Tadaima1
Naruto
suona il campanello del loro appartamento di Tokyo. È Sasuke ad aprirgli la
porta: gli occhiali da riposo in bilico sul naso perfetto, il torace scoperto,
i pantaloni sdruciti di una vecchia tuta, i piedi nudi sul parquet scuro.
Naruto
sta ripensando alla pessima giornata che ha avuto; al suo maledetto capo che ha
preteso che facesse gli straordinari, al ragazzino finto-alternativo in
skateboard che l'ha fatto finire culo a terra sul marciapiede, al Conbini a corto del suo ramen preferito.
Sta
ripensando alle bestemmie che ha mormorato lungo il tragitto per tornare a
casa, a quelle che avrebbe voluto gridare ogni volta che, quel giorno, ha
incrociato gli occhi di quel viscido borioso del suo superiore, al di là del separè della sua postazione, e a quelle sbraitate al
ragazzino perché alla fine non è proprio riuscito a farsele stare tutte nella
testa.
Sta
ripensando al suo umore cupo mentre calpestava la strada tra la folla, una
volta staccato, infastidito e stanco; alla voglia che aveva di entrare a casa,
mettere su il bollitore per il ramen e riempire la
vasca da bagno con acqua bollente ai limiti del sopportabile. E ad affogarci,
magari.
Adesso,
mentre gli occhi bui di Sasuke, stropicciato e bellissimo, lo studiano dalla
soglia di casa loro, le sue sopracciglia sono contratte in un'espressione di
sincero stupore e le sue labbra piegate nell'accenno in una smorfia divertita,
Naruto sta pensando a cosa, esattamente, non vada in quella giornata.
Così
si sfila le scarpe, appoggia un piede scalzo sul parquet consumato e respira a
fondo il profumo di tè verde e detersivo al mughetto.
Bacia
il sorriso sfuggito alle labbra pallide e sussurra: “Sono a casa”.
1Tadaima significa “sono a casa” in
Giapponese, mentre okaerinasai (che
avete letto nella descrizione) si usa in risposta e significa “bentornato”.
Dirlo quando si rincasa è un'usanza a cui i giapponesi tengono moltissimo, e io
trovo che sia una cosa meravigliosa.
Il rating: ho messo
giallo per il linguaggio appena appena volgare… eccesso di zelo?
ndHebi.
Aaah (sospirone)
L'autunno è nell'aria
e io sono in calo di zuccheri.
(Così… perché scrivere “il ritorno
dei morti viventi” pareva brutto)
Emh, dicevamo.
Una roba piccina picciò
buttata giù perché avevo voglia di un po' di dolcezza. Se ne avete anche voi,
questa è la mia personalissima versione di una fettina di crostata.
Vale!
Hebi
Ps. come sempre, un doverosissimo grazie alla mia sesshy94 che non
rifiuta mai le mie proposte, neanche quando si tratta di... fare merenda :)