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Autore: metaldolphin    24/10/2014    4 recensioni
Tutti hanno visto in mondovisione la guerra di Marineford.
C'è chi l'ha guardata con distacco, chi con partecipazione, perchè i suoi affetti erano lì. Sono questi ultimi che si chiedono il senso di tanto orrore e, se qualcuno dei reduci arriva alla loro portata, non si lascia sfuggire di porre quella domanda in prima persona.
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dadan, Monkey D. Garp
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sei solo uno stronzo, Garp.
Sei solo uno stronzo che, nonostante l’età, non ha capito mai nulla della vita.
Nulla.

Mentre incassi tutti i colpi che riesco a darti, non posso che pensare a questo. Sei bravo a giocare con le vite degli altri, uno schifo quando devi preservarle.
E tu hai sempre giocato con le nostre vite, Garp. Ed è anche per questo che continuo a colpirti sempre piu violentemente. Perché hai superato il segno con me, vecchio stronzo, hai giocato per troppo tempo con la mia vita, con i miei sentimenti e ti grido tutto il mio disprezzo mentre ti chiedo il perché.
Il perché della tua decisione di schierarti dalla parte del dovere, anziché da quella della tua famiglia.
Perché tu abbia lasciato morire il mio Ace.
Perché tu non abbia protetto il mio Rufy.
Non sei stato capace di muovere un dito per loro, perso in quel borioso senso del dovere verso una istituzione che non ha nemmeno rispetto dei suoi uomini, tanto da lasciarli morire come mosche in una inutile battaglia impari.

Mi hai dato due figli difficili da crescere, ricattandomi, ed io ho imparato ad amarli, col tempo, quasi fossero davvero miei.
Se fossi stata là avrei dato la mia vita, perché Ace non perdesse la sua. Se fossi stata a Marineford, avrei dato la mia vita affinché il piccolo Rufy non soffrisse.
Tu c’eri e non hai mosso un dito.

E’ vero, volevi che divenissero dei Marine, non dei pirati, e a questo sporco mondo ognuno deve prendersi la responsabilità delle proprie scelte… Ma loro erano soltanto ragazzi e tu sei un vecchio dal cuore arido, Garp. E ringrazia la piccola Makino, se oggi non ti uccido.

Lo farei, lo sai, tanto ormai cosa ho da perdere? Il mio cuore si è fermato assieme a quello di Ace, il mio sguardo si è spento con quello di Rufy, quel giorno.
Ho pregato che tu non fossi così duro da ignorare la loro sorte, ma evidentemente lassù non c’è nessuno in ascolto.
Perché un vero nonno non sarebbe mai arrivato a tanto.
Non avrebbe mai permesso che il sangue del suo sangue soffrisse così per un fratello che prima gli hai regalato e che poi hai permesso gli venisse sottratto a questo modo.

Chiamate noi banditi, malfattori e poco di buono… ed è vero.
Ma noi, almeno, un cuore, dei sentimenti, li abbiamo.
Cosa rimane, invece, a te, oltre a quella stupida uniforme bianca?
L’onore?
La gloria?
Forse.
Ma sanno riscaldarti come farebbe un abbraccio? Non credo proprio.

Non ti rimane nulla, vecchio Garp. Non l’affetto mal gestito di un nipote che vuole diventare il Re dei Pirati, e nemmeno la responsabilità per un bambino maledetto senza colpa, affidatoti alla nascita dal tuo nemico cheti rispettava fino a questo punto.
Si è sbagliato con te Gold D.Roger! Ha preso la più grande cantonata della sua vita…

Vorrei essere presente, quando lo incontrerai all’inferno.
Anzi, quasi sicuramente ci sarò e godrò del tuo misero imbarazzo, alla resa dei conti con l’uomo che ha riposto in te le speranze sul suo ragazzo.
Vorrei davvero vederti abbassare lo sguardo davanti ad un padre che ti aveva chiesto di proteggere suo figlio, il figlio che hai lasciato morire, lo stesso figlio che ha salvato la vita di tuo nipote.
Contaci, vecchio Garp, ci sarò e ti riderò in faccia, anche all’inferno, perché tutte le mie lacrime le ho finite ora.
   
 
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