Serie TV > Sherlock (BBC)
Ricorda la storia  |      
Autore: lacrimedidinosauro    24/10/2014    4 recensioni
[[SHERLOLLY]]
"Non vado da nessuna parte,
ho capito di essere già scappato abbastanza."
Possibilmente ambientato dopo: The Empty Earse.
Buona lettura!
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Molly Hooper, Sherlock Holmes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A







 
I'm not going anywhere.




















Molly rientrò al suo appartamento verso le 23:00, era circa una settimana che gli toccava fare i doppi turni al Barth’s e tornava a casa la sera tardi sempre molto stanca.

Gettò la borsa sul pavimento e si sedette sul divano sospirando, come molte sere si ritrovava a pensare a Sherlock, negli ultimi tempi aveva notato un cambiamento nel suo carattere, era sempre molto dolce e gentile, non gli lanciava più le frecciatine sul suo aspetto, sulla sua bocca molto piccola o sul suo difetto di ingarbugliarsi con le parole, pensò che quei 2 anni lontano dalla sua vita lo avevano fatto riflettere e pensò che dopotutto non gli era poi così indifferente.
Sapeva comunque che era impossibile anche solo tentare di avere una storia con il famoso consulente investigativo e anche se sentiva il loro rapporto migliorato di sicuro non sarebbe mai riuscito a vederla in quel modo, poi scherziamo? Sherlock Holmes fidanzato con qualcuno? , non esiste.

Era ormai circa 1 anno che era fidanza con Tom, ma solo lei sapeva che era un fidanzamento che non aveva significato, stava con lui solo per immaginarsi di essere fidanzata con l’uomo che aveva sempre amato, era una cosa molto cattiva da parte sua ma non ci poteva fare niente, prima o poi avrebbe dovuto parlargliene chiaramente, avrebbe dovuto dirgli che la loro storia non poteva continuare e che era arrivata al capolinea, la patologa non poteva portare avanti una finta relazione con un uomo che assomigliava a Sherlock, che poi di Sherlock aveva solo il lungo cappotto e sciarpa blu.
Si guardò distrattamente i lividi attorno ai polsi.
Quando lei e Tom uscivano al pub, lui negli ultimi mesi aveva preso il vizio di ubriacarsi pesantemente e quando tornavano a casa la obbligava ad avere violenti rapporti sessuali con, se Molly rifiutava cominciava a strattonarla e a picchiarla, per la paura non gli restava che subire il suo desiderio.
Cominciava ad indossare magliette a maniche lunghe anche sotto al camice nonostante non facesse poi così freddo per tentare di nascondere quei lividi, ma quel giorno si ritrovò lo sguardo indagatore di Sherlock addosso mentre lui era lì per esaminare alcuni corpi, capii che lui aveva capito ma preferì non parlargliene.
Cominciò a massaggiarsi le tempie per tentare di scacciare quei pensieri, poi si alzò dal divano per andare a farsi una doccia, si, una bella doccia calda era quello che ci voleva.

- Ciao! –

Molly scattò indietro per lo spavento quando riconobbe la voce di Tom, vide la sua figura in fondo alla cucina, aveva un sorriso sghembo in faccia e i capelli spettinati, quando si avvicinò a lei vide chiaramente che i suoi occhi erano rossi e l’odore di alcool che emanava, ubriaco fradicio.

- Tom….ma che ci fai qui? Non dovevamo vederci… - Disse Molly indietreggiando.

- Si lo so, ma avevo tanta voglia di vederti. – L’uomo si avvicinò a lei cingendole i fianchi con stretta forte e iniziando a baciarle il collo.

La patologa fece un espressione di disgusto mentre tentava di liberarsi.

- Senti, io….sono molto stanca oggi, perché non torni a casa? ci possiamo vedere domani. – Disse con tutta la calma del mondo ma non riuscendo a liberarsi.Tom per tutta risposta continuava a baciarle il collo e cominciando a morderlo violentemente lasciandogli anche qualche livido.

- Tom smettila, mi stai facendo male. – Detto questo Molly prese tutta la forza che aveva e lo spinse via con decisione, poi si mise all’altro lato del divano usandolo per separare i loro corpi.

- Cosa c’è? Non mi ami più forse? – Disse con un misto di delusione e rabbia.

- Tu non sei più lo stesso lo vuoi capire? Perché ti devi sempre conciare in questo modo? –

- Guarda che io lo conosco il tuo gioco, lo sanno tutti che è da un bel po’ di tempo che giri attorno a quell’investigatore da strapazzo, ma tu sei mia hai capito? – Tom si avvicinò pericolosamente a lei pronto a tirargli uno schiaffo.

- Smettila, mi stai facendo paura! – Molly urlò più che potè per tentare di fermarlo e per fargli tornare un po di lucidità.Ma ahimè, l’uomo la scaraventò sul pavimento facedogli sbattere la testa contro un mobiletto, in un baleno fu sopra di lei e gli strappò la camicetta, stava per morderle il seno destro quando sentii afferrarsi per le spalle ed essere messo con la faccia contro il muro.

- Non ti sembra di aver alzato un po troppo il gomito? – Gli chiese una voce apparentemente calma dietro di se.

- Ci diavolo saresti? – Sbraitò.

- Io sono l’investigatore da strapazzo. – Molly si rialzò a fatica coprendosi con la coperta del divano respirando profondamente per tentare di calmarsi mentre Sherlock sferrò un pugno sulla faccia di Tom che gli fece perdere i sensi.
Il detective si avvicinò in fretta verso la ragazza che intanto si stava calmando, gli scostò i capelli con una mano e vide che dal lato sinistro della testa perdeva un po di sangue.

- Se l’è meritato. – Sussurrò la patologa fissando il suo finto fidanzato steso al suolo.

- Ora va tutto bene. – Disse Sherlock accarezzandogli le guance.

- Si, adesso si. - 

Molly arrossì, era la prima volta che faceva un gesto del genere e non poté fare a meno di notare che aveva le pupille dilatate.

- Ho avuto tanta paura. –

- Molly perché ti sei fidanzata con un soggetto del genere? –

- Non lo so Sherlock….prima non era così. – Il detective sospirò vedendo Molly ancora leggermente scossa per parlare.

- Ora vai a cambiarti, ci penso io a questo essere inferiore. - La patologa corse nella sua camera da letto con ancora la coperta del divano attorno a se e la camicetta aperta senza ormai più nessun bottone, Sherlock era davvero li? L’aveva salvata? Se non fosse stato per lui avrebbe dovuto di nuovo subire una violenza, ma quella sera sentii davvero di aver superato il limite, doveva chiudere con lui una volta per tutte.

Sherlock chiamò Lestrade dicendo che c’era stata un aggressione nell’appartamento della signorina Hooper e che l’intruso per fuggire si è buttato dalla finestra.

- Si ispettore, dal secondo piano, chiami anche un ambulanza. – 

Molly mentre indossava un maglione udii un tonfo provenire dal giardinetto davanti al palazzo, andò con passo svelto verso il salotto e vide Sherlock affacciato alla finestra, per un secondo si ritrovò a pensare che avesse una schiena perfetta, ora pensava alla sua schiena ma in realtà è che tutto di lui era perfetto, chiuse gli occhi per smettere di pensarci e si avvicinò a lui.

- Sherlock ma….-Il detective fece affacciare anche lei alla finestra.

- Il tuo fidanzato era talmente scosso e ubriaco che deve aver scambiato la finestra per la porta. – Spiegò calmo.

- Sinceramente non mi importa molto della sua salute. – Disse noncurante. 
                                                               
 
                                                                                           



 
  ---------
 
 





- Uhm, questa scena mi sembra già di averla vista un paio di volte e c’eri sempre tu Sherlock. – Chiese Greg dubbioso mentre i paramedici caricavano Tom sull’ambulanza.

- Strane le coincidenze no? – Disse il riccioluto affondando il naso nella sciarpa.Lestrade sbuffò confuso ma poi decise di lasciar perdere e di andarsene finalmente a casa.

- Beh buonanotte Sherlock, assicurati che Molly stia bene, ne ha bisogno. –

- Arrivederci ispettore. –

Sherlock salì di nuovo le scale per entrare nell’appartamento della patologa, aprì lentamente la porta trovandola a gambe conserte sul divano con in braccio il suo gatto, si sedette accanto a lei cominciando a guardarla con dolcezza, le guardò i capelli dorati, il piccolo naso a punta, gli occhi castani che fissavano un punto nel vuoto sul pavimento, come se non si fosse accorta della sua presenza, pensò che nonostante la sua goffaggine in molte cose era pur sempre bellissima, non era da lui pensare queste cose ma da quando era tornato aveva trovato Molly molto più sicura di se e decisa, questa era una cosa di cui era rimasto colpito.

La patologa respirò profondamente non trovando il coraggio di guardarlo, sentiva il suo sguardo addosso a lei, cosa che la fece arrossire ma che allo stesso tempo la faceva sentire protetta e al sicuro, quanto avrebbe voluto abbracciarlo e chiedergli di rimanere li quella notte per vegliare su di lei.

- Grazie – Si limitò a dire abbassando ancora di più lo sguardo.

- Stai bene? –

- Si. –

Sherlock le afferrò un polso tirando su la manica, le accarezzò il livido mentre sentiva il battito che accellerava, il suo sguardo poi si spostò sul collo dove anche li vide dei lividi lasciati dai morsi di poco prima.

- Non sembrerebbe Molly Hooper. –

- Mi faccio abbastanza pena per non averlo allontanato parecchi mesi fa, poi non lo amavo veramente, cosa pensavo di fare? Non posso di certo amare un’altra persona quando il mio cuore appartiene a un… -

Molly si portò una mano alla bocca per zittirsi, avrebbe fatto una dichiarazione involontaria e sicuramente Sherlock avrebbe capito tutto.Anche se poi il detective fin dall’inizio sapeva che lei era sempre stata attratta da lui.

- Comunque cosa ci facevi qui? – Chiese curiosa tentando di cambiare discorso.

- Oggi al Barth's ti avevo visto quei lividi addosso e volevo vederci chiaro, così ti ho seguita e sono entrato dalla finestra. – Molly lo guardò stupita.

- E tutte le mie deduzioni sono state confermate – Continuò il detective.

- Quali deduzioni? – Chiese sorridendo.

- Un paio di mesi fa hai cominciato a non indossare più quel profumo francese che il tuo fidanzato ti aveva regalato per il tuo compleanno, so che è stato un regalo di compleanno da parte sua perché era di una marca piuttosto scadente e quel tipo non se n’e mai inteso di profumi da donna visto il suo lavoro di meccanico, si so benissimo che lavora come meccanico dalle unghie perennemente sporche di benzina e grasso, dunque tu hai smesso di indossare il profumo e anche l’anello, aria triste e lividi sul polso, c’era un'unica spiegazione a tutto questo. –

- Come sempre hai indovinato tutto, sei un fenomeno Sherlock. – Disse Molly sinceramente continuando a sorridere.

Il consulente investigativo prese dal nulla ad accarezzarle le spalle, osservando la ferita di lei a lato della testa che perdeva ancora un po di sangue, la patologa sorrise imbarazzata.

- Magari è meglio se ci metto un cerotto, poi torno di qua e ti va se faccio un po di tea? So che è insolito prenderlo a mezzanotte passata ma… - Propose cominciando a parlare in fretta.

- Molly, io tengo teste putrefatte dentro al mio frigorifero, prendere un tea alle 00:30 è la cosa più comune che possa essermi mai successa ultimamente. – Disse Sherlock facendo ridere la ragazza. 
 
                                                                                     



 
 ------------
 
 





Molly andò in bagno per farsi una veloce doccia calda che l’aiutò ancor di più a dimenticare le cose orrende capitatele poco prima, mentre l’acqua scorreva lungo il suo corpo si immaginò le mani di Sherlock che la insaponavano lentamente, magari anche qualche bacio sul collo, sfiorarsi di labbra, carezze bollenti, tutti quei pensieri la fecero cadere in uno stato di completo abbandono, lasciò che tutte le sue paure e insicurezze scivolarono via insieme alla schiuma formatasi sul suo piccolo ma splendido corpo, rimase un bel po di tempo in quella doccia, quando uscì per asciugarsi guardò il suo orologio da polso e si rese conto di essere stata dentro circa 25 minuti, si asciugò malamente i capelli con l’asciugamano e si vestì in fretta, aveva paura che Sherlock se ne potesse essere andato e invece con sua piacevole sorpresa lo trovò addormentato sul divano, sul tavolino c’era un vassoio con 2 tazze da tea, una piena e l’altra mezza vuota, guardò la scena con tenerezza, era la prima volta che aveva l’occasione di vedere l’uomo di cui era da sempre innamorata dormire come un bambino.

- È proprio bello. – Sussurrò piano sperando di non farsi sentire.

Si sedette sul tappeto prendendo la sua tazza di tea ormai quasi freddo, ma poco gli importava perché voleva godere di quello spettacolo stupendo, ora che il detective dormiva poteva guardarlo senza paure, ogni volta che si ritrovavano a parlare normalmente lei non aveva mai coraggio di guardarlo in faccia, ma adesso aveva tutto il tempo.
Bevve un sorso della bevanda mentre fece perdere lo sguardo sui suoi capelli pieni di quei riccioli color cioccolato, guardò le dita lunghe e perfette da musicista, guardò le gambe e sorrise guardando le labbra carnose, chiuse gli occhi immaginandosi il sapore di quelle labbra sulle sue, si avvicinò piano piano per poterle guardare meglio, era tutto perfetto.

Voleva che quella notte rimanesse lì con lei a proteggerla, non aveva neanche voglia di alzarsi e di coprirlo con una coperta, era come incatenata da quella visione, Sherlock illuminato dalla fievole luce della lampada situata nell’angolo del salotto era davvero l’ottava meraviglia del mondo per lei, voleva averlo con se, voleva essere amata da lui, ma sapeva che non era possibile.
Ignorando questo pensiero, Molly si avvicinò alle labbra del riccioluto e le baciò delicatamente sfiorandole appena, sapevano di limone, di morbido e di sicurezza, Sherlock aprì i suoi occhi di ghiaccio e la patologa arrossì abbassando lo sguardo.

- Scusami io… -

Sherlock non le fece finire la frase che la portò sul divano con se facendola distendere proprio davanti a lui facendo aderire i loro corpi, Molly rimase completamente spaesata e stupita ma non aveva certo intenzione di fare domande, così decise di lasciarsi andare.

- Non vado da nessuna parte, ho capito di essere già scappato abbastanza. – Sussurrò prima di iniziare a baciarla teneramente.

- Grazie Sherlock. – Disse lei aggrappandosi a lui facendo scendere qualche lacrima fino ad allora repressa.






























Angolino.
Salve a tutti, allora premetto che questa mia piccola pazzia è partita con l'idea di essere una long, ma siccome non sono mai brava a scrivere storie con più capitoli ho decisco di tirarne fuori questa sciocchezza per vedere se vi piaceva :3
Sherlock è Molly sono la mia OTP fin dal principio e vedendo che di storie su questa coppia stupenda ce ne sono davvero poche ho deciso di provvedere (Sherlolly-shippers al rapporto: muovete quelle manine e scrivete qualcosa anche voi perchè la mia sanità mentale ne ha bisogno c.c ), vi chiedo scusa per eventuali errori o ripetizioni ma era da parecchi mesi che non scrivevo più e scusate se ho reso Sherlock un po più OOC del normale ma è la prima mia storia in questo fandom :c
Mi dileguo perchè altrimenti questo angolo autrice diventa più lungo della storia stessa D: e mi raccomando lasciatemi tante recensioni e fatemi sapere se volete un continuo :3 a prestissimo!

Ringrazio: samugabb (il mio ragazzo <3 ) che ha avuto la pazienza di tradurmi "i will try to fix you" di Bellarsam Chrisjulittle, ti amo tanto!
E marthiachan per le sue bellissime storie sulla Sherlolly, sappi che le adoro!
 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: lacrimedidinosauro