Fanfic su attori > Ben Barnes
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Autore: Fangirl3000    24/10/2014    2 recensioni
"Mentre ero assorta per vedere e ammirare dal vivo quelle opere che avevo studiato nei minimi particolari, qualcuno si scontrò contro di me, facendomi cadere a terra, e lui con me.
Il rumore sembrava avvicinarsi. "
Questa breve storia parla di un incontro (magari...) con Ben, uno dei miei attori inglesi più amati.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ammiravo la bellezza dei quadri... Era un così famoso museo, e quei quadri erano assolutamente meravigliosi.
Sentii un frastuono, e pensai che stesse iniziando un’asta di qualche nuovo quadro di qualche artista moderno.
Mentre ero assorta per vedere e ammirare dal vivo quelle opere che avevo studiato nei minimi particolari, qualcuno si scontrò contro di me, facendomi cadere a terra, e lui con me.
Il rumore sembrava avvicinarsi.
Stavo per voltarmi a vedere cosa fosse quel frastuono, oppure per cantargliene quattro a colui che mi aveva travolta, quando...
Mio Dio! No, non poteva essere... Eppure... Strabuzzai gli occhi, spaventata e presa letteralmente alla sprovvista.
Lui si guardò indietro e mi urlò per sovrastare il frastuono: -Corri, altrimenti non smetteranno di farti domande!-
Iniziò a correre, trascinandomi con se. Io... Correvo? Ma se non sentivo affatto le gambe! Sentivo solo la sua stretta attorno al mio polso...
Come diavolo era possibile?
Mi voltai un attimo, con so con quale forza, ma notai dei flash e una miriade di paparazzi che non la smettevano di urlare e inseguirci. Allora, se i paparazzi stavano inseguendo quel ragazzo, voleva dire che... NO! Mi rifiutavo di crederci.
Una divinità, ecco cos’era sempre stato lui per me, e di certo non avrei mai potuto incontrarlo in un museo... Non io, insomma!
Immersa in simili pensieri, vedevo scorrere i vari corridoi attorno a me, come se stessi correndo. Ma con quali gambe, diamine?
Il ragazzo, che ormai avevo deciso non era Lui, indossava una maglia color fango con un cappuccio, che non serviva affatto a nascondere la sua identità...
Ma se non era lui, e me l’ero imposto, allora perché stavo così?
Insomma, dopo un tempo che sembrava infinito (e per me molto confuso), dopo aver svoltato un corridoio a V, ci nascondemmo dentro una porta a caso, che erano le cucine. Infatti stranamente, e senza che io mi accorgessi di nulla, ci eravamo perfino spostati di edificio! Adesso eravamo in un importante (almeno credo, da quello che il mio cervello era in grado di elaborare) ristorante.
I paparazzi e i giornalisti continuarono a correre, sorpassandoci, e noi li seminammo.
Uscimmo dalla porta sul retro delle cucine, ignorando le domande da parte dei camerieri. Lui che ancora mi stringeva il polso.
Finalmente potemmo sederci in una panchina abbastanza isolata, ma non troppo per destare sospetti.
- Scusa.- Iniziò lui. Oddio, la sua voce era proprio quella di... – Dovevo portarti via, altrimenti i paparazzi ti avrebbero divorata. Mi dispiace.-
Rimasi in silenzio come un’ebete.
-Tutto okay?- Mi chiese. Parlava inglese, e io lo capivo perfettamente dopo tutti i miei difficoltosi studi.
-Ch...- Dovevo togliermi il dubbio. –Chi sei?-
Mi sorrise. Stavo per svenire. –Ben Barnes. E tu sei la prima ragazza che mi fa questa domanda prima di saltarmi al collo. Considerati fortunata...-
Sbattei le palpebre come risposta. Oh, santo Theo James! Quello era davvero Ben Barnes!
-Hai bisogno di un po’ d’acqua?- Io annuii. Dopo avermi scoccato un leggero sorriso, mi accompagnò nel primo bar che c’era.

Stavamo ridendo. Era passata un’intera serata, passata con Ben Barnes. Incredibile a dirsi, ma dopo i primi minuti di completo imbarazzo, quando iniziavamo a parlare, ti dimenticavi di star parlando con una celebrità del cinema.
Però avevamo parlato anche dei suoi film e di quale sia stato il più divertente da girare.
Adesso mi aveva raccontato alcuni suoi esilaranti momenti nei vari set cinematografici.
-Giuro, neanche io ci credevo...- Disse fra una risata e l’altra.
I suoi capelli neri rilucevano con la luce della sottile luna nel cielo, e mi sembrava molto più carino e divertente di come lo facevano nelle varie riviste.
Non era da lui parlare della sua vita ad una completa sconosciuta, ma si sentiva in vena oggi di fare due chiacchiere con qualcuno di non troppo fanatico. Oh, in realtà ero in crisi dentro, e tutte le risate, TUTTE, erano nervose.
Avevo paura di sbagliare qualcosa, oppure di raccontare troppo. Ma lui sembrava così diretto e franco...
Alla fine gli raccontai di quando l’avevo visto per la prima volta nel ruolo del “Principe Caspian”, e poi in “Dorian Grey”. Era molto curioso di come mi era parso in quei film. E a dire il vero mi era piaciuto di più nel primo ruolo, perché adoravo i Fantasy, ma aveva recitato benissimo in tutti quanti. Ovviamente avevo visto praticamente tutti i suoi film...
Alla fine, dopo aver parlato per molto tempo. Non si sa come, siamo arrivati alla stazione degli autobus che doveva prendere per tornare al suo albergo.
Poco prima di andarsene mi diede il suo biglietto e in piccolo gli scrisse anche il suo numero, con una piccola nota: Chiamami.
Lo guardai interrogativo.
-Per fare quattro chiacchiere, non pensare male!- Dopo aver parlato e scherzato un altro po’ arrivò l’autobus, e ci salutammo.
Appena l’autobus scomparve dalla mia vista, girando a destra, tutto scomparve.

Mi risvegliai nel museo. Un ragazzo mi stava sventolando per farmi riprendere e... Non era Ben Barnes.
-Stai bene?- Mi chiese lui.
-Chi sei?- Domandai di rimando.
-Scusami per prima, ti ho colpita e sei caduta sbattendo la testa. Avevo paura avessi un trauma cranico!- Esagerato...
Mi rialzai e guardai indietro: c’era ancora quel rumore, ma non erano giornalisti. Era soltanto un’asta, proprio come avevo immaginato.
Stavo per tornare al mio hotel, quando mi accorsi di una cosa: nella tasca c’era qualcosa!
Infilai una mano e notai un biglietto di carta con su scritto in piccolo: Chiamami.





Salve! E adesso sapete anche che adoro Ben... Credo di avere un debole per gli attori inglesi...
Se avete letto la fine siete confusi quanto me, ma è una storia un po' strana, questa... Strana quasi quanto me! :D

Lasciate un commento o una recensione (sia positiva sia negativa, ripeto che accetto entrambe)! Non ci sarà un altro capitolo, ma se continuate a seguirmi forse ne scriverò altre su Ben o su altri attori che adoro...

Alla prossima storia!
   
 
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