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Autore: cin75    25/10/2014    8 recensioni
SPOILER 10 X 3 YOU'RE WARNING!!!!!! Dean Winchester è di nuovo Dean Winchester o così si spera!!
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Momenti, silenzi e poche parole!'
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Non so come tu ci sia riuscito, ma quando riapro gli occhi, sono legato e seduto giusto al centro di una dannata trappola per demoni. Ti vedo armeggiare con una siringa  e penso che se ti distruggo prima mentalmente, sarà facile e doloroso per te odiarmi e più soddisfacente per me quando ti farò a pezzi.  Mi annoia sentirti dire che nulla è perso. Mi disgusta sentirti dire che il mio e il tuo, è lo stesso sangue.
Così ti fermo e comincio a… lavorarti.
Ma tu, maledetto bastardo, sei davvero deciso ad andare fino in fondo e mi inietti la prima dose di quello schifo e dopo qualche momento sento il sangue bollire e bruciarmi dall’interno. 
E sia!! Vuoi che colpisca basso? Avrai ciò che vuoi!!
Povero Lester…quello che hai fatto gli è costato la vita e la sua l’anima e adesso lui è morto e sai una cosa? L’ho fatto fuori con le mie mani.” ti dico e mi sento soddisfatto quando vedo il tuo pomo d’Adamo tremare per la frustrazione di quello che hai sentito dirmi. Il peso di quella colpa, di quella vita, ti piegano e ti schiacciano tanto che devi appoggiarti al tavolo.
Non avevo intenzione di…”, questo cerchi di dirmi, quasi piangendo, per giustificare che hai sacrificato un innocente per tuo fratello mandando al diavolo il caro “ordine naturale”. Così mi godo lo spettacolo e continuo. “Lascia che ti chieda chi è davvero, tra noi due, il mostro?!
 
So che sei da qualche parte lì dentro. Nascosto in questo mostro che mi sta parlando con le tue sembianze. Che cerca di azzannarmi quando mi avvicino. Non può essere davvero così. Non puoi essere davvero tu che mi dici: “Non voglio essere curato!”…Così, mi avvicino e affondo per la prima volta l’ago nel tuo braccio e ciò che vedo mi terrorizza come mai mi era successo, perché il demone che si ribella, che grugnisce con una voce che non ha nulla di umano; il demone che spasima di rabbia e che sto cercando di curare sei tu e non un emerito sconosciuto.
Cerco di apparire sicuro davanti ai tuoi occhi così gelidi e freddi e non riesco a ricordarmi quando, da quando sono nato, mi hanno mai guardato così. Con odio. Puro odio.
Mi sforzo di essere superiore ma dentro di me quello che mi hai detto, il dubbio che mi hai instillato “Hai pensato che forse mi stai solo uccidendo?!”, mi sta dilaniando e il fatto che mentre aspetto che l’ennesima dose di sangue purificato ti faccia effetto, chiamo Cass che non fa altro che darti ragione, mi annienta. Cerco un minimo di conforto al muro che ho alle mie spalle mentre dalle mie labbra sfugge l’assurda frase “Devo prepararmi ad uccidere mio fratello!
 
Il piccolo bastardo insiste con la sua “cura” e ammetto che comincio ad averne abbastanza. Se non posso spezzarti le ossa, vuol dire che per adesso comincerò a spezzarti il cuore e mi godrò quei tuoi occhioni da cane bastonato e quei tuoi inutili tentativi da fratellino devoto. “Mi piace essere questo nuovo Dean…incline al male… Ho fatto il possibile per starti lontano…distante dai tuoi piagnistei..dalle tue lagne. Ho perfino scelto Crowley a te. Perchè mi sono stancato di badare a te….di tirare fuori dai guai il tuo culo del cazzo…e forse mia madre sarebbe stata viva se non fosse stato per te…. il solo fatto che tu sia nato mi ha portato via tutto ciò che di importante potevo avere dalla mia vita….” ti sputo addosso e per la prima volta detesto anche me stesso per aver permesso alla mia voce di incrinarsi per un momento. Ma mi riprendo subito! Non te la do la soddisfazione di sentirti superiore mentre mi dici che non è tuo fratello quello che ti sta dicendo queste cose. “Tu non hai mai avuto un fratello!” e chissà come, ma sento un fragoroso crack! venire dal centro del tuo petto.
 
Lo so quello che stai cercando di fare. E anche quando mi dici che questa famiglia e niente per te è lo stesso, che vuoi mollare, non ci credo. Perché non è quello che fa un Winchester, soprattutto Dean Winchester. E’ la tua regola d’oro: A questa famiglia non è permesso mollare! Dio solo sa quante volte l’hai detta tu a me quando ero io a voler mandare tutto al diavolo. Così, provo a riportarti a me, a scalfire quel muro nero che ti protegge, ricordandoti di papà e ..non ci posso credere, ma per la prima volta in vita mia, ti sento inveire contro di lui: “Quel tipo che ci ha fatto il lavaggio del cervello perché combattessimo le sue battaglie perse?! Bel personaggio!!” Non posso permetterlo. Non posso permettertelo, perché so che quando tutto sarà finito, ti odierai anche per questo, così decido di farti tacere: “Questo sono io…” ti dico mostrandoti l’ennesima dose… “Che tiro fuori dai guai il tuo culo del cazzo!” e poi ti lascio a gemere da solo.
Non so perché mi ritrovo nella tua stanza a fissare delle foto che tenevi nascoste in un block notes. Foto dei bei vecchi tempi, se mai noi avessimo mai avuto bei vecchi tempi. Così rare in cui ci permettiamo perfino di sorridere. Poco dopo torno da te e tu non ci sei e mi prende il panico. Sono nei guai fino al collo perché so che tu ora sei a caccia e io sono la tua preda. E non avrai pace fin quando non mi avrai preso.
 
Mentre ti do la caccia, so che mi senti, così decido di farti un favore e di spiegarti come mai ora sei tu quello a doverti preoccupare della tua inutile vita: “Più cominciavo ad essere meno demone, meno le manette servivano…e riguardo la trappola, beh!, è bastato camminarci sopra anche se ha bruciato un po'!!” Ti seguo per i corridoi del bunker , fiutando il tuo odore e pregusto anche l'odore del tuo sangue mentre scelgo in uno dei tanti cassetti, l'arma con cui ti farò a pezzi e il martello che mi ritrovo tra le mani, mi soddisfa parecchio. 
E quando vedo accendersi le luci rosse che serrano le porte del bunker, capisco dove sei. "Andiamo Sammy!! Non vuoi passare un po' di tempo con il tuo fratellone?!" ti urlo per avvisarti che sto per venirti a prendere.
 
Riesco a rinchiuderti nel locale dei pannelli elettrici. E anche se sono consapevole che è solo un tentativo, devo provare a parlarti. A convincerti che devi finire la cura. Che ormai è quasi finita e forse troppo ottimisticamente mi aspetto che tu mi risponda "Ok! va bene!", ma invece tutto quello che riesco ad ottenere è una tua furia più sfrenata. Ti vedo sfondare la porta che ci divide e c'è una isterica rabbia sul tuo volto.
"Completa la cura....Non voglio usare questo pugnale su di te !" ti grido per scoraggiarti a continuare. Tu ti fermi un attimo e mi fissi e io non posso credere a quello che sento e che mi gela il sangue: "Per quello che mi riguada...Mi piace questa malattia..." e ancora: "Tira fuori le palle, perchè dovrai scegliere adesso!!" e poi quello che più mi terrorizza: "La differenza tra la mia e la tua scelta è che io sono rimasto abbastanza demone da ucciderti senza pensarci troppo!"
Non posso aspettare che tu esca da lì, perchè io so che non userò questo pugnale e so che tu non ti fermerai. Scappo per le scale e cerco di allontanarmi da te il più possibile.
 
Ora sono davvero stanco di questa caccia alla volpe. Sono stato chiuso qui dentro già abbastanza a lungo. E' ora che metta fine alle tue sofferenze, Sammy. A tutte le tue sofferenze. Una volta per tutte.
Ti chiamo. Ti sfotto ancora un po' giusto per non renderti la cosa troppo drammatica. "Andiamo Sammy, facciamoci una birra. Parliamo....Mettiamo fine a questo gioco!!" E poi ? Finalmente!!! Eccoti, povero stupido, che guardi in un corridoio e non senti che ti sono arrivato alle spalle. Ti giri e solo per un imprevista fortuna, schivi il mio martello che va a schiantarsi nel muro appena sopra la tua testa, e dopo mesi, finalmente, riesco a sorprendermi di nuovo perchè mi ritrovo con il tuo coltello puntato alla gola. Leggo la più pura confusione sul tuo viso, il terrore di non sapere cosa fare, così ti provocò ancora, certo che vincerò su tutti i fronti e che tu fra un po' sarai solo un corpo morto ai miei piedi.
"Fallo!" ti sfido a tagliarmi la gola premuta ancora contro la lama del pugnale di Ruby. "Sta a te decidere!" e come già sapevo, metti giù il coltello pronto a morire pur di non colpirmi e quando sto per attaccare, sento afferrarmi alle spalle. "Maledetto angelo!!", penso prima di sentire la sua forza che mi imprigiona e il calore della sua dannata Grazia che mi sottomette.
 
Riapro gli occhi, guardo le due persone davanti a me. Un attimo e il modo in cui le vedo cambia. Quello che sento dentro cambia. "Sembrate preoccupati, ragazzi!" dico.
Sam mi spruzza con quella che deve essere acqua santa e quando si accorge e si assicura che non succede assolutamente niente, lo vedo sorridere e anche Cass sembra esserne sollevato. "Bentornato, Dean!" mi dice Sammy.
Ma perchè subito dopo, mi ritrovo a pensare che non sarei dovuto tornare indietro, che pur spinto da buone intenzioni, Sam ha fatto un tremendo errore  e sarò io a pagarne le conseguenze!?
   
 
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