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Autore: Alexsandra    24/10/2014    1 recensioni
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=6inmJqx8Y0k&feature=youtu.be
Mi fermai per riprendere fiato quando una Yamaha nera brillante si affiancò al marciapiedi, poco più avanti a dove mi trovavo.
Vidi il motociclista scendere dalla sella e girarsi verso di me,il volto coperto dal voluminoso casco.
Alzai le sopraciglia sorpresa quando si tolse la protezione dal capo.
'Zayn.'
Sussurrai.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Finito di pranzare, io e Jade uscimmo dal locale ancora visibilmente turbate dalla precedente presenza di Madison White.
Ero come sotto shock e nervosa mentre ripensavo alle sue parole e alla sua figura.
So che non aveva senso, ma ce l'avevo anche un po' con Zayn.
Come aveva potuto stare con una persona così squallida e volgare? Così superficiale e vuota? Io sapevo che Zayn era molto più di quello. Valeva molto di più.
Cosa gli saltava in mente quando stava con una così? Ma certo, era ovvio. Il corpo.
-Il pensiero mi trasmise involontariamente un'espressione di disgusto.-
Che ci stava a fare con me se prima stava con persone del genere? Io ero praticamente il contrario.
A parte il suo decolltè che probabilmente era il doppio del mio, ma persino i modi di fare.
Io non mi sarei mai permessa di assalire con aria di superiorità la nuova tipa del mio ex, per poi vantarmi a gran voce 'Oh ma quanto era bravo a letto, quasi quasi lo ricerco!' 
No. No. No. Non esisteva proprio.

Diedi nervosamente un calcio ad un ciottolo mentre il mio nervosismo accresceva ogni pensiero di più.

'Ma perchè ti ha salutata? Non mi avevi detto di conoscerla'
Feci rivolta a Jade, mentre continuavamo a camminare.

'Infatti non la conosco! Me l'avevano presentata una volta in discoteca, non so come facesse a ricordarsi di me'
Rispose lei, confusa.

Io rimasi in silenzio mentre raggiungevamo una delle piazze principali.

'Dai Carol, non ci pensare. Quella è solo una stupida puttanella montata e sono sicura che per Zayn è acqua passata!'
Io annuii mentre Jade cercava di rassicurarmi. 

Sapevo che la mia amica aveva quasi certamente ragione ma ciò non tolse che la cosa mi infastidiva da morire.
A parte Madison che era veramente pessima, arrivai alla conclusione che non potevo immaginare Zayn con nessun'altra ragazza che non fossi io.
Non potevo immaginarlo, no. Lui era mio. Mio e basta. Nessun altra squallida gallina con una quinta di seno poteva toccarlo o far finta di starci assieme.
Nemmeno io avevo compreso del tutto la tortuosità del carattere di Zayn e dei suoi pensieri ma sapevo che lui era molto più profondo di ciò che poteva trasmettere.
E io volevo capirlo invece che far finta di niente e fare la mangiatrice di uomini egoista come quella Madison.
Se tutte le ragazze che ebbe Zayn erano di quello stampo io non sapevo proprio cosa pensare.

Salutai Jade con un bacio sulla guancia e subito la osservai salire sul bus che portava verso casa sua.
Io ripresi a camminare, immersa nei miei fastidiosissimi pensieri.
Fu quando girai distrattamente l'angolo che barcollai per un attimo, in seguito allo scontro con un alto individuo che camminava nella direzione opposta.

'Oddio! Scusami Carol'
Alzai lo sguardo per incrociare gli occhi caldi di Liam. Sorrisi in risposta e vidi che anche la sua espressione si rassicurò.
Quel ragazzo aveva qualcosa che non so, ti dava serenità. Come se avesse una specie di aurea che ti trasmetteva pace. Cavolo, lo adoravo.

'Stavi andando da Zayn? Tranquilla, è in casa! E io sarò muto come un pesce, nel caso fosse una sorpresa'
Mi disse poi con la sua parlantina veloce strizzando l'occhio in segno d'intesa.
Io rimasi per un attimo spaesata fino a quando non mi sporsi leggermente oltre la figura alta di Liam, riconoscendo il condominio dove abitavano i due ragazzi.
In un attimo cercai di ricompormi per poi fingere un sorriso e annuire, come se avesse scoperto le mie intenzioni.
In realtà era stato tutto un caso ma ad essere sinceri, Liam mi aveva appena dato un'idea niente male.

'Sì..sì, io..stavo giusto andando da lui! E tu invece?'
Gli chiesi, lasciando con un sorriso si facesse spazio sul suo volto.

'Oh..io stavo andando dalla tua amica..volevo farle una sorpresa quindi anche tu acqua in bocca mi raccomando!'
Spalancai gli occhi sorpresa e mi lasciai sfuggire una risata prima di rassicurare il ragazzo difronte a me che non avrei aperto bocca.
Passarono poco secondi prima che ci salutassimo e io mi diressi titubante verso l'alto condominio.

Notai che vi era la moto di Zayn parcheggiata poco più avanti e subito mi avvicinai al portone d'ingresso del palazzo.
Era chiuso e cercai in tutti i modi di aprirlo; Non volevo suonare il campanello di Zayn, non volevo dargli modo di prepararsi alla mia presenza mentre salivo le scale per raggiungere il suo appartamento.
Mi sarei semplicemente catapultata sul suo uscio e avrei bussato come se fossi una semplice vicina che chiedeva dello zucchero in prestito.

Passarono una manciata di minuti prima che trovassi una soluzione per introdurmi nel palazzo; una pacata signora uscì con un bimbo in braccio e io, da gentile ragazza altruista, le tenni il portone per lasciarla passare per poi introdurmi all'interno dell'edificio.
Più facile del previsto.

Salii le scale e in un attimo mi ritrovai difronte al portone d'ingresso della casa di Zayn.
Feci un respiro profondo prima di iniziare a bussare. 
Niente.
Sentii il mio cuore iniziare a battere più forte mentre aspettavo una risposta dal ragazzo all'interno.
Ribussai dopo una manciata di secondi che sembravano ore e finalmente sentii la voce soffocata di Zayn dall'interno.

'Liam cazzo entra e smettila di bussare solo per farmi alzare'
Quell'esclamazione mi fece sorridere ma la mia espressione tornò seria e nervosa quando mi introdussi nell'appartamento.
Mi guardai attorno, notando che Zayn non si trovava ne in salone ne in cucina. Aspettai qualche secondo, quando sentii la voce del ragazzo richiamare per l'ennesima volta il nome del migliore amico.
Era evidente che pensasse ci fosse Liam ma non avevo alcuna intenzione di correggere quella sua convinzione almeno fino a quando non mi avesse visto. Cosa che accadde qualche attimo dopo. 

'Oh ciao'
Farfugliò con un'espressione visibilmente sorpresa. Io cercai con difficoltà di abbozzare un sorriso ma i miei occhi erano fissi sulla mascherina bianca che gli pendeva sul collo.
La cosa parve non essergli passata inosservata visto che la gettò immediatamente a terra.

'Che ci fai qui?'
Mi chiese, cercando di ricomporsi mentre si avvicinava a me.

'Una sorpresa! Non mi volevi?'
Lo vidi abbozzare un sorriso prima che le nostre labbra si sfiorassero in un veloce e morbido bacio di saluto.

'Sai la risposta'
Bisbigliò, dirigendosi poi verso la cucina. 

'Vabbè potrebbe anche essere, visti gli standard a cui sei abituato..'
Osservai Zayn mentre sorseggiava dalla bottiglia d'acqua e cercai di carpire una sua reazione.
Non gli avevo mai tirato frecciatine così pungenti prima di allora e sapevo che probabilmente stavo rischiando, considerando anche il fatto che mi fossi catapultata in casa sua senza preavviso.
Il moro si asciugò le labbra con il dorso della mano e lo vidi piegare leggermente la testa in segno della sua confusione prima di parlare.

'Che vuoi dire?'

'Ho conosciuto Madison..'
Risposi, con un'espressione seria.
Vidi Zayn aggrottare le ciglia prima di ruotare il volto e portare nervosamente i capelli all'indietro con la mano.
Lo sentii imprecare sottovoce e cercare una spiegazione per quello spiacevole incontro di cui fui protagonista e che sapevo creava imbarazzo persino a lui.

'No no va bene, mi ha anche enunciato con tanto entusiasmo le tue straordinarie doti nel..'
Non riuscii a terminare la frase che un'irritantissima risatina nervosa si impadronì di me.

'Carol..'

'E' ok davvero! Scusa se non ho una quinta di tette ma va beh tanto finchè ci baciamo e basta va bene no?'

'Carol..'

'Sì ma tanto continuiamo così anzi sai cosa? Me ne vado, che stupid..'

'Basta'
Mi sussurrò Zayn, mentre avvicinava lentamente le sue labbra alle mie. Io, presa dalla mia stupida parlantina nevrotica, non mi ero nemmeno accorta che il moro si fosse protratto verso di me così quando incrociai i suoi occhi scuri, così vicini ai miei, mi bloccai di colpo. Come ipnotizzata.
E così mi baciò.
Io d'istinto indietreggiai, senza che le nostre labbra si staccassero, fino a quando non sentii le mie spalle bloccate dal muro dietro di me.
In un attimo feci un balzo, avvolgendo le mie gambe attorno al bacino di Zayn e le mie braccia al suo collo, mentre mi reggeva per non farmi cadere.
Continuò a baciarmi fino a quando non ci spostammo e il mio corpo fu adagiato sul grande divano in salotto. Zayn era sopra di me.

'Lei è il passato. Tu sei il mio presente. E io voglio te Carol, solo te'
Bisbigliò, spostando il ciuffo di capelli che occupava la mia fronte e osservandomi profondamente negli occhi. Non riuscii a rispondere sul momento ma sentii lentamente che un sorriso spontaneo si stava facendo spazio tra le mie labbra.
Quella fu una delle più belle cose che potesse dirmi. Quella, fu una piccola conferma sul fatto che io fossi sua. E che lui fosse mio. Non di Madison, non di qualsiasi altra ragazza da discoteca..semplicemente, mio.

Zayn continuò a baciarmi, questa volta spostandosi sul mio collo ma passò poco tempo prima che quel romantico e passionale momento fosse interrotto dalla mia risata. Non riuscii proprio a contenermi.

'Mi fai il solletico'
Mi dimenai, mentre la barbetta scura del ragazzo sopra di me sfregava sulla mia pelle. 
Zayn si sollevò e mi osservò per un attimo con un'aria accigliata per poi lasciarsi andare anch'egli ad una risata. Lo adoravo quando lo faceva. Il suo sorriso era una delle cose più belle che avessi mai visto, giuro.

Era assurdo quanto in pochi minuti fosse riuscito a levarmi tutto il nervosismo che avevo addosso, come fosse riuscito a farmi dimenticare quell'irritante incontro.
Sapevo che probabilmente avrei dovuto continuare a difendere la mia causa, per questione di coerenza almeno, e di sicuro il discorso su Madison non si sarebbe concluso lì. Volevo vederci più chiaro, in ogni caso.
Ma dovetti ammettere che, almeno per quel momento, mi aveva senza dubbio tranquillizzata.
Quella frase, quel bacio, mi avevano tolto ogni paura, ogni incertezza. Sapevo che era sincero, sapevo che Zayn fosse una persona troppo vera per mentire o dare false illusioni.

Approfittai di quell'attimo di gioco per scivolare via dal divano e sfidare il moro di venire a prendermi, se solo ci fosse riuscito.
Lo osservai mentre si tolse la canottiera e la gettò a terra, per poi rivolgermi un ghigno che mi diede la conferma che ebbe accettato la sfida.

Sfuggii per un paio di volte alla sua presa e sebbene qualcosa mi disse che il suo darmi vantaggio fosse una mossa calcolata, la cosa mi diede un certo senso di potere.
Scoppiai a ridere quando mi fece una finta, finendo quasi per scivolare sul tappeto.
Continuai a fare il giro del salone per poi arrivare alla cucina e sfuggire per l'ennesima volta alla presa di Zayn.
Fu quando mi addentrai nell'andito che sentii la sua voce mutare in un tono severo.

'FERMA'
Mi ordinò mentre camminavo verso la sua stanza. So che era sbagliato, so che avrei dovuto dargli retta essendo in casa sua, ma quando notai che la portata sulla quale era riposto il cartello di divieto era spalancata, non riuscii proprio ad arrestarmi.
Mi introdussi lentamente nella camera sentendo i passi di Zayn raggiungermi alle mie spalle.

Rimasi a bocca aperta.
'Oh mio..'

Le pareti erano completamente graffittate e dipinte con mille colori e soggetti; A terra erano sparse svariate bombolette spray, delle mascherine, dei fogli, dei pennarelli e dei colori a tempera. In un paio di angoli delle larghe tele da pittura.
Sentii il mio fiato smorzarsi quando riconobbi il mio ritratto in un angolo di una delle pareti. Era dello stesso stile dei graffiti che stavano occupando la città, era lo stesso tratto, lo stesso soggetto, lo stesso disegno.
Ma certo. Era lo stesso autore.

'Zayn io..'
Balbettai, notando l'espressione del ragazzo visibilmente irritata.

'Esci per favore.'
  
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