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Autore: AlHealy    23/10/2014    1 recensioni
[The 1975]
Un vecchio Autogrill, una giornata di fine estate, la periferia di Manchester. Una ragazza dagli occhi attenti e un libro aperto sempre sulla stessa pagina. Un ragazzo con un furgoncino bianco e i capelli neri. An Encounter, un incontro. Due nomi che non vengono mai pronunciati completamente, forse per paura di trovare per davvero se stessi. Un viaggio alla ricerca di tre amici, alla ricerca del loro futuro, alla ricerca della loro musica.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il rumore sordo e continuo del motore che ronza culla Al come una ninnananna. Il paesaggio sfreccia veloce alla sua sinistra, una distesa di campagna che confina con il guard-rail della strada.
Sono stati fermi tutta la notte, dormendo rannicchiati sul divano; appena alzata Al ha ritrovato una brioche e un cappuccino appoggiati sul sedile del passeggero, e ripensandoci non riesce a trattenere un sorriso. Matty la guarda e ammicca.
La radio in sottofondo trasmette canzoni sconosciute, anche se Matty sembra conoscerle quasi tutte.
- Sembri un juke-box – sentenzia Al.
Una risata.
- Sono canzoni un po’ troppo inascoltate secondo il mio parere, dei capolavori di geni incompresi che vengono fatte passare su queste stazioni piene di interferenze solo perché non si atteggiano da super star. – è la sua risposta.
- Come te insomma. – scherza lei.
Matty abbassa gli occhi e scuote la testa, i capelli riccioli che gli coprono la fronte, e poi di nuovo quel movimento, di scatto.
- Non mi ritengo uno scrittore di capolavori, un genio incompreso, quello sì. – ammicca di nuovo.
Al sorride. Un attimo di silenzio.
- Matty – lui sposta lo sguardo.
- Dimmi – risponde.
Al aspetta un altro momento.
- Come mai sei partito per questo viaggio? – chiede.
- E tu, Al, come mai sei partita per questo viaggio insieme ad un perfetto sconosciuto? È una cosa da irresponsabili, non pensi? – risponde.
- Matthew, non rigirare le domande. Ti ho chiesto il motivo per cui tu sei partito, ciò che ha spinto me lo so abbastanza bene, grazie. – ribatte.
- Oh be, se la mettiamo cosi… Vedi, Al, sto andando a recuperare tre amici, tre compagni. Sai, noi suonavamo, due anni fa. Noi quattro, e Michael. Michael era la voce, prima. L’anima di tutto il gruppo. Io mi limitavo a strimpellare la mia chitarra, George aveva la sua batteria, Adam chitarra e tastiere, Ross il basso. Eravamo bravi, c’era sintonia, giravamo per locali racimolando qualche soldo. La musica era buona, avevamo cominciato a lavorare su un EP, scrivevamo i nostri testi. Era magnifico. Ma, sai, non tutto è perfetto. Michael si ammalò. Si ammalò durante l’agosto di due anni fa. Cancro. Non ci fu molto da poter fare. La malattia se lo portò via. Ed era così pieno di vita, Mike. – una lacrima solitaria scende sulla guancia di Matty.
- Viveva, letteralmente, per la musica. E noi gli portammo la musica in ospedale. Riuscimmo per fino a suonare seduti a fianco del suo letto, che lo faceva sembrare così piccolo. Era forte Mike, era forte. Ma non ce la fece. Si spense una sera di metà settembre, mentre io ero seduto al suo fianco. Semplicemente, chiuse gli occhi e si addormentò. E cominciai a cantare per lui. La canzone che avevamo scritto, insieme. – si passa la manica della felpa sul viso.
- Io impazzii. Devo ammettere che probabilmente fu colpa mia se ci perdemmo, tutti quanti. Cominciai a girare con delle brutte compagnie, ebbi problemi, conobbi la droga e altre schifezze. Rabbrividisco se ci penso adesso. Si allontanarono, tutti gli altri. Ognuno di noi prese strade diverse. Non so in realtà spiegarti perché. Anziché cercare la forza l’uno nell’altro, ci siamo rinchiusi in noi stessi. Ci sembrava inconcepibile, non sarebbe più stato niente di sensato continuare. La musica, però, quella rimase. Non eravamo abbastanza forti per poter suonare insieme senza di lui, senza Mike. Sembrava impossibile.
Fu George che riuscì a risolvere tutto. George si presentò davanti alla mia porta, mi fece rinsavire. Era come se avessi dormito per quasi due anni interi. Suonammo insieme, per qualche giorno, letteralmente, suonammo e basta, mangiando pizza e take-away, nel mio appartamento lurido. E poi lui ripartì per la Scozia, dopo avermi strappato una promessa. Che li avrei riuniti, tutti quanti. Perché Mike avrebbe voluto così. –
Matty si zittì. Al non disse niente.
- Capisci ora perché sono partito, Al? Devo rimettere a posto la mia vita. Devo ritrovare gli altri. Devo farlo per Mike. -
- Accosta. – sussurra lei.
- Come? – dice Matty.
- Accosta. – ripete Al.
Matty obbedisce, fermandosi in una piazzola al lato della strada. Al sgancia la cintura e scende, Matty la segue senza capire.
- Cosa stai tentando di fare.. – non fa in tempo a chiedere che Al gli si stringe addosso, passandogli le braccia dietro il collo. Lui rimane immobile per un attimo, ma poi si scioglie e la stringe, appoggiandole le mani sui fianchi. Al sussulta silenziosamente, bagnando la spalla di Matty.
- Cosa c’è, Al? Tranquilla. –
- Matty – risponde lei – Matty, mi dispiace. – singhiozza.
- Stai tranquilla, è tutto passato. – risponde lui.
- E’ tutto passato. Dobbiamo trovare gli altri Al, dobbiamo farlo per Mike. – sussurra ancora.
Rimangono stretti l’uno all’altra, il vento fresco che li sferza, la luce del mattino che li investe, ognuno inconsapevolmente l’ancora dell’altro.

"Buonasera a tutti ragazzi.
Sono finalmente riuscita rimettermi davanti allo schermo del computer e sono stata improvvisamente colta da mille idee improvvise, che lentamente si sono tradotte in ciò che potete leggere qui sopra.
Rivelazioni, ecco che cominciano. Spero non siano deludenti, perchè ci ho pensato a lungo prima di redire finalmente il capitolo intero.
Siamo stati molto statici oggi, sto cercando di introdurre un po' di dialogo perchè è questo che fa progredire la relazione fra i due protagonisti, ma nel prossimo capitolo aspettativi qualcosa di più descrittivo.
Sono molto impegnata in questo periodo, il liceo non da tregua, ma vi prometto che cercherò di essere il più veloce possibile. Ho anche qualche problema a livello di computer, ma bene o male riesco a saltarci fuori ogni volta.
Volevo ringraziare particolarmente le due ragazze che hanno recnsito positivamente i miei primi due capitoli, grazie mille ragazze siete state davvero carinissime e sono davvero molto appagata da quello che mi avete detto, e scusatemi se ho risposto un p' in ritardo ma non sono riuscita a controllare molto il sito in questi giorni, quindi un saluto particolare.
Aspetto nuove recensioni, anche negative, datemi ogni parere che vi viene in mente.
Ora procedo alla stampa dei capitoli, mi piace conservarli anche in cartaceo.
Ah, ultima cosa: ho inserito un riferimento ad una canzone dei The 1975, vediamo se riuscite a scovarlo!
Un abbraccio e buona lettura, o per lo meno, buona attesa.
Al."  
   
 
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