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Autore: WonderwallOned    24/10/2014    0 recensioni
Può una ragazza che non crede più nell'amore ricominciare a farlo?
Può una ragazza che ha imparato a cavarsela da sola, tenuta all'oscuro di una parte della sua vita, aprirsi e ricominciare a fidarsi?
Può una ragazza superare le sue incertezze e le sue paure e lasciarsi andare?
Tre ragazze, un sogno, una città: Londra. SIMPLE BUT EFFECTIVE.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bella e Niall era tornati a casa. Per tutto il tragitto non avevano detto una parola. Bella era ancora scossa dall’incidente. Appena arrivarono Niall uscì per primo dall’auto. 


“prego principessa” le disse aprendo lo sportello con un inchino


“non ho mai visto in nessuna favola una principessa conciata così” rispose Bella abbassando lo sguardo 


“sei sempre magnifica” le sorrise, poi l’aiutò ad alzarsi. Le mise il braccio attorno al suo collo per poterla sostenere meglio. Quello stare così vicini la rendeva ancora più nervosa, poteva sentire il suo profumo, il suo dolce profumo. Quando entrarono Niall la fece sedere sul divano e le portò un bicchiere d’acqua.


“come va? Ti fa molto male? E per favore non provare a mentire, tanto me ne accorgerei” 

Odiava ammetterlo, ma aveva ragione. 


“no.. non va affatto bene” ammise meravigliandosi delle sue stesse parole.


“ti porto del ghiaccio? Di cosa hai bisogno?” Le chiese apprensivo sedendosi accanto a lei.


 “no, la caviglia non c’entra nulla..” 


“ti riferisci a ciò che mi stavi per dire in ospedale?” 


“si..” Bella stava combattendo con le sue stesse parole. Non voleva dirgli nulla, ma allo stesso tempo aveva un bisogno tremendo di confidarsi.


 “dimmi tutto..” Niall la guardava con quegli occhi che la imploravano di lasciarsi andare, di fidarsi. Come se con un solo sguardo le stesse dicendo mille parole.


 “non è semplice, non saprei da dove iniziare”


 “io sono qui, ho tutto il tempo. Comincia dal principio” 


“sembra facile a dirsi..” 


“provaci ti prego, io voglio aiutarti, ma se non mi dici cos’hai non posso riuscirci” 

Sembrava così abbattuto, come se anche lui avesse il suo stesso bisogno che lei si confidasse, come se fossero due anelli di una stessa catena. Era diventata una sensazione troppo forte, un tremolio in tutto il corpo. Non potè trattenersi più.


 “hai presente quando ti ho raccontato del mio passato? Della mia famiglia?” Niall si ricordò ciò che le aveva raccontato. Viveva sola col padre, si erano trasferiti in Italia quando era piccola, non ricordava nient’altro, non sapeva da dove veniva, non sapeva nulla di sua madre, a parte il fatto che, secondo ciò che le aveva detto suo padre, l'aveva abbandonata quando era molto piccola.


 “si..”


 “c’è dell’altro.. io credo che mio padre mi abbia nascosto qualcosa” continuò


“che cosa?”


 ”non lo so.. è una sensazione..” Bella si fermò, non riuscendo quasi più a parlare, lo sguardo rivolto altrove. Niall rimase impotente a guardarla in silenzio. Sentiva come una morsa nel petto, non sapeva come aiutarla.


Poi prese un respiro continuò a raccontare, anche se adesso una voce le diceva di fermarsi. Non voleva mettere in mezzo Niall nel casino che era la sua vita.


 “Beh tutto è cominciato da quando io e le ragazze abbiamo deciso di venire qui a Londra.. mio padre non era affatto d'accordo, ha provato a impedirmelo, ma io gli ho disubbidito. In quei giorni ha cominciato a essere strano, freddo, ma più che arrabbiato, era tremendamente preoccupato e prima che salissi in aereo abbiamo avuto una discussione per telefono."

"E cosa ti ha detto?"

"Non ne voglio parlare... non è questo il punto" basta doveva fermarsi, quella vocina adesso continuava a crescere


Niall non disse nulla. Adesso la fissava. Sembrava quasi offeso.

"scusa.. il punto è che.. in aereo mi sono accorta di un messaggio che non avevo ancora letto ed era da parte di mio padre ma non era indirizzato a me, voglio dire, credo dovesse inviarlo a qualcun altro, anzi non lo credo, ne sono sicura"

Niall continuò a rimanere in silenzio. Voleva chiederle cosa dicesse il messaggio, ma aveva paura che le rispondesse allo stesso modo. Così si limitò a guardarla negli occhi.

"Diceva...'Bella sta andando a Londra, ho paura che possa scoprire la verità'" deglutì.

Okay. basta. Doveva fermarsi. Quella voce le stava impedendo quasi di respirare.

 
 Niall rimase alcuni minuti in silenzio a riflettere, ripetendosi e rielaborando ciò che le aveva appena detto, ma una domanda gli continuava a roteare nella mente.

"ma... Bella tutto questo che c'entra con l'incidente? Mi hai detto che ciò che hanno detto i dottori non era il vero motivo e.."

"mi è arrivato un messaggio poco prima di essere stata invesita.." 

Un silenzio terrificante calò a quella frase. Gli occhi di Bella diventarono improvvisamente lucidi e le sue labbra si graffiarono a forza di continuare a mordersele. Niall la guardò come se stesse per dirle qualcosa ma Bella lo fermò

"Basta, ti prego... non chiedere altro"

Adesso Niall non aveva una sola domanda dentro di sè, ma milioni, ma quello era di sicuro il momento peggiore per farle uscire tutte. Doveva proteggere Bella, doveva metterla davanti a tutto, doveva pensare prima a lei e se questo voleva dire cercare di aiutarla senza sapere ancora la verità, allora è quello che avrebbe fatto.


 “Voglio aiutarti a scoprire chi sei”

Quella frase lasciò Bella spiazzata. I mille ricordi che avevano cominciato ad affluire nella sua mente si bloccarono all'improvviso.


 “vuoi aiutarmi? Anche se tutta questa storia è così strana?” Non riusciva a capire come poteva aver detto quelle parole. Voleva aiutarla anche se non sapeva nulla di lei. Voleva aiutarla anche se lei finora non aveva fatto altro che trattarlo male. Niall non si meritava tutto quello e lei non si meritava un ragazzo come lui.


 “sono abituato alle cose strane.. che divertimento ci sarebbe se le cose fossero sempre normali?” sorrise. Bella non si aspettava affatto quel comportamento. Niall la stupiva sempre di più. Solo che adesso non sapeva proprio cosa rispondere.


 “grazie” disse semplicemente. Doveva riprendere le distanze.

Niall adesso si era avvicinato a lei. La guardò negli occhi e le accarezzò una guancia. Di nuovo sentì i brividi. 


“adesso sto meglio, puoi anche andare” disse Bella allontanandosi un po’


 “che cosa? Credi che ti lascerò qui da sola in queste condizioni?” 


“sto bene, sul serio. Voglio risposare. E poi tra poco arriveranno Betta e Andrea”


 “ne sei sicura?”


 “si” cercò di dirlo nel modo più convincente possibile, sperava che non avesse capito che mentiva. 


“non ci credi nemmeno tu… ma d’accordo se proprio vuoi riposare, va bene. Ma sappi che non passerò la prossima settimana a chiedere ad Andrea come stai. Verrò a trovarti, ogni giorno se sarà necessario”. Bella sorrise per un attimo. Passare ogni giorno accanto a lui, sarebbe stato magnifico. Si pentì subito però di aver lasciato trasparire quel pensiero. Tornò in sé. 


“non ho bisogno di qualcuno che badi a me 24 ore su 24” rispose cercando di alzarsi. 

Inavvertitamente però mise il peso sulla gamba rotta, sentì un dolore tremendo. Per un attimo vide tutto nero. Quando riaprì gli occhi si trovò per terra tra le braccia di Niall. 


“beh non mi sembra” le disse sorridendole. Erano davvero vicini. Bella sentiva il suo calore, il suo respiro. Si sentiva protetta attorno a quelle braccia. Si rimise a sedere. Questa volta non causò danni. 


“sono un pericolo anche per me stessa” disse con un'amara risata


“io adoro il pericolo..”  

Poi la guardò e risero insieme. Niall la abbracciò, fu un semplice abbraccio, ma Bella si sentì per un attimo felice. Poi le diede un bacio sulla guancia e si diresse verso la porta. Mentre si allontanava Bella sussurrò 


“grazie ancora”. 

Si distese, chiuse gli occhi e si addormentò. 


CONTINUA..
   
 
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