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Autore: BIBIMORGESTERN    24/10/2014    0 recensioni
cosa succederebbe se Clary dovesse allontanarsi da Jace?
cosa succederebbe se ci fosse un antidoto per Sebastin?
Jace e CLary potranno stare insieme?
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Iniziò a scrivergli Ciao Ciao che fai? Nnt e tu? Nnt Senti Jace Si? Ti devo parlare Ok che c’è spara Allora… domani è il mio ultimo giorno a Brooklin partirò per Los Angeles e starò via alcuni mesi insieme alla mamma e Luke. Gli hanno proposto di diventare il capo del più grande branco in tutta america non può rifiutare partiamo la mattina presto. Questo era il nostro ultimo giorno per un po’ di mesi. Ciao. E prese invio. Aspetto ma non successe niente. È finita pensò. L’ho perso. Mi odia. E con questi pensieri si addormentò. Erano ormai le 2 quando Jace ricevette il messaggio, era distrutto. Si fiondò in infermeria –Alec!!!- -che c’è è successo qualcosa?- -Clary… lei…lei domani parte non la rivedrò più!- Jace, noi lo sapevamo già tutti- Jace era furioso si sentì tradito, distrutto, perso, abbandonato. Non se ne rese neanche conto e tirò un pugno ad un pannello di vetro li vicino -Jace..- provò Alec -lascami in pace bastardo traditore!-. Alec si lanciò all’inseguimento –Jace- Jace si girò rosso di rabbia era infuriato – tu sei il mio parabatai avresti dovuto dirmelo sei un traditore come tutti gli altri- Alec rimase allibito dalla sua risposta –Be allora cosa pensi di fare?- Jace era molto deciso –vado da Clary- Ecco che inizia pensò Alec.- no tu non vai da nessuna parte a quest’ora e poi lei starà già dormendo- Jace gli lanciò uno sguardo come se potesse fulminarlo sul serio –magari invece stà piangendo chiusa in camera sua a pensare quanto sarò arrabbiato con lei perché non me lo aveva detto prima. Io devo dirglielo devo dirglielo che non sono arrabbiato con lei che mi mancherà che le voglio bene, che la amo- Alec non lo aveva mai sentito parlare così –Jace lei queste cose le sa già- disse con il tono più dolce che gli riuscì – ne devo essere sicuro- ribatte Jace e si lanciò su per le scale finendo sul tetto dell’istituto avviando la moto che si era fatto regalare da Magnus, e si lanciò giù dal tetto. Dato che la moto poteva volare non fece fatica a parcheggiare nel giardino sul retro di Luke dove si affacciava la finestra della camera da letto di Clary. Fece un balzo ed entrò silenziosamente dalla finestra. Maniaca del disordine pensò. Perché in effetti la stanza di Clary era l’esatto contrario di quella di Jace. Tutti i suoi vestiti erano ammucchiati s’una sedia, la scrivania era inondata da matite e disegni, il patume strabordava di fogli di carta appallottolati e il letto era disfatto e su esso si trovava Clary. Si avvicinò alla scrivania e guardare i disegni ce n’era uno non ancora completato e raffigurava loro due che si baciavano, stava copiando la foto che le avevano regalato tutti per la sua partenza solo che aveva ritagliato tutti quanti sul suo disegno per lasciare tutto il posto a lei e Jace. Il ragazzo era veramente triste. Si avvicinò al letto di Clary e la guardò per un momento dormire. Com’è bella pensò e si chinò per baciarla. Clary stava sognando era insieme a Jace ed erano ad alicante nella casa di Amatis erano nella stanza in cui di solito dormiva Clary stavano chiaccherando, e lui stava per andare via, e si chinò per baciarla, sembrava vero quel bacio come se davvero le sue labbra stesserò toccando quelle di Jace così si svegilò. Era vero lì c’era Jace in mobile seduto sul suo letto che la guardava. Lei si disse che era un’allucinazione,eppure, sembrava così vero. Si gratto gli occhi per assicurarsi di essere sveglia ma Jace era ancora lì. Era molto confusa ma non c’è niente di male nel controllare s’è veramente lui con un pizzicotto, ma anziché un pizzicotto lo baciò. Jace non se l’era aspettato ma la strinse a se. Oddio Jace era lì. Clary iniziò ad abbracciarlo si raggomitolò contro di lui, le era mancato e dopo quello che le aveva scritto lui non le aveva risposto e si era addormentata pensando che l’odiasse, e invece, era veramente lì, veramente lui. –Clary?- Jace non si aspettava di c’erto un atteggiamento del genere –che fai?- -ti abbraccio- rispose lei –perché?- sapeva benissimo ch’era ua domanda stupida ma non poté farne a meno –sai quando non mi hai risposto, al messaggio… ero andata a letto pensando che mi odiassi- Jace era sorpreso da quelle parole ma se l’era immaginato –è proprio per questo che sono qui- disse – per dirti che non ti odio solo perché non me lo hai detto, ti volevo dire che mi mancherai, che ti voglio bene, che ti amo- Clary rimase shoccata da quelle parole –davvero?- - c’erto secondo te perche nel cuore della notte ho chiamato Alec bastardo traditore? Perché avrei tirato un pugno ad una lastra di vetro? Perché nel cuore della notte sono qui- clari era ancora più shoccata di prima – quindi sei ferito?- si ma…- -si ma niente lo sai che non devi fare queste cose!- disse mentre lo tirava per una manica verso la cucina –queste cose cosa? Rompere vetri per scatti di ira o venire da te nel cuore della notte per dirti che ti amo?- -entrambe- rispose lei – e poi sono arrabbiata con te- Jace era allibito –tu sei arrabbiata con me?- -si, non saresti dovuto venire qui soprattutto adesso, ne ora ne mai- ormai erano arrivati in cucina e Jace era spiazzato –siediti mentre prendo il mio stilo- le ordinò lei –scusami ma perché non sarei dovuto venire?- nella sua voce c’era un velo di tristezza – perché…- aveva le lacrime agli occhi, non voleva continuare la frase- perché….-la incitò lui. Aveva lo stilo in mano e aveva iniziato a disegnare un’iratze e non scollava gli occhi pieni di lacrime dalla mano di lui –perché non avrei potuto affrontarti su questo argomento sarei crollata esattamente come stò facendo e non volevo che ti sentissi in colpa- disse alzando lo sguardo con le lacrime che le rigavano le guance. –Mi dispiace – disse sinceramente ferito – non volevo..- provò a giustificarsi – va tutto bene, tranquillo- rispose lei sfacciata –no non stò tranquillo- disse alzandosi in piedi e ritirando la mano di scatto- sarei dovuto venire qui e rallegrarti sirti che andrà tutto bene e invece ti faccio piangere- -non è colpa tua Jace- -senti ti va di tornare in camera e rifare come abbiamo fatto ad idris addormentarci insieme?- -si, si penso che faccia bene ad entrambi- disse chinandosi per baciarle la testa. Arrivati in camera si misero tutti e due a letto Clary s’addormentò subito ma Jace continuò a pensare a tutto, ma alla fine anche lui crollò. Erano le 5:30 Jace si era appena svegliato e guardava Clary dormire, quei lineamenti perfetti, quei capelli color rosso fuoco aperti a ventaglio su tutto il cuscino. Qualcuno bussò. Jace si mise subito dritto e seduto sul letto. Dalla porta entro Joycelin.-Oh em salve signora Fray- balbettò Jace –Ciao Jace, puoi chiamarmi Joycelin- disse lei a bassa voce per non svegliare Clary –ti va un caffe?- in effetti ne aveva bisogno aveva dormito poche ore- si grazie signora Fr Joycelin- . -accomodati- disse Joycelin indicando una sedia del tavolo della cucina –zucchero?- -no grazie nero- -allora..- iniziò Joycelin- dimmi la verità ok?- Jace era spaventato – l’assoluta verità!- -Clary mi odia?- Jace era molto sconcertato- Joycelin, non penso di poter….- -l’assoluta verità hai promesso Jace- -no Clary non ti odia è solo un po’… arrabbiata ma è normale- Joycelin sospirò –ti dico la verità Jace neanche io voglio partire ma non me la sento di lasciare Luke da solo e tantomeno Clary- -posso capire ma- Joycelin lo interruppe – ti andrebbe di farmi un favore Jace? –si signora Fray tutto quello che vuole- noi staremo via tre mesi, dopo un mese ti andrebbe insieme ad Alec e Isabelle di venire a prendere Clary? Mi sono già massa d’accordo con Mayrise ma non ho nessuno che la porti o che la venga a prendere.- -cosa? Dice sul serio?- Jace non se n’era accorto ma dall’entusiasmo di quella notizia si era alzato in piedi – si dico sul serio ma sarà una sorpresa ok?- ok-. Erano le 7 e Jace doveva svegliare Clary perché alle 8 sarebbero partiti. –Clary? Sono le 7 sveglia- -si, lo so ma non voglio, voglio restare qui, con te- -anche a me piacerebbe ma devi andare. Io ora esco tu ti alzi e ti fai una doccia. Io ti aspetto di la devi essere pronta tra mezz’ora che vengono a salutarti tutti Ok?- -ok- grugni lei con la testa dentro il cuscino –a dopo-. 20 minuti dopo Clary entrò pronta in cucina dove Luke sua mamma e Jace la stavano aspettando. –Clary?- -si?- tu e Jace caricate le tue valige i ragazzi arrivano tra dieci minuti –va bene- disse lei poco convinta e uscì dalla porta seguita a ruota da Jace con in mano le sue valige. –vuoi un caffè Clary e tu jace?- no grazie- risposero in coro. Suonarono alla porta. –i ragazzi devono essere arrivati- disse andando ad aprire la porta. Entrarono tutti in fila indiana e silenziosamente come fantasmi. Clary guardo Isabelle con gli occhi che luccicavano e l’abbraccio. Anche lei sentiva gli occhi pieni di lacrime e a quel punto non le interessava più farsi vedere forte perche quei ragazzi erano li per lei, stavano piangendo lei. Quando Joycelin toccò la spalla della figlia, Clary e Isabelle erano ancora abbracciate. Joycelin si piegò verso di lei, le sussurrò qualcosa all’orecchio poi si girò, prese Luke per la manica del giaccone e lo trascinò fuori. Erano rimasti li, soli, loro sette, in quella stanza che puzzava di lacrime e tristezza. –allora questa è la fine- disse Clary come se quelle parole gliele avessero tirate fuori a forza – vi volevo solo dire che mi mancherete, tre mesi non sono pochi, vi penserò tutti i giorni, e vi volevo anche dire che vi voglio un mondo di bene e che non vi dimenticherò mai- Isabelle si strinse le spalle come se qualcun altro la stesse abbracciando. Piano piano si strinsero tutti intorno a lei, per lei quel momento fu bellissimo, si sentiva importante, si sentiva amata. Joycelin si affacciò alla porta – mi dispiace Clary è ora di andare- Clary annui molto lentamente, con molta tristezza, come se ogni sorta di colore le fosse stato estratto dalla sua esistenza. Si lanciarono qualche sguardo che fu sufficiente, nessuno aveva voglia di parlare o di ascoltare, erano tutti chiusi in se stessi pensando ai momenti felici passati insieme e iniziarono a dirigersi verso la porta. Fuori splendeva il sole, sarebbe stata una giornata bellissima se non fosse stato per la partenza di Clary. Si avvicinò a Simon – grazie per avermi sopportato tutta la vita- Simon era veramente amareggiato a Clary sembrò di vedergli scendere una lacrima –non c’è di chè Fray- poi fu il turno di Isabelle –sarai anche la mia prima amica, ma sarai sempre la migliore, perché tu sei unica Isabelle Lightwood- Isabelle arrossì ma quando parlò aveva una voce estremamente dolce – anche tu Clarissa Fayrchild ti voglio bene- dopodiché toccò ad Alec – controlla i tuoi 2 fratelli ne hanno bisogno, e ricordati di farmi rapporto di tutto ciò che succede, mi raccomando, mi fido di tè, mi mancherai - Alec sembrava nervoso e teso come una corda di violino –mi mancherai anche tu Clary e stai tranquilla li tengo d’occhio io!- dopo c’era Magnus che parlò lui per primo –ti ho visto crescere, ed ora ti vedo andare via mi dispiace molto che te ne vada, ti voglio bene biscottino- -Magnus ti adoro, grazie per tutto quello che hai fatto per me e la mamma- poi era il suo turno, la persona che aveva paura d’affrontare fin dall’inizio. Jace. –biscottino? Lui può chiamarti biscottino e io non posso chiamarti tesoro?- stava provando a farla ridere, lo sapeva, ma si leggeva nei suoi occhi la tristezza che provava –stai bene?- chiese Clary- non lo so- rispose lui sinceramente, talmente sinceramente da farle male – Jace sai quando ho scoperto di essere tua sorella?- si vedeva chiaramente che non era pronto per quell’argomento – si?- - ecco ora mi sento così, divisa in mille pezzi –allora siamo in 2- rispose con un’amarezza che non si aspettava neanche lui –ti amo Clarissa Fraychild Morgersern - - anch’io Jhonatan Christopher Herondale- e con queste parole si alzò in punta di piedi per baciarlo. Le stesse labbra di sempre,dolci,morbide,sottili quelle che lei amava baciare, le faceva male andare via ma le faceva ancora più male lasciare quel ragazzo che si era introdotto nella sua vita di punto in bianco, quello che per un periodo aveva creduto suo fratello, quello che aveva vissuto con Sebastian, quello che lai aveva amato e che amerà per sempre. Si girò e salì in macchina salutando tutti con la mano dal finestrino. Anche Joycelin e Luke salirono in macchina e il motore si avviò e la macchina iniziò ad avanzare nel vialetto in cui un anno prima lei e Jace se n’erano andati per andare da Sebastian.
   
 
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