Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: FairyQueen78    24/10/2014    15 recensioni
Secondo voi potevo risparmiarvi l'ennesima FF-sequel di Inuyasha? Ovviamente no! :-P
In tanti prima di me hanno detto la loro e io non potevo essere da meno! ;-)
Si fa presto a dire “E vissero tutti felici e contenti”, ma che succede in realtà dopo la parola FINE di una storia. Ciò che sulla carta è una fine, nella vita reale è un nuovo inizio e allora perché non provare a dare una sbirciatina in quello che ci è stato presentato come “il futuro” dei nostri personaggi preferiti? Sarà davvero tutto rose e fiori?! Felici e contenti per tutta l'eternità?! O dietro l'angolo li aspetterà qualche nuova avventura?!
Mettetevi comodi perché, vi avviso, non sarà una storia breve! Questa volta ho proprio voglia di fare le cose con calma. Spero di non annoiarvi troppo. ^_^
RATING ARANCIONE a partire dal capitolo 12.
Genere: Avventura, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Kagome, con gli occhi pieni di lacrime, alzò lo sguardo di fronte a sé, sui resti del sacerdote e solo allora si accorse che a terra, poco lontano dalla sua mano, giaceva un piccolo pennello: era lui l'autore di quell'ultimo disperato messaggio e doveva averlo tracciato pochi istanti prima della fine.

Si gettò a terra, china su sé stessa, stringendo al petto quei fogli e singhiozzando disperata:

- Perdonatemi! Perdonatemi! Non ho potuto salvarvi! - mormorò sopraffatta dal senso di colpa.

Il Generale le fu subito a fianco:

- Figliola... non è stata colpa tua... non potevi sapere... è successo molti anni fa... - mormorò afferrandola per le spalle e costringendola a rialzarsi – Aarrgghh! Se quello stupido di Yorimasa* avesse seguito le mie istruzioni... Non dovevo fidarmi di lui e della sua sete di gloria! - aggiunse con rammarico.

Kagome sollevò il viso per guardarlo annuendo, ma non riusciva a smettere di piangere.

- A quanto pare ciò che cerchiamo è proprio nell'honden, eh?! - mormorò il Generale cercando di aiutarla a recuperare la calma e la lucidità - Adesso è chiaro perché non c'è più niente di sacro da queste parti! -

Kagome si asciugò le lacrime, calmandosi lentamente:

- Bene, adesso so cosa devo fare... - mormorò sospirando

Lentamente si rimise in piedi, raccolse i fogli e li piegò di nuovo con cura, rimettendoli al loro posto nel piccolo volume e infilando il tutto al sicuro sotto il muneate.

- Andiamo, Generale! E' ora di fare ciò che doveva essere fatto molto tempo fa! - dichiarò decisa, uscendo dalla porta.

Si diresse di nuovo verso l'honden, si avvicinò alla recinzione e tese le mani davanti a sé, come per cercare di percepire qualcosa.

- A quanto pare c'è una barriera... Ti nascondi ancora, vigliacco! - mormorò con odio pensando all'atroce fine subita da tutta quella povera gente che non aveva nessuna colpa.

- Pensi di essere in grado di spezzarla? O andiamo a cercare Inuyasha?! - chiese il Generale preoccupato.

Kagome emise un profondo sospiro, avrebbe dato qualsiasi cosa per avere suo marito lì con lei, in quel momento. Sarebbe davvero riuscita a compiere il suo dovere, senza il suo sostegno?! Con lui al suo fianco si era sempre sentita sicura, lui aveva sempre così tanta fiducia in lei e nelle sue capacità.

- Non è possibile, Generale. Inuyasha è impegnato in prima linea, non può andarsene come se niente fosse e temo che non passerebbe nemmeno inosservato. Dovrò arrangiarmi da sola. - mormorò

- Hai idea di quali potrebbero essere le conseguenze se fallirai? - le chiese ancora il Generale.

- A parte rivelare la mia presenza ai Nue?! - ribatté Kagome – Non ho scelta, questo è il mio compito, se non lo porto a termine questa guerra non avrà mai fine e queste creature continueranno a portare morte e distruzione ovunque, come è successo qui. -

Si fece coraggio, fece qualche passo indietro, incoccò una freccia e prese bene la mira puntando alla porta dell'edificio; sperando di riuscire a risolvere tutto con un colpo solo, provò a mettere a fuoco il suo vero bersaglio, ma qualcosa sembrava bloccarla: quella barriera doveva essere più forte del previsto.

- Generale, tenetevi pronto... - mormorò preoccupata

Il demone non se lo fece ripetere due volte e sguainò immediatamente la spada, portandosi più vicino a lei.

Kagome chiese mentalmente aiuto al suo anello e iniziò a bisbigliare un'antica preghiera, mentre lasciava la sua freccia, che volò sicura verso l'honden scontrandosi, in un lampo di luce, contro un muro invisibile, che circondava l'edificio all'altezza del piccolo steccato e che solo in quel momento rivelò la sua presenza. La freccia però non si fermò né venne respinta, continuò a premere lentamente ma con forza contro la barriera, circondata dall'aura di Kagome, finché alla fine ebbe la meglio.

La barriera andò in frantumi e la freccia si dissolse, ma in quel preciso istante un urlo disumano esplose come un boato a partire dal piccolo tempietto. Lo spostamento d'aria fu tale da scaraventare Kagome a terra con un grido, mentre il volume dell'Heike Monogatari scivolava via dalla sua armatura e i fogli, contenuti in esso, si spargevano sul selciato. Il Generale riuscì a fatica a restare in piedi e corse subito davanti a sua nuora per farle scudo con il suo corpo. Una potentissima ondata di aura demoniaca si aggiunse a quella che già permeava l'aria circostante e altro abbondante fumo nero fuoriuscì dall'honden e raggiunse il cielo, andando ad ingrossare le nubi scure, che ancora non accennavano a diminuire. Infine una di quelle orribili creature si parò davanti all'honden ringhiando minacciosa verso Kagome e il Generale.

- Sei infine giunta, sacerdotessa, ma ormai è troppo tardi, la nostra vendetta sta per compiersi! Non riuscirete mai a fermarci! - esclamò con voce tonante, guardandola con odio.

- E' me che volete! Ebbene eccomi! - rispose fiero il Generale.

Il Nue lo guardò dall'alto in basso con disprezzo, dimenando la coda come un gatto eccitato davanti alla sua preda, e sul suo orrendo muso si dipinse un ghigno di soddisfazione.

- Inu no Taisho... sei ancora vivo, maledetto! La tua testa sarà la prima a CADERE!!! - ringhiò scattando feroce e inferendo una potente zampata in direzione del Generale, che però fu pronto a parare il colpo con la sua spada e a respingere l'enorme zampa del Nue, poi con un secondo fendente squarciò la gola del mostro.

- E' tutto inutile, stupido demone cane! - ringhiarono altri due Nue, uscendo dall'honden e avanzando minacciosi verso di lui, con l'incedere sinuoso di una tigre – Non riuscirete mai a sconfiggerci tutti! -

- Distruggeremo prima te e la tua stirpe, che avete osato ostacolarci, e poi ogni altra creatura vivente sulla faccia della terra. Insignificanti esseri brulicanti, che tanto vi affannate ad uccidervi l'un l'altro, potrete smettere di darvi tanta pena... ci penseremo noi. Il mondo intero sarà il nostro regno, un regno di morte e silenzio! -

Kagome assisteva atterrita alla scena, terrorizzata da quelle parole: era dunque questo lo scopo di quelle creature?! Per questo avevano attentato alla vita dell'Imperatore?! Distruggere innanzitutto l'unica figura in grado di mettere ordine in quell'epoca e in quel paese martoriato da continue guerre?! Prima il paese... e poi il mondo?!

Si riscosse da quei pensieri troppo più grandi di lei e cercò di tornare a concentrarsi sulla battaglia:

“Ma quanti diavolo sono?! Non finiscono mai!” si chiese sconsolata. Si rese conto solo in quel momento di non sapere niente su come i Nue rinascessero dalle loro ceneri, possibile che fosse un processo continuo, istantaneo e senza fine?! No! Niente al mondo potrebbe moltiplicarsi con una simile velocità eppure...

Approfittando del fatto che il Generale stesse distraendo quei mostri, provò a guardare dentro l'honden: nel buio della piccola stanzetta vide una grossa urna di argilla sul piccolo altare dove avrebbe dovuto trovarsi il goshintai, il tappo era saltato e una potente aura demoniaca fuoriusciva dall'ampia bocca del vaso.

“Dev'essere lì che sono contenute le ceneri del primo Nue!”

Cercando di non dare nell'occhio, si mosse lentamente, portò una mano sopra la sua spalla, in cerca di una freccia. L'aveva appena sfiorata che una voce possente alle sue spalle mormorò divertita:

- Cosa credi di fare, umana?! -

Kagome si voltò di scatto e si trovò di fronte l'orrendo muso di un Nue che le ansimava in faccia. Urlò con quanto fiato aveva in gola, ma fece appena in tempo a vedere l'enorme zampa del mostro venire verso di lei a tutta velocità, che una luce azzurra l'avvolse, respingendo quegli artigli e impedendo alla chimera di ferirla.

- Ma cosa... Chi diavolo sei, sacerdotessa?! - chiese il mostro furibondo

- Io?! Solo una moglie molto amata! - rispose con un sorriso e un sospiro di sollievo mentre, velocissima, scagliava la sua freccia dritta tra gli occhi del Nue, che stramazzò al suolo senza vita.

Il Generale, che nel frattempo si era sbarazzato degli altri due Nue, le fu subito a fianco e conficcò anch'egli la sua spada nella testa del mostro, che si dissolse in una nuvola di polvere:

- Tutto bene, Kagome?! - le chiese preoccupato, guardandosi attorno circospetto

- Sì - rispose lei – Copritemi le spalle! -

Mentre altri due Nue si lanciavano su di loro inferociti e venivano prontamente bloccati dal Generale, Kagome prese la mira e scoccò un'altra freccia dritta verso la porta dell'honden, verso l'urna cineraria. Questa volta la freccia colpì il bersaglio che si frantumò in un lampo di luce accecante.

Non ebbe nemmeno il tempo di esultare. Un ruggito furibondo si alzò dalle nubi alte nel cielo e molti altri Nue si materializzarono pronti ad attaccare. Kagome alzò lo sguardo al cielo inorridita e sentì il Generale imprecare vicino a lei:

- Dannazione! -

- Ge-generale... - balbettò Kagome di fronte a quello spettacolo agghiacciante – d-di preciso quanti Nue possono nascere da un unico cadavere? -

- Non ne ho idea... - ammise il Generale – Scappa presto! - gridò quando vide una decina di Nue avventarsi contro di loro.

Kagome si gettò a terra raccogliendo rapidissima il libro e i fogli sparsi.

- Scappa, ho detto!!! - le gridò ancora il Generale, prima di trasformarsi in un enorme cane bianco per affrontare tutti quei Nue.

Kagome si fece rapidamente strada tra le sue possenti zampe e corse a rifugiarsi nell'haiden, mentre quelle orribili creature si avventavano su suo suocero che, dimenandosi e afferrandole con le sue zanne, le scaraventava il più lontano possibile da loro. Kagome si fermò in un angolo a riprendere fiato e lanciò un'occhiata preoccupata al cielo e a ciò che riusciva a vedere del villaggio e si accorse, allarmata che anche molti altri Demoni Cane avevano assunto il loro vero aspetto e continuavano a combattere circondati dai Nue

“Santo cielo! Siamo arrivati a questo punto?!” si chiese terrorizzata, pensando al suo Inuyasha che non era in grado di trasformarsi come gli altri. Trattenendo le lacrime, strinse a sé il libro, pregando tutti gli Dei possibili di proteggere il suo amato sposo, i fogli erano usciti tutti e li stringeva a parte tra le mani... tutti tranne uno! Si accorse in quel momento che un altro foglio faceva capolino dall'ultima pagina, ancora accuratamente piegato, ma lei non aveva messo fogli nell'ultima pagina! Aprì di nuovo il libro ed estrasse quel foglio, c'era di nuovo la scrittura del vecchio sacerdote:


 

12° giorno 6° mese 2° anno dell'era Hogen

Ciò che finora era solo un sospetto, è ormai una certezza. In questi anni ho avuto la conferma che qualcosa accade periodicamente al mostro dentro il sigillo. Ogni tre cicli lunari, nella notte di luna piena, l'aria intorno al tempio e al villaggio si riempie del canto tranquillo di un uccello: il tordo. Inizialmente non avevo dato peso alla cosa, pensando si trattasse di qualche innocuo animale, ma notando che questo strano fenomeno proseguiva anche nelle notti d'inverno e che si accompagnava alla comparsa di strani malesseri, finanche alla morte, tra gli abitanti più deboli del villaggio, ho indagato e ho avuto modo di appurare che il canto proviene proprio dall'interno dell'honden. Non oso immaginare cosa ciò possa significare, posso solo continuare a pregare che il nostro salvatore giunga presto da noi.


 

Kagome rilesse il foglio con mani tremanti:

“Possibile che ogni tre lune piene...?! Se fosse vero... Ommioddio!!!” pensò impallidendo di colpo.

Scattò in piedi e uscì dall'haiden, doveva avvisarli... Subito!

- Generale! Generale! - gridò disperata, ma il Grande Demone Cane stava ancora combattendo contro i Nue e fu uno di questi a sentire per primo il grido di lei. Senza indugi le si avventò contro, spazzando via con una zampata una parte del loggiato del tempio.

Kagome corse di nuovo dentro urlando, cercando di raggiungere l'uscita sull'altro lato dell'edificio, quella che dava sul piazzale antistante, ma il mostro la inseguì continuando a distruggere, con i suoi artigli, tutto ciò che gli si parava davanti. Mentre continuava a correre, attraverso il piazzale e poi giù per le scale, Kagome, con il libro e i fogli ancora in una mano, cercò disperatamente di impugnare l'arco ed estrarre una freccia, ma inciampò e cadde. Si voltò appena in tempo per vedere il mostro spiccare un salto da sopra il torii e piombare verso di lei a fauci spalancate, Kagome chiuse gli occhi urlando e cercando di proteggersi con le braccia.

- KONGOUSOUHA!!! - gridò una voce alle sue spalle

- HIRAIKOTSU!!! - le fece eco un'altra, sopra la sua testa

Kagome riaprì gli occhi e vide il mostro dissolversi in una nuvola di polvere, poco sopra di lei.

- Kagome!!! - era Inuyasha che la chiamava disperato, la voce ancora carica di terrore dopo la scena a cui aveva assistito. Se avesse tardato anche solo un secondo...

Kagome si voltò a guardarlo e incrociò il suo sguardo:

- Inuyasha!!! - gridò rialzandosi e correndo verso di lui, lanciandosi in lacrime, tremante, tra le sue braccia. Si ritrovò subito le labbra di lui sulle sue.

- Kagome... - mormorò il mezzodemone stringendola forte a sé – Stai bene, amore mio?! - le chiese allontanandola appena, solo per guardarla in faccia, studiando il suo volto, e ansimando terrorizzato, mentre le accarezzava il viso e i capelli - Ma che è successo? Dov'è mio padre? - le chiese cercando di recuperare il controllo, mentre il cuore placava i suoi battiti accelerati dalla paura.

Kagome lo guardò atterrita:

- Oh Inuyasha... sta ancora combattendo... i Nue... ce li ha tutti addosso... - farfugliò senza riuscire a spiegarsi

- Calmati, tesoro... dimmi dov'è... se non mi dici dov'è non possiamo aiutarlo! - cercò di calmarla Inuyasha prendendole il viso tra le mani, ma lei non sembrava ascoltarlo

- Santo cielo! Dov'è Sesshomaru?! Devo dirglielo! Devo dirgli quanti sono!!! - proseguiva imperterrita Kagome.

- Sesshomaru sta combattendo – disse Inuyasha indicando il cielo sopra di loro – Ma adesso dimmi... -

- No! Non capisci! Sono troppi! Non ce la faremo mai! Devo dirglielo! - ribatté Kagome

In quel momento li raggiunsero anche Miroku e Sango, con in spalla Hiraikotsu coperto di o-fuda.

- Sango! Grazie al cielo! Presto, devi portarmi da Sesshomaru! -

- Calmatevi Divina Kagome! - le rispose Miroku – Non possiamo avvicinarci a Sesshomaru adesso, sarebbe un suicidio! -

- Ma io devo parlargli! Lui deve sapere! I Nue... - balbettò con gli occhi pieni di lacrime. Ma perché nessuno voleva ascoltarla?!!!

In quel momento, un enorme cane bianco con una mezzaluna sulla fronte, atterrò vicino a loro ringhiando in direzione di Inuyasha. Il mezzodemone annuì, prese Kagome tra le braccia e saltò in groppa a suo fratello, che con un balzo spiccò di nuovo il volo cercando di allontanarsi dai Nue, mentre altri dieci cani giganteschi li circondavano per proteggerli dalle chimere che cercavano di attaccarli. Sesshomaru guardò Kagome e Inuyasha con la coda dell'occhio e ringhiò di nuovo sommessamente. Kagome lo guardò un attimo perplessa, era successo tutto così in fretta, ma Inuyasha la incalzò:

- Allora?! Parla! Cosa volevi dire di così urgente a Sesshomaru? -

- Sì... dunque... ho trovato una copia del libro e... - balbettò senza sapere da dove cominciare

Sesshomaru ringhiò di nuovo e Kagome lo guardò ancora stranita, non capiva cosa voleva con tutto quel ringhiare, forse era arrabbiato perché lei aveva interrotto la sua battaglia?!

- Insomma Kagome, vuoi rispondere?! Hai trovato la tomba del Nue, sì o no?! - sbottò Inuyasha spazientito.

Kagome lo guardò stupita:

- I-inuyasha... t-tu... hai capito... cosa ha detto... Sesshomaru? - balbettò

- Certo! Non sono mica sordo! - rispose indispettito, poi aggiunse preoccupato – Lo sapevo, non ti senti bene, hai sbattuto la testa, prima?! -

Kagome rimase senza parole: Inuyasha capiva benissimo quel linguaggio canino e nemmeno se ne rendeva conto, che fosse un effetto dovuto alla maggior padronanza dei suoi poteri demoniaci?! Decise che non era il momento per discutere certi dettagli.

- Sì... forse sì... ripetimi tu cosa dice Sesshomaru... io... n-non ci sento bene... - tagliò corto.

- Ti ha chiesto se hai trovato la tomba del Nue... - ripeté pazientemente Inuyasha

- Sì, l'abbiamo trovata e l'ho distrutta, ma non è questo il punto!!! Ohhhh! E' una storia così assurda! - esclamò sgomenta.

- Ok, racconta tutto dall'inizio! - le disse Inuyasha riferendo le parole di suo fratello

Kagome riassunse brevemente gli ultimi avvenimenti, mentre la battaglia infuriava intorno a loro, raccontò di come avevano trovato il libro, il contenuto dei fogli e di come avesse infranto la barriera e purificato le ceneri del Nue ma...

Tese l'ultimo foglio verso l'occhio di Sesshomaru, come se lui potesse leggerlo:

- Se ho ragione, questo significa che ogni tre lune piene nasce un nuovo Nue e che questo processo è andato avanti indisturbato per oltre quattrocento anni! Ti rendi conto di cosa significa???!!! - gridò allarmata

Inuyasha impallidì ascoltando il suono sommesso proveniente dalla gola di suo fratello:

- Significa che abbiamo difronte... più di... duemila Nue... - mormorò paralizzato dall'orrore

- Non so come, ma devono essere rimasti tutti dentro il sigillo... - proseguì Kagome – ma quando i quattrocento anni sono scaduti e il sigillo si è spezzato... - si interruppe sopraffatta dal dolore – Oddio... tutta quest'aura demoniaca... l'hai visto anche tu cos'è successo al villaggio, in poche ore e sotto l'influsso di un solo Nue... - mormorò a Inuyasha

Sesshomaru ringhiò di nuovo in direzione di Kagome, e Inuyasha fu subito pronto a dare voce alle sue parole:

- Secondo Sesshomaru devono essere morti tutti all'istante, dopo di che i Nue si sono installati qui, nascosti dalla loro barriera, trasformando questo posto nel loro covo, nell'attesa di vendicarsi – spiegò – Duemila Nue... ma quanti ne avremo abbattuti finora?! - si chiese poi con un filo di voce.

Sesshomaru emise un potente latrato in direzione dei suoi compagni e anche gli ultimi Demoni Cane assunsero il loro vero aspetto; solo Kiba rimase in forma umana per poter continuare a scagliare le frecce di Kagome, che non aveva ancora esaurito. Poi Sesshomaru si diresse verso il tempio per raggiungere suo padre e dargli manforte.

Mentre sorvolavano il villaggio, Kagome gettò uno sguardo tutto intorno a quel paesaggio desolato, cercando di fare una rapida stima dei cadaveri dei Nue rimasti a terra... Quanti potevano essere?! Cinquecento forse?! Lei aveva prodotto circa un centinaio di frecce, ma non sapeva quante ne fossero state effettivamente usate, poi c'erano gli o-fuda di Miroku... quanti ne avrà avuti con sé e quanti ne avrà usati per ogni Nue?!

- No... anche volendo essere ottimisti... non ne abbiamo abbattuti nemmeno la metà! - mormorò con un nodo in gola.

In mezzo a quella nebbia e con il cielo completamente oscurato da quelle nubi nere, Kagome aveva perso completamente la cognizione del tempo, probabilmente era già notte. Anche se la tensione nervosa a cui era sottoposta le impediva di sentirsi davvero stanca, restava il fatto che tutti iniziassero ad accusare la fatica... tutti tranne i Nue, che continuavano ad attaccarli a ondate, restando nascosti nella loro forma di nube intangibile, che non poteva essere colpita se non da un attacco congiunto come quello che gli avevano mosso lei e Inuyasha nella gola della tribù Yoro.

Quando raggiunsero il Generale, lo trovarono ancora intento a combattere, attorniato dai cadaveri di parecchi Nue con il collo spezzato o la gola squarciata, Inuyasha prese di nuovo in braccio Kagome e balzò giù dalla schiena di Sesshomaru, prima che questi si lanciasse a sua volta addosso ai nemici.

- Stammi vicina, Kagome! - le ordinò deponendola a terra – Tu e mio padre sembrate gli obbiettivi principali di quelle bestiacce! - esclamò sguainando Tessaiga.

Infatti tre Nue, individuata Kagome, furono subito pronti a lanciarsi in picchiata verso di loro:

- CICATRICE DEL VENTO! - gridò Inuyasha investendoli in pieno con un fendente.

Kagome non rimase certo a guardare e scagliò subito le sue frecce per finire quelle creature, che però vennero prontamente sostituite da altri quattro Nue, sbucati fuori dalle nubi.

Inuyasha vibrò subito un altro colpo e anche Kagome lanciò altre quattro frecce, ma di nuovo altri Nue gli si pararono davanti.

- Inuyasha, dobbiamo cercare di purificare le nubi - esclamò Kagome trafelata – o questa storia non finirà mai! -

- E' impossibile finché non la smettono di attaccarci! - rispose il mezzodemone vibrando un altro fendente, contro gli ennesimi mostri che attentavano alla vita di sua moglie.

- Dobbiamo provarci prima che esaurisca le mie frecce! - insistette lei

- E va bene... - acconsentì Inuyasha – Sesshomaru! - gridò dietro le sue spalle rivolto a suo fratello che, insieme a suo padre, continuava a infliggere morsi e zampate a quelle orribili creature che cercavano di circondarli entrambi – Riesci a coprirci le spalle per un po'?! -

Per tutta risposta il grande cane bianco sbuffò appena dalle narici.

- Bene! - rispose Inuyasha – Avanti Kagome, proviamoci! - la incitò poi.

Mentre Sesshomaru si lanciava contro i Nue pronti a scagliarsi verso suo fratello, Kagome incoccò una freccia e mirò dritta alle nubi sopra le loro teste, tendendo l'arco al massimo. Lasciò la freccia che volò rapida verso il cielo e anche Inuyasha si preparò a lanciare il suo attacco, ma non ci riuscì perché subito un Nue si lanciò contro la freccia, facendosi colpire di proposito pur di intercettarla e precipitando poi al suolo verso di loro.

- Maledizione! - imprecò Inuyasha, prendendo Kagome tra le braccia e allontanandosi con un balzo dalla traiettoria del Nue, che si schiantò a terra a pochi metri da loro – Sono meno stupidi del previsto! - aggiunge finendo il mostro trafiggendogli la gola.

- Dobbiamo continuare a tentare! - insistette Kagome.


 

Frattanto, dall'altra parte del villaggio, anche il resto del clan e degli alleati continuava a combattere: Royakan e i suoi lupi, insieme ai vecchi alleati del clan, davano manforte ai Demoni Lupo che si avventavano sui Nue scagliati a terra dai Demoni Cane che combattevano in aria sopra le loro teste; Kohaku, sopra a uno Shippo in forma di palla fluttuante, continuava anche lui a falciare Nue poco lontano da sua sorella e da Miroku; tra un attacco e l'altro, il monaco applicava i suoi o-fuda all'Hiraikotsu di Sango, in modo da purificare più rapidamente i mostri uccisi dai Demoni Cane.

- Piccola volpe, come siamo messi a frecce? - gridò Kiba rivolto a Shippo.

Il Demone Volpe rivolse lo sguardo a terra a uno dei suoi compagni e lo chiamò con un fischio, la finta Kagome capì al volo e gli mostrò la faretra dove ormai restava un'unica freccia.

- Male! - rispose Shippo a Kiba – Sono quasi finite! Che succederà?!!! - chiese allarmato

- Niente di buono, piccoletto... - rispose Kiba preoccupato - ... niente di buono per Kagome! -

- Possiamo continuare a scagliare finte frecce, non è un problema per noi... - propose Shippo speranzoso

- Non servirebbe a niente, non li fregeremmo mai! Si vedrebbe subito che non sono efficaci! - rispose Kiba scuotendo la testa – Monaco, i tuoi o-fuda?! - chiese poi rivolto a Miroku

- Ne ho ancora un po'! - rispose Miroku – Ma quanti sono questi mostri? -

- Secondo Kagome e Sesshomaru sono più di duemila! -

- Che cooosaaa???!!! - esclamò Sango sgomenta – Ora capisco perché Kagome era tanto agitata... Attento!!! - gridò a Kohaku lanciando Hiraikotsu contro un Nue, che lo stava per aggredire, spaccandogli la testa a metà.

- Grazie sorellina! - rispose il giovane sterminatore – Dobbiamo aumentare il ritmo o verremo sopraffatti! I loro attacchi si fanno sempre più massicci e pressanti! -

- E' per colpa di Kagome! - spiegò Kiba – Ha purificato il primo Nue! Abbiamo inferto un brutto colpo alla loro “immortalità”. Finora hanno giocato al gatto col topo, ma adesso si sentono minacciati e vogliono chiudere la partita! Giù le mani dalla mia sorellina, bastardo! - imprecò scagliando una delle frecce di Kagome contro un Nue che stava per aggredire alle spalle una giovane demone dagli occhi azzurri come i suoi. - Sveglia, Kaminari! Bada a tua sorella! Ho appena sprecato una freccia per colpa tua!! - sbraitò poi in direzione di un altro giovanissimo Demone Cane con gli occhi azzurri, che guaì dispiaciuto, infine gettò una rapida occhiata alla sua faretra e notò con disappunto che anche le sue frecce stavano ormai per terminare.

In quel momento alcune delle finte sacerdotesse iniziarono a scomparire sotto di loro:

- Maledizione! Ci siamo! - sibilò Kiba – Vado a cercare Kagome! Tra non molto ce li avrà tutti addosso! Goomon!!! Datevi da fare!!! - gridò rivolto a un grosso cane con dei lunghi baffi simili a quelli di un drago, che annuì vigoroso stringendo un Nue insanguinato tra le fauci.


 

Kagome era ancora intenta a cercare di colpire le nubi sopra di lei e un paio di volte c'era anche riuscita, ma solo perché Inuyasha aveva rivolto i suoi attacchi contro i Nue suicidi che volevano intercettare le sue frecce, ma così facendo non era stato abbastanza veloce da scagliare una Cicatrice del Vento che colpisse le nubi insieme alla freccia di Kagome e questo aveva vanificato anche l'attacco di lei.

Sesshomaru e il Generale cercavano di proteggerli come meglio potevano, in modo da lasciarli liberi di agire, ma i Nue sembravano sempre più numerosi e i due giganteschi cani bianchi erano quasi sopraffatti da quelle creature.

- Qualcosa non va! - mormorò Inuyasha preoccupato – Quei maledetti stanno aumentando! -

Kagome si fermò un attimo ad osservare il cielo sopra il villaggio e notò degli strani movimenti tra le fila dei Nue, come il dilagare di una certa agitazione; molte di quelle creature avevano interrotto i loro attacchi e si limitavano a stare sulla difensiva, scrutando torvi il terreno sotto di loro, per poi lanciarsi strane occhiate gli uni con gli altri.

Per contro i Demoni Cane sembravano aver intensificato i loro attacchi, cercando di abbattere senza tregua quanti più nemici possibili.

- Sì... decisamente... questa situazione non mi piace, Inuyasha! - commentò preparandosi a scagliare l'ennesima freccia contro le nubi. Così facendo tornò a rivolgere la sua attenzione al cielo sopra di lei: anche i Nue sopra le loro teste sembravano distratti da ciò che stava accadendo poco più in là. Fu un attimo e quelle orribili creature si agitarono di colpo emettendo di nuovo quel verso assordante, Kagome chiuse gli occhi infastidita da quell'orribile suono e si portò le mani alle orecchie per proteggersi. Per fortuna quel rumore cessò quasi subito, ma fece appena in tempo a riaprire gli occhi che si sentì spingere da una mano di Inuyasha che gridò:

- STAI INDIETRO!!! -

Si ritrovò di colpo dentro il magazzino del tempio, senza accorgersene erano arretrati fino a quel punto, si rialzò da terra a fatica e guardò inorridita la scena che le si parava davanti: Inuyasha, che stava lottando contro tre Nue contemporaneamente, non si rese conto del quarto che gli strisciava alle spalle.

- INUYASHAAA!!! - fu il grido disperato di Kagome, che prese la sua ultima freccia e la scagliò contro quell'orribile mostro che stava per avventarsi sul suo compagno.

Richiamato da quel grido, il mezzodemone si voltò pronto a finire il suo avversario, ma un altro Nue saltò fuori all'improvviso e, con uno scatto della sua viscida coda, imprigionò Inuyasha tra le sue spire. Un bagliore accecante a forma di mezzaluna riverberò roteando nell'aria, per un lungo istante, prima di sparire e ricadere lontano, vicino all'honden, conficcandosi nel terreno: Tessaiga. Nella colluttazione Inuyasha aveva perso la presa sulla sua spada.

Sesshomaru e il Generale furono pronti a scattare in aiuto di Inuyasha, ma furono bloccati da numerosissimi Nue che li immobilizzarono in ogni modo possibile, azzannandoli al collo, agli arti e al tronco. Per quanto provassero a dimenarsi, erano troppi per riuscire a scrollarseli di dosso.

- Bene, Sacerdotessa! A quanto pare il gioco è finito! - ringhiò il Nue che aveva catturato Inuyasha, annusando avidamente la sia preda, prima di voltarsi verso di lei e inspirare anche nella sua direzione, mentre un ghigno soddisfatto e divertito gli si dipingeva sul volto – A giudicare dalla puzza che emanate entrambi, si direbbe che questo mezzodemone sia piuttosto prezioso per te, dico bene?! -

- Maledetto! Lascialo andare! - gridò furibonda Kagome, mentre un nodo le serrava la gola e il respiro diventava sempre più difficoltoso, vedendo Inuyasha stretto in quella morsa, le braccia imprigionate lungo il corpo, completamente impossibilitato ad usare persino i suoi artigli.

Portò una mano sopra la sua spalla in cerca di una freccia, ma non ne trovò, guardò terrorizzata il mostro davanti a lei che scoppiò in una fragorosa risata:

- Avanti, vieni fuori stupida femmina! Per festeggiare la nostra vittoria, ti offrirò la possibilità di morire insieme al tuo insulso amante! Sono generoso, non trovi?! -

Anche gli altri Nue intorno a loro si aggiunsero alla sua risata di scherno. Mentre Inuyasha si divincolava come un forsennato e gridava:

- Lasciala stare, maledetto!!! Non osare nemmeno sfiorarla o te la vedrai con me!! -

- Taci, lurido insetto!! Non sei nella posizione di minacciare nessuno! - gli ringhiò in faccia il Nue, pronto a divorarlo.

- FERMO!!! - urlò Kagome uscendo allo scoperto – E' me che vuoi! Lascialo stare! -

Il mostro si fermò e la guardò con la coda dell'occhio, ghignando soddisfatto.

- Nooo!! Kagome, vattene via!! Non fare pazzie!! - gridò terrorizzato Inuyasha, divincolandosi ancora di più per cercare di liberarsi.

- Lascialo andare e prendi me! - insistette Kagome rivolta al Nue

Il Nue la guardò con disprezzo:

- Nemmeno tu puoi dettare condizioni! MUORI!!! - gridò

Un altro Nue comparve all'improvviso alle spalle di Kagome, alzando una delle sue poderose zampe e lasciandola ricadere su di lei con tutta la forza che aveva, colpendola in pieno e così forte da aprire una voragine nel terreno.

- KAGOMEEE!!! - il grido disperato di Inuyasha fendette l'aria.

In quell'istante il mezzodemone sentì il suo stesso cuore fermarsi, mentre il suo cervello si rifiutava di mettere a fuoco un qualsiasi pensiero e il sangue gli si gelava nelle vene.


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Glossario:

Minamoto no Yorimasa è il samurai che, secondo l'Heike Monogatari ha sconfitto il Nue cosa che gli è valso un bell'avanzamento di carriera ^^'

La famiglia Minamoto era opposta ai Taira (anche se Yorimasa è stato alleato dei Taira per un certo periodo di tempo) e sembra che l'Heike Monogatari sia raccontato dal loro punto di vista, motivo per cui mi sono permessa di “giocare” un po' su questo fatto, immaginando che la storia fosse stata un po' falsata per far fare bella figura a Yorimasa. Di nuovo, non me ne vogliano i giapponesi, lungi da me voler stravolgere la storia del loro paese o offendere i loro eroi.


 

Angolo dell'autrice

Forse è la volta buona che mi riesce un cliffhanger O.O

Allora... prossima settimana sono “in pellegrinaggio” a Lucca quindi non ci sono per nessuno, credo proprio che non aggiornerò... anzi a dirla tutta questa storia m'ha stufato e quasi quasi la interrompo qui -.-


 


 

Scherzo! ^_^ Non uccidetemi! Prometto di aggiornare prima di buttarmi nella bolgia dei Comics! XD

Alla prossima ^_^

   
 
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