi presento anch'io, l'unica che resta in silenzio è Bella. La guardiamo tutti... lei sentendosi osservata si volta a guardarci. 

<< Io sono Bella.>> Si presenta, finalmente. 

Il silenzio scende di nuovo, nessuno sa cosa dire, bene o male siamo tutti molto scossi da quello che è successo, pensiamo tutti alle nostre famiglie, se sono riuscite a salvarsi se ora stanno bene e ci stanno cercando.  

Ad un certo punto sento Bella che alza lo sguardo e mi guarda, sembra incantarsi. 

<< Cosa c'è Bella?.>> Mi incanto anch'io a guardare il suo volto, sembra di porcellana, è bellissima. 

<< Ti chiedo ancora scusa per tutto Edward, mi dispiace tanto sei in questo casino per colpa mia. So che dici il contrario, che è stata una tua scelta, ma la tua scelta è nata per non abbandonarmi perché sono rimasta ferma come una cretina, quindi si è colpa mia.>> In effetti il suo ragionamento non fa una piega, ma nonostante tutto non potevo lasciarla lì, sarebbe morta sicuramente. 

<< Non importa Bella, qualcuno ci troverà è tutto questo inferno finirà. Guarda il lato positivo, ci siamo conosciuti.>> Anche se io già la conoscevo. Ebbene si la mia era tutta una finzione, so esattamente chi è Bella, lo so perché ne sono innamorato da una vita. 

<< Io già ti conoscevo Edward.>> Ammette rossa in viso. Non sarà che...? 

<> è finalmente ci lasciamo andare ad una dolce risata. Quando smettiamo di ridere restiamo a guardarci fisso negli occhi. 

<< Posso fare una cosa...?>> le chiedo col cuore in gola. 

<< Si...>> Mi risponde sussurrando. 

 

Cosi con una lentezza estrema mi avvicino piano al suo viso dandogli cosi la possibilità di allontanarsi se non vuole, ma resta ferma e mi guarda. Cosi azzero le distanze tra noi. Le mie labbra toccano le sue e ci lasciamo andare ad un bacio dolce, piccoli sfioramenti che portano il mio corpo a riempirsi di brividi e sento che per lei è lo stesso.  

<< Speravo che lo facessi.>> Ammette arrossendo. E' stupenda. 

<< L'avrei fatto prima, ma avevo paura di una tua reazione.>> Confesso. 

<< Ti chiedo solo una cosa Edward, stringimi forte a te, prenditi cura di me, amami come se non ci fosse un domani...>> Mi dice queste cose sussurrando all'orecchio. Non le rispondo ma faccio esattamente cosa mi ha chiesto, la stringo forte a me, le accarezzo i capelli, il viso, la schiena e le dico ti amo. Lei sa che è cosi, sa che l'amo davvero. Stretti l'uno tra le braccia dell'altra ci addormentiamo. 

 

Ci svegliamo perché sentiamo delle urla, qualcuno ci chiama. 

<< Ragazziii mi sentite? State bene?.>> Noi urliamo si, e preghiamo loro che ci facciano uscire. 

<< Ragazzi uscirete al più presto da qui, le vostre famiglie vi aspettano fuori. Abbiate solo pazienza, quest'inferno sta per finire.>> Quando sentiamo queste parole ci abbracciamo tutti e piangiamo tutti, ma queste sono lacrime di gioia. 

 

Dopo svariate ora vediamo entrare 7 vigili del fuoco che corrono verso di noi a controllare se abbiamo ferite o qualcosa di rotto. Una volta assicurati che stiamo bene ci fanno strada per uscire da quest'inferno. 

Appena usciamo dalla scuola corriamo verso le nostre famiglie, felici che stanno bene, ci stringiamo forte mentre i nostri genitori piangono per la felicità. 

Io e Bella ci giriamo contemporaneamente per guardarci, ci sorridiamo e io le mimo " Ti amo " lei fa lo stesso. Quando tutto sarà al suo posto potremmo vivere la nostra storia alla luce del sole. 

 

 

 

10 anni dopo... 

Sono passati 10 anni da quel terribile terremoto, che ha spazzato via la vita di molte persone. Dopo abbiamo scoperto che anche molti nostri compagni hanno perso la vita quel giorno. La nostra cittadina era distrutta, ma con tanta pazienza e forza di volontà siamo riusciti a rimetterla in piedi. 

Sento qualcuno che mi cinge la vita. 

<< Amore pensi a quel giorno vero?.>> Mi chiede mia moglie Bella. 

<< Si amore... sembra impossibile che siano passati già 10 anni, tutte quelle vita spezzate. Nonostante siano passati tanti anni, ancora oggi sento la paura di quel giorno, vedo il tuo volto pietrificato bagnato dalle lacrime. Non potevo lasciarti lì, ti amavo già allora e per me era impossibile pensare di mettermi in salvo senza di te.>> Ogni anno all'anniversario di quel giorno le ricordo che non mi sono mai pentito della scelta fatta quel giorno. 

<< Lo so amore, ora l'ho capito. Ti amo Edward, tanto , da impazzire.>> Mi volto e la bacio ma veniamo interrotti dai nostri bambini che piangono. Cosi mano nella mano saliamo le scale della nostra casa per andare da loro. Felici che quel giorno nonostante tutto ci siamo conosciuti. 

 

                                                    Fine.  

 

Buona seraaaaaaa, mi nascondo dal lancio di pomodori che molto probabilmente mi lancerete, ma non potevo non scriverla. Spero che comunque vi piaccia.  

Ps: Per chi segue la mia storia su 50 sfumature, il capitolo arriverà tra oggi o domani. 

Un bacione Happiness17

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Happiness17