Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: telesette    23/10/2014    4 recensioni
E' così che mi piace.
Oggi come sempre, nell'intimità e nel buonumore, perché alla fine è quello che sogniamo un po' tutti...
Genere: Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Neji Hyuuga, Tenten | Coppie: Neji/TenTen
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Neji X Tenten'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

PREMESSA

Mamma mia!
Quanto tempo è passato dalla mia ultima shot Neji/Ten? Abbastanza, direi, eppure eccoci ancora qui... Sorpresi/e?
Qualcuno si chiederà che ci fa ancora qui un "vecchio scorbutico" come me, pure se una parte delle storie su questo pairing portano (guarda caso!) il mio nickname, ma lasciamo perdere. La verità è che questa storia giunge effettivamente in ritardo, dal momento che avrei dovuto caricarla addirittura per luglio, purtroppo inconvenienti ed impegni vari non mi hanno permesso altrimenti.
Che dire?
Spero di non aver perso il mio "tocco", con tutto questo tempo lontano, ma sarà già tanto se riuscirò a mettere assieme due o tre parole di senso compiuto.

Dedico questa fanfiction ad Irma, con sincero affetto e amicizia, e di tutto cuore le auguro un buon proseguimento per i suoi studi...

DADO

 

***

Tutto oggi come sempre
immagini tratte da internet

 

Okay, tutto a posto, adesso glielo chiedo...

- Ehm... Neji, ti disturbo?
- Potrei dirti di "sì" ma, in ogni caso, presumo che tu voglia chiedermi lo stesso qualcosa!

Perspicace, il ragazzo.
Non per nulla, lo chiamano il GENIO degli Hyuga... e un motivo ci sarà.
Scherzo, ovviamente!
Purtroppo è fatto così, bisogna saperlo prendere; io, per esempio, ormai non ci faccio più caso. Sia che ci alleniamo o che siamo impegnati in missione, so sempre che non posso aspettarmi altro da lui, ad eccezione di quel suo solito muso imbronciato.
Anche Rock Lee ci è abituato, tanto che regolarmente facciamo puntate sulla solita scommessa: il primo di noi che riesce a fare "sorridere" Neji, non importa come, vince cinquecento ryo sull'unghia.
Inutile precisare che, sia dalle mie tasche che da quelle di Rock Lee, nessuna moneta ha mai cambiato proprietario.
Potremmo alzare tranquillamente la posta: mille, duemila, o anche diecimila ryo, e non cambierebbe assolutamente nulla.
Eppure, in confidenza, a me questo brontolone piace così com'è.
Dite che sono malata?

- Beh, ehm... E' una bella giornata, oggi, sei d'accordo?
- Ha piovuto a dirotto finora...
- Beh, ma ha smesso, no?
- Infatti, l'erba è bagnata e l'aria è umida da far schifo!
- Le previsioni, però, domani danno bel tempo...
Tenten - sussurra lui, col tono di chi ha tutto l'interesse di concludere in fretta la questione. - Ti spiacerebbe venire subito al punto? Ho molto da fare!

Ora o mai più...
Che diamine, al limite mi dirà di "no", non muore mica nessuno.
E se invece mi va bene?
No, non sono così fortunata, meglio non farsi illusioni.
O forse...
No, impossibile!
Sì, però...
E' impossibile Tenten, svegliati, stiamo parlando di Neji Hyuga.

Toc-Toc-Toc!

Il lieve bussare di Neji sulla mia fronte e, con sommo imbarazzo, mi rendo conto che sta ancora aspettando la mia domanda.
Il tempo di deglutìre in fretta e, sperando che le mie guance non mi tradiscano con un rossore indesiderato, mi accingo a proporgli la mia idea per domani.

- T... Ti andrebbe di trascorrere il pomeriggio con me?
- E c'era bisogno di tutte queste cerimonie - replica lui, aggrottando le sopracciglia.
- Eh ?!?
- Allenarmi con te mi fa sempre comodo: è un ottimo esercizio, quello di schivare i tuoi lanci...

O è scemo, oppure lo fa apposta!
Possibile che non abbia capito il "senso" della mia domanda?
Sì, sarò anche una kunoichi ma sono, prima di tutto, una ragazza... Evidentemente il Byakugan gli fa difetto, se non si accorge di una cosa tanto evidente.

- Non mi riferivo all'allenamento - sottolineo dunque, con la voce più cavernosa che mi ritrovo. - Intendevo, se ti fa piacere, l'idea di "uscire-con-me"; sai, quella cosa che si fa in due, nel tempo libero: una passeggiata, un gelato, pop-corn, cinema, aperitivo, ristorante, cena fuori... un appuntamento, insomma!
- Un appuntamento - ripete lui perplesso. - Con chi... Con te?
- No, guarda, con una capra... COME TE !!!

E' la prima volta che gli mollo uno schiaffo del genere, ma c'è proprio un limite a tutto.
So che non dovrei arrabbiarmi, che il problema è proprio la sua natura... ma anch'io ho il mio orgoglio, che diamine!

- Neji, sei proprio uno stupido - sussurro tra me e me, nel voltarmi e andarmene via.

Ormai, che senso ha, illudersi ancora?
Per Neji, sono solo quella con cui allenarsi e con cui fare squadra.
Nient'altro.
Lui non mi vede come una ragazza, non in quel senso almeno, e neppure sembra rendersi conto di piacermi.
Colpa mia, ovviamente, che ancora mi illudo di potergli piacere non solo come compagna.
Ma sono davvero così poco attraente?
Eppure, papà Kishimoto dice che ho il design migliore, che sono la sua ragazza ideale, etc.
Sai che consolazione!
Anche ora che la serie sta per finire, le mie apparizioni si contano comunque sulla punta delle dita. Non che penso di meritare chissà che cosa: so di non essere così importante, ai fini della trama... Però, che cacchio!
Farmi combattere di più.
Farmi interagire di più.
Anche solo farmi vedere di più.
Mica ci rimette, il settore-vendite, anzi. Non per vantarmi ma, con tutto l'addestramento/ninja che faccio, non credo di avere nulla da invidiare a Ino, Sakura... Beh, d'accordo, ammettiamolo: non sarò rotonda come Hinata lì davanti, ma non sono neppure così "cesso" da allontanare i lettori.
O no ?!?
No, ditemelo voi, una che deve pensare?
Nessuno perderà mai la testa, per una come me.
Forse ha ragione Neji, e io sono davvero buona solo per fare cento centri su cento. Davvero, non so più cosa pensare ormai, so solo che voglio chiudermi in casa e aspettare che questa dannata serie finisca.
Non dovrebbe volerci molto.
Per mia fortuna perché, con tutto il dovuto rispetto, io sono veramente marginale qua dentro. Che io esista o meno, per la maggior parte di voi non fa la benché minima differenza.
Non vi affannate a negare, suvvìa!
E' vero, ma il punto è che vi capisco, ci mancherebbe. Dopotutto, io sono solo un personaggio secondario. Avessi abbandonato la serie da morta, durante l'ultima Grande Guerra Ninja, pochissimi/e ( ne sono sicura! ) piangerebbero.
Eh, così va il mondo, purtroppo!
Ignorata dal pubblico, ignorata dal proprio creatore e, a quanto pare, ignorata anche dal mio Jonin preferito.
Me ne farò una ragione.
L'unica cosa che mi interessa al momento, per scrollarmi di dosso tutta la rabbia di prima, è di piazzarmi davanti al lettore DVD con la mia collezione di Classici Disney e un'intera vaschetta di gelato: gusto variegato panna, stracciatella e triplo cioccolato...
Non prima di una doccia, s'intende!

- Uff, sono così stanca che non ho neanche la forza di spogliar... Ehi !!!

Dico, che intenzioni avete, non avete letto il rating di questa storia?
Se volete fare i guardoni, andate a sbirciare la doccia di chi vi pare ma fuori da casa mia!

- Roba da matti - commento sottovoce, avvolgendomi nell'asciugamano. - Una kunoichi non ha più diritto neanche alla propria intimità, con tutti gli otaku che ci sono in giro!

In realtà, essendo abituata a vivere da sola, di privacy ne ho effettivamente tanta... troppa!
Ammetto che a volte è comodo, specie quando senti il bisogno di rilassarti sul serio, ma ci sono momenti in cui la solitudine ti fa davvero sentire peggio.
Anche adesso, con indosso la mia bianca magliettona gigante del mercatino e le gambe libere, me ne sto qui da sola sul divano ad affogare i miei dispiaceri con grossi cucchiai di cremoso Carte d'Or della ALGIDA.
Neanche a farlo apposta, il tempo di far partire il film de La Bella e la Bestia, qualche imbecille deve SEMPRE suonarti il campanello all'ora di cena.

- Chi è?
Tenten, sono io, Neji...

Possibile?
Si vede che siamo proprio in una fanfiction.
Credo di indovinare anche il seguito, ma vabbé... Apriamo e vediamo.

- Che cosa vuoi, a quest'ora?

Stavolta è lui ad esitare, incerto sulle parole giuste da usare in tale circostanza, e certo la vista delle mie gambe nude o della maglia semitrasparente sul mio intimo color rosa non lo aiuta.

- Beh?
- Tenten, io... Io, ecco, vorrei scusarmi con te per...
- Di cosa vorresti scusarti, di grazia? - osservo io, inarcando severa il sopracciglio, la mano contro lo stipite della porta per impedirgli di entrare. - Se la vista non mi fa difetto, quel segno rosso sulla tua guancia porta la forma delle mie dita!
- Tenten, ti prego...
- No, signor Hyuga, troppo facile così: venire a casa mia, chiedermi scusa e sperare che tutto torni a posto; io volevo solo un appuntamento con te, nient'altro, ma evidentemente non sono abbastanza femminile per "fingere" di essere una ragazza normale almeno per un pomerig...
Eh-ehm - tossisce. - Non... Non hai freddo, qui sul pianerottolo, con solo quella addosso?

Solo adesso mi rendo conto che, con o senza Byakugan, una t-shirt da quindici ryo appena non è esattamente il tipo di abbigliamento più indicato per ricevere un ospite. Praticamente mi si vede tutto, anche se indosso la biancheria sotto, e l'espressione che ha lui adesso è inequivocabile. Nel coprirmi istintivamente il petto con le braccia, sono costretta ad abbandonare lo stipite. Neji dunque ne approfitta subito, per impedirmi di chiudergli la porta in faccia, ed è già entrato.

Vattene via - sussurro io, mezza morta dalla vergogna di farmi vedere così. - Non ti ho dato il permesso di entrare!
- Ascolta, mi dispiace - esclama. - Ho detto una stupidaggine, senza pensare, ma non volevo dire quello che pensi...
- Non prendermi in giro!
- Non ti sto prendendo in giro!
- Da come lo hai detto oggi, però, sembrava proprio di sì...
Ho detto una fesserìa, va bene - sbotta lui, prendendomi per le spalle. - Non avevo capito che cosa intendevi, non avevo afferrato il concetto; sono stato un idiota, e lo ammetto, ma dammi la possibilità di spiegare...
- Che cosa?

La risposta è in un bacio.
Un bacio rubato, certo, ma non per questo meno significativo o importante. Il punto è che, per quanto sia ancora arrabbiata con lui, non riesco a respingerlo. Non riesco ad allontanarlo dalle mie labbra, e non voglio in effetti, e sento crescere dentro di me il pensiero eccitante di quello che sta effettivamente per accadere. Mentre cerco di riprendere fiato, Neji scende a baciarmi sull'incavo del collo, lungo la spalla, insinuando nervosamente le mani sotto la maglietta per massaggiarmi il seno.

- No, Neji, no... Guarda, ti prego, fai il bravo...

Tutto come da copione.
Stanco di aspettare oltre, dopo avermi riempita di succhiotti vistosi subito sotto la guancia, eccolo sfilarmi completamente la maglietta sopra la testa. In questa posizione, con la stoffa attorcigliata sui gomiti, non posso neanche muovere le braccia. E' lui a condurre il gioco adesso, baciandomi avidamente sul collo e sul decolleté, e devo ammettere che la cosa non mi dispiace.
In fin dei conti, tecnicamente, non si può dire che mi stia violentando: piuttosto sono io che, avendo sognato tante e tante volte questo momento o uno molto simile assieme a lui, non ho proprio alcuna convinzione nei miei "no"...
Non glielo sto neanche più dicendo, in effetti, bensì lo sto solo pregando di fare piano.
Di essere delicato, insomma, non c'è bisogno di sciupare tutto con la violenza.
E lui sembra capire perfettamente.
Una volta compreso che non ho alcuna intenzione di respingerlo, e che sono ben felice di condividere con lui questo momento, ritorna ad essere quel bravo "soldatino" di sempre. Mi prende in braccio e, proprio come un principe delle favole, mi conduce romanticamente nella mia cameretta. Qui mi stende dolcemente sul letto, coricandosi accanto a me, senza smettere di baciarmi e di sussurrarmi all'orecchio tutto il desiderio che ha per me.

- Anch'io ti desidero tanto , Neji - sussurro. - Ti amo!

Sento le sue dita dietro la schiena, nel mentre che cerca invano il modo corretto di sganciarmi il reggiseno, allora provo a suggerirgli scherzosamente che è sufficiente calarmi le spalline.
Lui è imbarazzatissimo, mortificato al pensiero della propria imbranataggine, così cerco di tranquillizzarlo.

- Su su, sei pur sempre il Genio degli Hyuga - sottolineo. - Non vorrai farti battere da un reggiseno, no?

Che tenero!
Dapprima mi guarda, cercando di trovare una soluzione più semplice, e improvvisamente pare colto da un'illuminazione.

Byakugan !!!

Certo, perché non ci ha pensato prima?
E' proprio vero che la cosa più ovvia è proprio l'ultima che ti viene in mente.
Oh beh, almeno adesso non deve faticare troppo per vedermi. E soprattutto possiamo spegnere la luce, su certi lettori e certe lettrici, creando finalmente la giusta atmosfera di intimità che renderà questo momento unico per entrambi. 

***

E' stato meraviglioso...
Beh, almeno credo, lo abbiamo fatto così tante volte nelle fanfiction... ormai dovremmo esserci abituati.
Neji sta ancora dormendo.
L'ho fatto stancare troppo, poverino, ma ero troppo contenta.

- Neji - sussurro, baciandolo sulle labbra. - Amore, svegliati... E' tardi, dobbiamo andare all'allenamento!
- Mmm - borbotta lui infastidito. - Dai, lasciami dormire... Tanto sono pure morto, nella serie, il mio contratto è finito da un pezzo!
- Scusa, cosa vuoi dire?
- Semplice: che TU lavori e IO me ne sto bello tranquillo a cas...
In piedi, brutto pelandrone che non sei altro - sbotto dunque io, prendendolo a cuscinate.
AHIO... Ma che, ti sei ammattita ?!?
- Guarda che se pensi di farti mantenere, solo perché sei carino a vedersi, hai proprio sbagliato serie: TU adesso ti alzi, ti vesti, e vai a lavorare... E guai a te, se ti sento fare discorsi del genere un'altra volta!
- Va bene, va bene, ma calmati...

E' così che mi piace.
Oggi come sempre, nell'intimità e nel buonumore, perché alla fine è quello che sogniamo un po' tutti.
Che dite, non ho forse ragione?

FINE

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: telesette