Serie TV > I Cesaroni
Ricorda la storia  |       
Autore: Nana_EmeraldEyes    24/10/2014    4 recensioni
[Cesaroni]
[Cesaroni]Tratto dalla prima parte della one-shot:
Alzo gli occhi al cielo: -Voi uomini non sapete far altro che bere per risolvere i problemi!- dico acida.
Guarda verso di me, ha l’espressione amareggiata: - Ce la fai per una volta a non criticare la categoria maschile?- mi risponde infastidito.
-No- ammetto con un sorrisetto, mi avvicino a lui, prendo la bottiglia con una mano e gliel’allontano dalla bocca.
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A














    


 





"...ma l'Amore Vero che cos'è? Scoprirlo e poi tienilo per te....
custodisci nel mistero e con il tempo scoprirai l' Amore Vero..."
-Deborah Iurato

 



POV STEFANIA

Annibale è appena salito sul palco, il locale è ricolmo, l’entusiasmo è palpabile per questi cantanti. Gli amici dell’Orchestraccia lo prendono in giro, è divertente vederlo con il sorriso sulle labbra, soprattutto in questo momento in cui le cose con Luigi non vanno poi così bene.
Gli sorrido sperando che veda e possa percepire il mio affetto, da quando Ezio o meglio “Il merda” mi ha lasciato, non ho passato più una serata fuori e devo ammettere anche per la prima volta mi sto divertendo. Guardo di sottecchi Annibale, forse è anche merito suo. E’ stato l’unico a farmi uscire dalla mia campana di vetro e darmi in faccia quello che pensava di me, una psicopatica che odia gli uomini. Butto giù una boccata di birra, li odio davvero forse ancora adesso, ma per un solo essere spregevole posso mettere in crisi l’opinione su tutti gli uomini? La vecchia Stefania avrebbe risposto sì.
Torno con i piedi per terra, uno dei cantanti dell’Orchestraccia invita a cantare Annibale la canzone con cui ha conquistato la sua Yoko Ono, trattengo una risata a quell’affermazione, immaginandomi Luigi vestito di tutto punto come lei. Il mio amico è un po’ spiazzato, lo vedo ha paura, non vuole affrontare in questo momento il gran peso che lo sovrasta. Mi fermo a pensare, lui c’è stato quando io avevo più bisogno di una persona accanto ed il momento di ricambiare.
Mi rilasso e lo incoraggio, urlando con forza sopra la musica che è già partita, lui si inumidisce le labbra, inizia, la gente comincia ballare ed io non sono da meno. Mi muovo lenta rimanendo rivolta verso il palco e mentre Annibale canta “Tu sei un’emozione bellissima” canticchio anche io quella frase. Per un misero istante mi guarda, probabilmente sta cercando un appiglio, una faccia amica a cui aggrapparsi.
All’improvviso smette di cantare e si allontana dal microfono , serra gli occhi a due piccole fessure, sembra abbagliato dalle luci del locale, purtroppo ho la vivida sensazione che non sia per questo motivo. Scende dal palco nello stupore generale, ma lo show deve continuare, così i suoi amici si affrettano ad intonare le parole al suo posto.
Lascio Pamela, che balla accanto a me, con una scusa e mi dirigo verso di lui. Ha preso una bottiglia dal bancone del bar ed è uscito dalla porta di servizio. Mi affretto, spalanco la porta e lo trovo ad ingurgitare alcool come se fosse una spugna.
Alzo gli occhi al cielo: -Voi uomini non sapete far altro che bere per risolvere i problemi!- dico acida.
Guarda verso di me, ha l’espressione amareggiata: - Ce la fai per una volta a non criticare la categoria maschile?- mi risponde infastidito.
-No- ammetto con un sorrisetto, mi avvicino a lui, prendo la bottiglia con una mano e gliel’allontano dalla bocca. 
Annibale mi incenerisce con lo sguardo.
-Stefania mi lasci in pace? Ma che vuoi?- mi urla riprendendosi la bottiglia, deve aver già bevuto prima, non mi ha mai parlato così.
Non mollo l’oggetto, anzi cerco di tenerlo il più possibile, il risultato è una stupida lotta a chi molla per primo con un finale che mai avrei immaginato. La bottiglia cade a terra insieme al suo liquido, per prenderla al volo mi ferisco con un pezzo di vetro che ora giace sull’asfalto insieme agli altri.
Serro le labbra e contraggo la mascella, mi tengo la mano dove rivoli di sangue fuoriescono incontrollati.
-Stefania- balbetta Annibale che è ancora rimasto a bocca aperta. Tende la mano e verso di me ma io non la considero.
-Siete tutti uguali!- scandisco, fissandolo in faccia.
Non mi importa se in questo momento ha la faccia da cane bastonato, ora ho solo voglia di andare a casa.

Ringrazio Pamela per avermi accompagnato a casa e fasciato la mano. 
-Sicura che stai bene Stefà?- mi chiede lei premurosa.
Annuisco e salgo le scale verso la mansarda, ma non abbastanza in fretta per scampare alla visione di Annibale che arriva sulle sue gambe, beh bella conquista, almeno questa!
Amareggiata non gli rivolgo neanche la parola, neanche quando sento il suo sguardo perforarmi la schiena.
Sbuffo mentre odo i suoi passi pesanti seguirmi su per le scale.
-Non credi di aver combinato già abbastanza guai?- gli urlo in quanto non c’è ancora nessuno in casa, lui cerca di raggiungermi ma io faccio in tempo a chiudere la porta della camera.
-Stefania…- mi chiama lui senza avere una mia risposta.
Sto per andare verso il letto ma le sue parole me lo impediscono: -Ti prego almeno ascoltami- maledisco la mia gentilezza nei suoi confronti e mi metto con la schiena appoggiata alla porta in silenzio.
-Se ci sei batti un colpo…- mi incita.
Prendo la mira e con un pugno colpisco la porta provocando un rumore profondo.
-Ok….ho capito il tuo umore- afferma.
Bravo ce l’ha fatta, penso. Giusto perché ora di mano sane non me ne rimangono.
-Hai tutti i motivi per avercela con me, averi dovuto darti retta da subito, ma è difficile parlare con te di quello che mi sta succedendo….Luigi ed io abbiamo discusso non per una cazzata, ma per una faccenda molto più grossa – tendo l’orecchio, Annibale ha il fiato corto e fa fatica a parlare, la mia ira si placa a poco a poco – vuole un figlio Stefania e io gli ho detto di no, non sono pronto….- la sua voce si fa acuta e incrinata – hai ragione tu, gli uomini sono tutti delle merde…- le sue parole lasciano lo spazio al silenzio.
Mi si stringe il cuore e apro la porta, in pochi secondi stringo le mie braccia al suo collo, Annibale si lascia cullare come un dolce bambino.
-Per quanto io condivida la tua ultima frase, tu non sei assolutamente così, non ho mai incontrato un uomo che abbia il tuo coraggio, che si infila in casini magistrali per gli amici – lo sento sorridere contro i miei capelli – sei una bella persona Annibale e lasciatelo dire da un’amica!- mi stacco da lui e leggermente più rilassato.
-Magari hai solo bisogno di tempo e poi si….- non mi lascia finire la frase, stavo per dirgli che andrà tutto bene e che fare i genitori non è per niente facile.
-No Stefà non andrà bene!- aggiunge. Il solito pessimista, ma perché fa così?
-Credevo che questo punto l’avessimo superato ….- come se non avessi parlato mi prende la mano fasciata e mi bacia esattamente sul punto della ferita. Rimango sorpresa.
-Io ho una confusione assurda in testa e tanta….tanta paura…- Annibale parla piano e lentamente.
Che gli succede? Mi sto seriamente preoccupando.
-Non può essere così grave…- lo sprono.
-Credo invece che lo sia…- mi dice e in un batter d’occhio mi ritrovo stretta a lui, con le labbra tese e unite alle sue, con le guance che vanno a fuoco, perché nonostante sia ormai una donna matura non ho dimenticato cosa significa arrossire ai piccoli gesti. Sorpresa tento di allontanarmi, di staccarmi da quel bacio così semplice e naturale, ma i miei muscoli me lo vietano, la mia mente alla fine li asseconda e mi ritrovo immobile ad assaporare quel piacere nuovo. 
Annibale si stacca quel poco per guardarmi in faccia: -Credo che tu ora abbia capito la mia confusione…- mi sussurra, non so cosa dire.
-Credo che ti manchi Luigi- affermo alla fine. 
Tutto questo è una follia.
Annibale sogghigna addolorato: - forse in tutta la mia vita non so mai stato più sicuro di una cosa, tengo a te Stefania, più di quanto vorrebbe un amico- perplesso scende le scale – se mai cambierai idea mi trovi sul divano- dice prima di lasciarmi lì come una stupida.



FINE PRIMA PARTE ONE-SHOT


________________________________________________________________________________________________
Note autrice:
Come potete vedere ho cambiato il finale e qualche dettaglio di una delle ultime puntate della nuova stagione,
mi sembra fosse la sesta o settima puntata dei Cesaroni.
Probabilmete avete capito che secondo me questa coppia farebbe faville, se Annibale non stesse con Luigi.
Nutro ancora speranze per quanto riguarda la serie, detto questo ho immaginato come la situazione
potrebbe evolversi se Stefania e lui avessero un coinvolgimento particolare.
Fatemi sapere cosa ve ne pare, se vi piace o no? 
Un abbraccio
{Nana
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > I Cesaroni / Vai alla pagina dell'autore: Nana_EmeraldEyes