Un
anno colmo di prompt ~ challenge
Nick:
Tecla_ / Tecla__
su EFP
Fandom: Hunger Games
Mese: Gennaio
Giorno: 14
Prompt: Quadro
Di
colori e incertezze
≈
Occhi
rapiti, faccia
assorta, dita che si muovevano freneticamente su ciò che di
bianco ancora
rimaneva su quella tela. Una spirale di colori che dal centro del
foglio si
allargava fino a ricoprire tutto ciò che la circondava. Mani
sporche, imbrattate
e rese esperte da anni di pratica spandevano e macchiavano il piano con
spruzzi
e sfumature all’apparenza improbabili ma forse necessarie.
Katniss lo guardava
smarrirsi in ciò che, eccezion fatta per lei, di
più amava al mondo, e in lui
si perdeva. Accoglieva il freddo della sera avvolta nella sua coperta
di lana
pervinca che si opponeva fermamente all’armoniosa unione dei
toni che la
fantasia del suo vicino sprigionava. Un arcobaleno di scelte in un
mondo che ne
permetteva fin troppe poche. Uno scorcio di libertà in una
società in catene.
Era la prima volta che lo osservava dipingere, che ne notava i
lineamenti resi
più marcati dal pallore della luna, che considerava
l’equilibrio perfetto tra
la sua facciata prevedibile e i suoi più profondi e
imperscrutabili sentimenti.
Perché era questo, Peeta, per lei. Scontatezza e incertezza.
Un libro di cui
già si conosce la storia solamente dalla copertina, ma la
cui fine sconvolge
per la sua imponderabilità. Sorrise, accovacciandosi sulla
poltrona in pelle
posta di fianco al camino davanti al quale il ragazzo continuava a
dipingere, e
si rese finalmente conto della tranquillità che la sua
figura le infondeva. Per
la prima volta, si sorprese a pensare a lui come qualcosa
più di un semplice
conoscente del distretto. Per la prima volta, da quando era tornata da
Capitol,
una leggera calma si spanse dal suo petto fino a raggiungere le
periferie più
remote del suo corpo, e lì, per la prima volta dopo tanti
anni, cadde in un
sonno privo di incubi, il volto disteso in un’espressione di
pacatezza e
tranquillità. E fu quella notte che le loro due persone si
unirono in un
perfetto ossimoro; concentrazione e quiete, sonno e veglia, fiamma e
gelo. E fu
quella notte che i colori sprigionati dall’esperienza di
Peeta si scontrarono
col tacito bagliore della luna che illuminava il tremito spoglio dei
rami degli
aceri. E fu quella notte che, per la prima volta, Peeta
disegnò su tela il suo
amore per lei; un amore di colori, sensazioni e profonde emozioni; un
intimo
amore che va oltre la ragione e la parola umana; un amore inspiegabile,
intenso
e grave, radicato, abissale e assoluto, ma non per questo opaco, fumoso
ed
incerto. Un amore rosso. Un amore oro. Un amore colorato, come le sue
dita che
ora la avvolgevano e la stringevano a sé, come colorata
è l’anima di colui che
è innamorato. Come colorata era la vista che lui aveva di
lei. Colorata. E
completa.