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Autore: flatwhat    22/10/2014    2 recensioni
Eppure è un'ombra costante, tra loro. L'ombra della barricata che si ergerà, imponente, e si bagnerà del sangue dei martiri della Repubblica. Anche in momenti come questi, quando tutto è tranquillo, quando dovrebbe esistere solo il presente, Grantaire non riesce a togliersi dalla testa questa ombra.
[e/R; basata sulla canzone "Samson" di Regina Spektor]
Genere: Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Enjolras, Grantaire
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A BellaRoss, che chiedeva più exR.
Basata sul prompt datomi da un'amica: "and history books forgot about us", verso della canzone "Samson" di Regina Spektor, sulla quale questa fic è basata.
Grantaire mi suona stranissimo, anche se non credo di essere andata OOC.
Mentre scrivevo questa storia, nella mia testa Enjolras e Grantaire erano già in una relazione, ma può andare ad interpretazione.
 

You are my sweetest downfall
I loved you first, I loved you first
Beneath the sheets of paper lies my truth
I have to go, I have to go
Your hair was long when we first met

La mano di Grantaire scivola tra i capelli soffici di Enjolras, assaporandone la sensazione al tatto e la semplice consapevolezza di averlo lì, accanto, per quella sera.
"Dovresti tagliarli, sai", dice Grantaire, come se fosse la cosa più consona da dire, in quel momento. Enjolras gli rivolge un'occhiataccia, facendogli rimpiangere di essere stato così idiota da rovinare un momento simile, e tutto perché-
"Per via dei soldati. Potrebbero acciuffarti per i capelli".
Tutto perché il suo rimpianto non lo ferma dal parlare a vanvera, e di cose di cui Enjolras sa sicuramente più di lui (ha già combattuto, stupido R maiuscola, di che ti preoccupi?), di cose a cui non avrebbe dovuto pensare in questo momento, eppure-
Eppure è un'ombra costante, tra loro. L'ombra della barricata che si ergerà, imponente, e si bagnerà del sangue dei martiri della Repubblica. Anche in momenti come questi, quando tutto è tranquillo, quando dovrebbe esistere solo il presente, Grantaire non riesce a togliersi dalla testa questa ombra.
Naturalmente, lo sguardo di Enjolras non si addolcisce, quanto, piuttosto, assume una vena di stizza diversa dalla precedente, una sorta di delusione. O forse è malinconia, in occhi che non sanno come renderla meno gelida.
"Li legherò, o farò qualcosa al riguardo", dice semplicemente, ma Grantaire sa che poco importa, a lui, l'eventualità di non farcela.
Non sarà una preda facile, capelli lunghi o meno. Se morirà, lo farà dopo aver ferito e ucciso.

 
Oh, we couldn't bring the columns down
Yeah we couldn't destroy a single one
And history books forgot about us

"I libri di Storia ricorderanno la rivolta. Ma non i vostri nomi. Che gran peccato".
Enjolras incrocia le braccia sul petto fiero.
"Non è la mia Storia che conta, ma quella del popolo".
"Oh, beh", è tutto ciò che riesce a rispondere Grantaire, quando un'ultimo guizzo degli occhi di quell'Oreste sembra chiedergli "Sei disposto a seguirmi nell'oblio, Grantaire?".
Si vedrà.
In fondo, la Storia non ricorderà Grantaire a prescindere.
La Storia di Grantaire, però, potrebbe concludersi felicemente.
Poco importa che lo sappiano solo in due.
  
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