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Autore: _Lillian_    24/10/2014    6 recensioni
"Sarà come se non fossi mai esistito".
Aveva detto così prima di scomparire e così sarebbe stato se dentro me non stesse crescendo qualcosa che mi lega ancora più inesorabilmente a lui.
"Quando non si ha più nulla a cui potersi aggrappare anche il pericolo diventa un'ancora di salvezza, e i Volturi per me, per loro... lo sono stati"
Mi chiamo Isabella Marie Swan e sono un'immortale.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Volturi | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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Chapter 4

Li guardavo dalla finestra della mia camera non potendo far altro che notare quanta somiglianza avessero con lui.
Stesi in giardino insieme ai Quiliutes e ad alcuni membri della guardia dei Volturi, i miei figli ridevano e giocavano sotto un sole che quella mattina uscendo fuori dalle nubi, aveva sorpreso tutti. Una scena simile se me l'avessero propinata anni e anni fa non l'avrei mai creduta possibile o forse sarebbe stata una dei miei peggiori incubi. Chi l'avrebbe mai detto che i sanguinari e spietati Volturi, giudici della giustizia nel mondo sovrannaturale, si sarebbero sciolti come neve al sole dinanzi ad un'umana incinta di un vampiro... il più alto scandalo che nella loro realtà avrebbero potuto trovare. Ed ora faceva sicuramente un certo effetto osservare il vampiro millenario dai penetranti e sfavillanti occhi rossi che avevo avuto modo di osservare in un dipinto durante la mia vita umana, giocare a carte in giardino con Lilian, Jake e Jane e brontolare ogni qual volta veniva stracciato. O vedere Marcus giocare a scacchi con Deliah e Caius ascoltare rapito e ridere insieme ad Alec e Demetri dei battibecchi tra Renesmee e suo fratello. Era tutto perfetto, o meglio lo sarebbe stato se ora lui fosse stato in giardino a rimproverare i due litiganti per poi ridere felice con loro e con me...
“Tu bari lupo!” sbottò Aro gettando le carte sul tavolo. “Tu non sai perdere nonno Aro” rise Lilian. “Nipote ingrata, io ti ho cresciuta, ti vizio e ti vezzo e tu cosi mi ringrazi? Parteggiando per il nemico!?” disse Aro recitando la parte dell'indignato alla perfezione. “Beh vecchio la bambolina sta dalla parte della verità non te la prendere tu vai forte nel succhiare il sangue” rispose Jake per poi scoppiare in una fragorosa risata. “Impertinente!” sorrise Aro. E
sorrisi anche io... mi sentivo così bene quando li vedevo interagire tra loro, era ormai un sapore di casa. Ma inevitabilmente guardandoli mi domandavo quanto i miei figli ora potessero essere diversi se avessero avuto la possibilità di crescere con entrambe le figure di riferimento che ogni bambino avrebbe avuto il diritto di avere. E ancor più spesso immagino come sarebbe stato vederlo alle prese con pappette, cambi e giochi all'aperto. Ma la risposta in fondo la sapevo già. Perfetto, sarebbe stato assolutamente perfetto come in qualsiasi altra cosa lui avesse mai fatto.
“Bella!” chiamò forte la voce di un uomo facendomi sobbalzare. “Ok...ragazza stai sfatando un mito! Sei la prima vampira al mondo con un udito ipersviluppato a non accorgersi di essere chiamata a gran voce in una stanza in cui evidentemente non sei più sola da un pò” disse Jake mostrandole quel sorriso che tanto amava. “Jake scusa, ero assorta nei miei pensieri... vi stavo guardando dalla finestra” dissi bloccando i miei lineamenti in un sorriso. “Quel sorriso è finto quanto la capacità di Aro di giocare a carte e sgridare i tuoi figli”. “E tu mi conosci così bene da risultare fastidiosamente fastidioso cane” dissi con finto tono dispregiativo ridendo dell'assurdità con cui avevo formulato la mia risposta. “Ehi succhiasangue calmina con le parole, potrei anche offendermi sai? Noi lupi siamo delicati nei sentimenti” rispose il mio migliore amico portandosi una mano al cuore teatralmente e facendo scoppiare nella stanza una risata genuina da parte di entrambi. Come avrei mai potuto fare senza di lui? Era stato la mia ancora di salvezza e il mio porto sicuro da sempre. Non c'era mai stato un singolo momento della mia vita, sia esso bello che brutto, in cui non ricordassi la sua costante presenza. Era sempre lì, pronto a 'piangere', ridere, soffrire e gioire con me e fui davvero felice quando dinanzi a tutti si dichiarò alla mia bambina. 

Eravamo arrivati a casa da pochi minuti dopo essere stati per tre settimane in giro per il mondo alla ricerca di informazioni sui cacciatori di morte. A noi si erano uniti anche alcuni membri del branco e della guardia voltura in modo da avere una buona linea di difesa in caso di attacco. Pur tuttavia, nonostante avessimo setacciato i posti che secondo Nassiri potevano essere quelli con maggiori capacità di soddisfare la nostra sete di sapere, avevamo fatto solo una collezione di buchi nell'acqua venendo a conoscenza di leggende che avevamo già ampiamente ascoltato in altre tribù. Sconfitti eravamo tornati a Palazzo Volturi con in pugno solo una manciata di mosche. Le facce demotivate e sconfitte dei miei figli erano la cosa che in assoluto mi faceva star più male ,oltre a non sapere quali mai sarebbero state le loro sorti future...osservando Jake potei notare nel suo sguardo fisso su Nessie le mie stesse identiche preoccupazioni. Vidi Lilian lasciarsi cadere sull'erba umida senza pensare come suo solito a come il suo bel vestitino azzurro potesse sporcarsi di fango grazie a quel gesto. Vidi il verde degli occhi di Anthony divenire sempre più spento e opaco mentre accarezzava la testa di Deliah che ciondolava verso il basso, un gesto che mi fece stringere il cuore. La dolcezza di Anthony nei confronti delle sorelle era qualcosa di davvero puro. 
A quanto pare dobbiamo accettare il nostro destino e arrenderci all'etichetta affibbiataci di mostri spietati che cammineranno su cadaveri e si macchieranno di sangue umano” disse Nessie scagliando un sassolino contro un albero creando nel tronco un piccolo foro. Jacob lasciò il mio fianco per avvicinarsi alla bambina che ormai tanto più bimba non lo era più, cingendole le piccole spalle con le sue grandi mani.
Ness! Non dire mai più una cosa del genere! Tu non potresti mai essere un mostro... come non potrebbero esserlo neanche i tuoi fratelli. Beh forse Lilian un po' si” disse il licantropo scherzando e facendo un occhiolino alla diretta interessata che alzando il busto gli fece una bella linguaccia. Nessie fece un piccolo sorriso per poi riabbassare il capo. “Ehi... guardami... Non c'è al mondo Ness, ragazza che meriti di essere amata come puoi meritarlo tu. Sin da quando eri piccola per me sei sempre stata una ventata di freschezza e di felicità. E non mi importava se avevi i canini appuntiti, non m'importava se fossi una cacciatrice di morte e molto probabilmente non mi sarebbe importato nemmeno se tu avessi avuto due occhi e quattro braccia in più o un corno che ti spuntasse dalla fronte” disse Jake con voce dolce mentre Renesmee aveva puntato i suoi occhi identici ai miei da umana nei suoi. “Non puoi pensare di essere un mostro quando la realtà è completamente diversa, tu sei la creatura più bella, dolce e desiderabile che a questo mondo possa esistere e semmai mi si chiedesse di rinunciare alla mia vita pur di farti avere un'eternità felice, credimi Ness lo farei senza alcun remore. Perchè tu sei il mio tutto, lo sei sempre stata e sempre lo sarai. Ness tu non sei l'amore per il lupo che c'è in me, tu sei l'amore per l'uomo che io sono, il cui unico scopo dopo la nascita era trovarti e vivere per te”concluse il mio migliore amico guardando mia figlia dritta negli occhi. Sguardi innamorati che conoscevo bene. Sguardi che se da un lato mi fecero immensamente felice dall'altro squarciarono la ferita che cercavo in tutti i modi di ricucire. A quel punto però capii e non fui la sola, che stare lì sarebbe stato solo essere di troppo, così in silenzio ci dileguammo tutti all'interno del palazzo lasciando i due nuovi innamorati nella loro bolla privata.

“Bella!? Dove sei finita con la testolina? Torna tra noi!” disse Jake sventolandomi una mano davanti al naso.
“Scusa Jake mi ero persa” risi facendogli una piccola linguaccia. Mi guardò con un sopracciglio alzato per poi sbuffare e buttarsi a peso morto sul mio letto. “Ehi lo avevo appena sistemato!” mi lamentai sedendomi nonostante tutto accanto a lui. “Stavi pensando a Cullen?” chiese senza mezzi termini. “Si...mi chiedevo come sarebbe stato averlo accanto a tutti noi. Quasi sempre mi sento così in colpa nei confronti dei miei ragazzi, non sono stata in grado di dar loro un padre e non so se questo ai loro occhi fa di me una buona madre”. Strinsi il pugno e se avessi potuto piangere ora avrei versato tutte quelle lacrime che grazie alla mia nuova condizione non potevano avere via d'uscita. Sentii la mano bollente di Jacob posarsi sulla mia ghiacciata. “Loro ti adorano indiscutibilmente Bells. Sei la loro luce dopo la tempesta, la loro ancora di salvezza, il loro amore più grande. Stravedono tutti e quattro per te e ti amano, di un amore potente, forte, vivo!”. “E ti amiamo quando ci sgridi...” disse Anthony entrando nella stanza. “Ti amiamo quando ci consoli...” continuò Lilian. “Ti amiamo quando con grande sforzo ci cresci da sola...” si aggiunse Renesmee. “E ti amiamo semplicemente perchè sei la nostra bellissima mamma. Non potevamo chiedere di meglio e l'uomo che tu affermi essere nostro padre non merita neanche di camminare sullo stesso pianeta dove sei tu. Di insozzare l'aria che respiriamo. Lui non merita nulla!” concluse Deliah con rabbia. Una rabbia che non volevo animasse i cuori dei miei figli ma una rabbia che inevitabilmente in loro anno dopo anno era cresciuta e si era ben radicata e di questo me ne assumevo tutte le colpe. Io non ero mai riuscita a parlare di Edward nè in loro presenza né a me stessa per questo l'unica versione che loro avevano avuto sul suo conto riguardava il nostro ultimo incontro, quando ero ancora umana e quando la mia storia d'amore insieme a tutti i miei sogni felici erano andati in frantumi.
“C'è una riunione di condominio a cui non sono stato invitato qui dentro?” chiese un ragazzo appoggiato allo stipite della porta portandosi le toniche braccia al petto. “Nicholas! Sei tornato!” gridò Lily gettandosi tra le sue braccia che si aprirono di buon grado accogliendola. “Ciao pulce” disse stringendo mia figlia sempre più e mostrano una perfetta schiera di denti bianchi. Era davvero un bel ragazzo Nick, ricciolini neri ricadevano su un viso d'angelo incorniciato da profondi occhi blu, alto e con un fisico scolpito mostrava la freschezza dei suoi 20 anni. “Come mai già di ritorno Nick!?” domandò Anthony sorridendo a quello che ormai era il suo migliore amico. “Quegli orribili cosi erano molto meno del previsto e così li abbiamo fatti fuori in fretta per poter tornare a casa e mangiare finalmente un cheesburger degno di essere chiamato tale!” sbuffò Grace entrando nella stanza dandosi dei colpetti sulla pancia. “ Ma è mai possibile che il tuo pensiero corra sempre al cibo Grace?”. “Anthony tu non puoi capire come io mi sia sentita lontana dal mio Fast Food di fiducia”. “Quel luogo campa ancora grazie a te Gracy” rise Deliah mentre Anthony abbracciava la ragazza appena arrivata dandole anche un buffo sulla testa rossa. Grace sembrava avere una criniera di fuoco al posto dei capelli. Erano bellissimi e incorniciavano un viso tondo e lentigginoso su cui spiccavano due lucenti occhi azzurri. “Dove sono tutti gli altri?” chiesi alzandomi dal letto salutando i nuovi arrivati con un abbraccio. “ Kein, Daniel e Clara sono con Aro nella sala del Trono per fargli rapporto mentre Cameron, Daisy e Aria stanno per arrivare” rispose Nicholas giocando con una ciocca di capelli di Lily al suo fianco.     
“Beh allora andiamo da loro sicuramente sarete affamati, Grace né ha dato l'idea e in effetti inizio ad avere un certo appetito anche io” disse Nessi prendendo per mano Jake e avviandosi all'uscita seguita da tutti noi. In corridoio il chiacchiericcio levatosi tra tutti loro mi fece sorridere. E pensare che all'inizio non potevano stare tutti nella stessa stanza senza uccidersi tra loro. Robert aveva fatto davvero un ottimo lavoro con loro. Quando ebbi l'opportunità di conoscerli tutti non potei credere che ragazzi tanto normali di diciotto anni potessero essere considerati così potenti. Secondo l'opinione del mondo sovrannaturale dovuta ad antiche leggende che nel corso degli anni avevamo conosciuto, erano creature che una volta raggiunta la loro maturità psichica e fisica avrebbero messo in ginocchio il mondo intero. Persa nei miei pensieri mi accorsi di essere giunta al cospetto di Aro solo quando Robert mi si affiancò salutandomi con dolcezza. “Mi sei mancata Isabella”. Sorrisi all'uomo dinanzi a me non potendo non notare la bellezza che irradiava. Gambe lunghe e toniche fasciate da jeans scuri, petto scolpito fasciato da un t-shirt verde acqua e una giacca di pelle a completare l'opera. Capelli neri corvino e occhi azzurro ghiaccio ornavano un viso dai lineamenti marcati ma allo stesso tempo armoniosi. “Sono felice di vederti Robert” dissi sorridendogli un po' imbarazzata dall'occhiata che mi stava offrendo.  Non aveva mai nascosto la sua attrazione nei miei confronti e molto probabilmente se nel mio passato lui non ci fosse stato, facilmente mi sarei innamorata di Robert. Tuttavia lui pur sapendo la storia che avevo alle spalle non mi aveva mai abbandonata e non si era mai arreso contando sul fatto che un giorno avrei capito che saremmo potuti essere la coppia perfetta. Spesso lo credevo anche io. La voce di Aro irruppe nella sala interrompendo il chiacchiericcio generale e i saluti che i presenti stavano scambiando con i nuovi arrivati. Ci posizionammo tutti di fronte a lui senza però assumere un atteggiamento formale. Molti si sedettero addirittura sul pavimento.
“Allora innanzitutto do il bentornato a tutti coloro che oggi sono rientrati dalla missione e colgo l'occasione per congratularmi anche per il buon esito di quest'ultima riportato. Siete la miglior squadra di cacciatori di morte mai vista prima”. “Beh nonno siamo anche l'unica!” rise Deliah sottolineando le parole di Aro che le sorrise bonario lanciandole però un'occhiata di rimprovero per averlo interrotto. “Dicevo, grazie al vostro intervento un'altra minaccia è stata scongiurata ma la situazione tuttavia sta comunque degenerando. I morti salgono ad un numero impressionante e capirete che come primo giudice di giustizia non posso fare a meno di costernarmi per quanto sta accadendo. La nostra identità sta venendo messa a repentaglio e in più dopo tanti decenni non riusciamo ancora a risalire alla vera fine della leggenda. Ad oggi sappiamo soltanto che quest'ultima nel pezzo di pergamena strappato molto probabilmente parlava della presenza di altri ragazzi e ragazze destinati a diventare cacciatori di morte,e questo è confermato dalla presenza di tutti voi oltre ai miei nipoti. Ma quanti ancora aspettano lì fuori di essere trovati? Oppure siete solo questi? Di quali altri poteri potete disporre? E soprattutto Shindra si risveglierà? E come possiamo mai metter fine a tutte queste morti?” chiese Aro evidentemente avvilito. “Sicuramente avvilirsi a questo modo non ci porterà da nessuna parte Aro, se ci sono altri ragazzi come noi li fuori li troveremo proprio come è successo con tutti noi” disse Daisy, una delle ultime arrivate. Era una ragazza bellissima dai tratti britannici. Bionda con occhi azzurri, proprio la tipica inglese. “Questo è vero mia cara ma, quanto tempo abbiamo a disposizione ancora?”. “Aro se posso permettermi dovrei avanzare una proposta” disse Rober facendosi avanti. “Gli attacchi si stanno concentrando tutti nello stato di Washington e per i ragazzi spostarsi ogni volta dall'Italia all'America potrebbe risultare solo un elemento di disturbo e di perdita di tempo. So che prima Isabella e i Quilieutes abitavano a Forks e secondo me la prima cosa da fare e trasferirsi li”. Ritiro tutto quello che ho detto sul suo conto. Ora più che mai avrei voluto strozzare Robert! Stupido strano vampiro addestratore di cacciatori ma che idee assurde ti vengono? Tornare a casa? A Forks? Dove tutto sapeva di un antico dolore con cui combattevo giorno per giorno? No. no. no. No!
“Credo tu abbia ragione Robert” disse Aro. Aspetta che!? Aro gli aveva dato ragione!? Ma avevano bevuto sangue avariato? Oh mio Dio. “Isabella,figlia mia noto il tuo sgomento ma è meglio per tutti loro avvicinarsi alle zone prese di mira. Sarà tutto più facile, l'intervento repentino e molte vite potrebbero essere salvate in tempo. Ovviamente tu non sei costretta ad andare” disse Aro guardandomi dritto negli occhi. E abbandonare i miei figli? Decisamente era sangue avariato!. “Io non abbandonerò mai i miei figli!” sbraitai decisa. “Ovviamente in una città così piccola il trasferimento di tante persone potrebbe dare nell'occhio e qualcuno Isabella potrebbe riconoscerti, per questo credo che oltre a mettere le lenti a contatto tu debba tingerti i capelli” continuò Robert. Quell'uomo aveva deciso di morire. “Tra l'altro i ragazzi non posso stare in casa senza far nulla, a seconda dell'età o meglio dell'età che mostrano credo debbano smistarsi tra scuola e lavoro. Beh il lavoro mi sa toccherà solo a me e a te Isa”. “Fantastico” grugnii. “Wow non sono mai stata in America sono così eccitata” disse Clara battendo le mani. “Ehi Claretta perchè non dici la verità? E cioè che non vedi l'ora di abitare sotto il mio stesso tetto” flirtò senza ritegno Daniel verso la castana che spalancando i suoi occhi verdi arrossì fino all'inverosimile. “Piantala Daniel così la spaventi” lo rimbeccò Keinsuo gemello. Rispetto ai miei figli loro erano davvero identici. Stessi capelli castani mossi, stessi occhi verde chiaro. In realtà tranne due dei miei figli tutti avevano gli occhi chiari. “Quindi andremo a scuola?” chiese eccitata Aria. “Si, e vi comporterete in modo normale. E con normale intendo niente utilizzo di poteri e forza né con gli altri né fra voi al cospetto di altri o vi faccio a fettine stile sushi sono stato chiaro? “Signor sì signore!” risposero tutti in coro ridendo. “Approvo tutto quello che è stato proposto fin'ora anche se mi dispiace separarvi da voi ma, come vi presenterete alla nuova cittadina?” chiese Marcus che parlò per la prima volta. “Così tante persone non passano inosservate in una città tanto piccola” continuò Caius. “Avevo pensato anche a questo, siamo quattordici persone, due adulti ovvero io e Isabella e dodici ragazzi. Pensavo di presentarci come tre famiglie Italiane che hanno deciso di vivere insieme”. “Ehm Robert? Quando si parla di famiglia si parla di madre, padre e figli. Voi siete due e ricoprite una famiglia ma gli altri quattro genitori?” chiese Cameron facendo i conti sulle proprie mani. “Io sarò il genitore di una prima famiglia con Nassiri che reciterà la parte di mia moglie. Isabella sarà la madre di un'altra famiglia con Jacob che farà la parte di suo marito. E tranquilla Ness vivrai nella stessa casa in modo da non impazzire per la mancanza di effusioni con il tuo lupo” disse Robert bloccando sul nascere le proteste di mia figlia. “ Ed infine Renata e Demetri faranno i genitori dell'ultima famiglia. A loro ho già chiesto la disponibilità se a te va bene Aro”. “Si, si. Va benissimo sarà una maggior protezione per voi”.
Ma che carini avevano progettato proprio tutto alle mie spalle. Infimi, cattivi e subdoli amici uffa!
“Io sarò un neurochirurgo presso l'ospedale di Forks mentre tu Isabella un avvocato. Nassiri coprirà il ruolo della casalinga in modo da avere più tempo per tenere la situazione sotto controllo. Jacob tu porterai avanti la tua vita come al solito tanto dalla riserva non sei mai più andato a Forks quindi potrai benissimo essere scambiato per il nipote di un ormai morto Jacob Black. Demetri tu lavorerai al commissariato di Seattle mentre tu Renata al liceo dove alcuni dei ragazzi andranno come insegnante di letteratura. Per quanto riguarda i ragazzi per la vostra età credo andrete tutti a scuola smistandomi però per anni diversi. Tutto chiaro?”. Un 'si' deciso riempì l'ambiente.
Ok. ll mio incubo stava per avere inizio.

Angolo autrice *_*
salve bella gente di nuovo e spero tanto il capitolo vi sia piaciuto. Come avrete letto molti personaggi sono entrati in scena. Tutti cacciatori di morte tranne Robert che bella chiama strano vampiro.. chissà perchè u.u
non disperate il nostro amato Edward farà presto la sua entrata in scena e chissà quante rogne lo aspettano muahahahha.
*Cough cough* sorry mi sono lasciata sopraffare dalla parte maligna ahah.
Alla prossima bellissime fanciulle e aitanti cavalieri! ♥      

   
 
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