Scritta per il fanathon, sul prompt: James Potter/Sirius Black, Addio al Celibato
Io non ho mai...
Il pub era pieno di chiasso, di voci e del fumo acre di una pipa pulita male,
ma a nessuno di loro sembrava importare. Probabilmente perché i più rumorosi di
tutti, lì dentro, erano proprio loro. Per non dire i più ubriachi. Il numero di
bicchieri vuoti sul loro tavolo era inferiore solo al numero di di bottiglie
piene o a metà che aspettavano pazienti il loro turno per essere svuotate.
James viveva bene anche senza quelle quantità di alcol, di solito. Ma per una
volta la scusa era buona.
Era venerdì sera. L'indomani avrebbe avuto tutto il tempo per riprendersi dalla
sbronza, ed essere in forma per la cerimonia del mattino dopo.
Domenica sera a quella stessa ora, all'incirca, sarebbe iniziata la sua prima
notte di nozze. E Godric, non vedeva l'ora.
Intanto però se ne stava scomodamente seduto su una panca traballante,
praticamente incastrato tra Sirius e Caradoc Dearborne, impegnati in una
silenziosa gara a chi gli riempiva più velocemente il bicchiere ogni volta che
ne tracannava il contenuto.
Sirius stava facendo un buon lavoro, doveva ammetterlo. Era già la seconda volta
che controllava di avere gli occhiali sul naso, tanto si stavano sfumando i
contorni del pub.
Aveva quasi accarezzato l'idea di chiamarsi fuori e concludere la serata, una
decina di minuti prima, quando, in maniera quasi spontanea, erano iniziati i
giochi che caratterizzavano le loro uscite di gruppo dai tempi della scuola. E
che dai tempi della scuola si concludevano inevitabilmente con una sbronza
colossale.
L'unica differenza era che quella volta tutti cercavano in ogni modo di spingere
lui a bere il più possibile.
-Io non ho mai toccato il sedere alla sposa!- annunciò Frank tra le risate
generali, e James sollevò per l'ennesima volta il suo bicchiere brindando alla
compagnia. Se doveva finire sotto il tavolo l'avrebbe fatto con classe.
-Io non ho mai preso una pozione per cambiare sesso- dichiarò Remus, il
bastardo. Un altro bicchiere di puro fuoco scese per la sua gola e sembrò
lambirgli direttamente il cervello, insieme con ricordi confusi di un'incursione
nei dormitori femminili. Sirius rise e gli diede di gomito, vuotando a sua volta
il bicchiere.
Toccava a Peter.
-Io non ho mai... ehm... baciato un mio amico- farfugliò, indeciso.
James lasciò la presa sul bicchiere. Dall'altra parte del tavolo Fabian Prewett
arrossì e borbottò qualcosa su una scommessa di Quidditch, ingoiando in un sorso
il suo Wisky Incendiario. Sirius fece una gran scena plateale vuotando il
bicchiere, mentre Remus beveva velocemente, impassibile, per poi sporgersi e
graziare Peter con uno scapellotto.
James rise sonoramente e il latrato di Sirius, che non si era perso la scena,
gli fece eco.
-Perché?- chiese Wormtail, massaggiandosi la testa.
-Non si spreca un'occasione di far bere il festeggiato- gli spiegò Remus, mentre
i bicchieri vuoti venivano riempiti.
Be', pensò James, ogni tanto era... salutare saltare un giro. Anche se c'erano
molte cose imbarazzanti per cui avrebbe preferito non dover bere, piuttosto che
per quella, ed era stato sempre un po' curioso...
-Io non ho mai mostrato le mie mutande alla McGranitt!- tuonò Sirius, a voce
tanto alta che il barista si voltò a guardarli.
Ecco, appunto. Udì la risata generale, ma fortunatamente quel bicchiere gli
diede finalmente il colpo di grazia, e non capì né il successivo fuoco di fila
di battute, né per la verità null'altro di gran parte della serata.
Qualcuno lo fece bere ancora, e qualcuno, pietoso e gentile, lo portò in bagno
almeno due o tre volte, forse cinque.
Più tardi si accorse vagamente che la folla si era diradata, e che i fratelli
Prewett si stavano mettendo il cappotto, salutando.
La vista tornò a posto, grossomodo, quando la mano leggiadra di Doc gli si posò
sulla spalla, delicatamente, in una pacca che quasi lo fece volare dalla panca.
E infine riemerse quasi completamente dal confuso acquario di caos e voci che lo
aveva circondato.
Il pub era semi vuoto, e il barista stava già pulendo i tavoli più lontani.
Peter sembrava sul punto di addormentarsi, Remus stava parlando e lui e Sirius
ridevano di un vecchio ricordo. Nel mezzo della risata si rese conto che erano
rimasti solo loro quattro, e che il tavolo a cui erano ancora seduti sembrava un
campo di battaglia. L'esercito dell'alcol aveva subito gravissime perdite.
Stavano ridendo e scherzando come avevano sempre fatto, in migliaia di serate
tirate fino all'ultimo dalla loro voglia di stare insieme.
James provò un impeto di affetto profondo per i suoi amici più cari, per il
ciondolare della testa di Peter e il suo sforzo per restare sveglio, per
l'ironia nostalgica di Remus, per il braccio di Sirius che lo sosteneva
discretamente.
Di sciocchezza in sciocchezza, chiacchierarono quasi un'ora prima che il barista
si decidesse a cacciarli dal pub.
James era più lucido, mentre si metteva il cappotto, abbastanza da notare che
c'era ancora un bicchiere pieno sul tavolo.
-E questo?- chiese a Sirius, mentre si alzavano.
-Quello è tuo. Hai saltato un giro, prima-.
James non se lo ricordava, ma si poteva dire lo stesso di gran parte della
serata.
-Quale?- chiese.
Sirius non rispose. Decisamente.
Lo prese per la spalla e si lanciò verso di lui, e per diversi secondi James non
capì perché sentisse la bocca di Sirius contro la sua, il suo fiato tra le
labbra e i suoi denti che stringevano appena la sua lingua, finché non realizzò
con infinito stupore che si stavano baciando, e che le mani di Sirius gli
tenevano ferme le spalle e che stava ricambiando il bacio del suo migliore
amico, che di lì a due giorni sarebbe stato il suo testimone di nozze. Solo dopo
ricordò che aveva desiderato farlo, anni prima quando erano ragazzi e Sirius
aveva spiegato che il gentil sesso per lui non aveva molte attrattive, e dopo,
qualche volta da ubriaco, e quella sera stessa quando non aveva bevuto quel
bicchiere, durante il gioco. La rivelazione gli sembrò del tutto normale, mentre
Sirius gli mordeva piano il labbro inferiore.
Ancora un paio di secondi e sentì anche la risata chiara e divertita di Remus,
alle sue spalle, e il ronfare di Peter che finalmente doveva aver ceduto al
sonno.
Poi il barista fece rumorosamente cadere un bicchiere e tutto si interruppe.
Sirius si allontanò e gli sorrise.
Remus si asciugava le lacrime dagli occhi e li guardava, tenendosi la pancia,
cercando disperatamente di non rimettersi a ridere. Peter era caduto da qualche
parte sotto il tavolo, e il barista aveva un bicchiere rotto ai piedi, ma
sembrava non essersene proprio accorto.
James non sapeva cosa dire, così prese il bicchiere e lo vuotò d'un sorso per
l'ennesima volta, quella sera.
Sirius annuì. -Così si fa. Il festeggiato non deve mancare un giro- sentenziò,
prima che il barista si riprendesse dal suo shock e li spedisse definitivamente
tutti fuori, minacciando di chiamare gli Auror e denunciarli tutti per oltraggio al
pudore.
Fuori l'aria era fresca e Londra dormiva profondamente, e tutto sembrava di nuovo
normale. Peter si era perso il punto focale della serata, come al solito, e se
ne lamentava ancora un attimo prima di Smaterializzarsi sonoramente; Remus lo
abbracciò per salutarlo prima di incamminarsi con Sirius verso l'appartamento
che dividevano.
James prese un grosso respiro e bandì la confusione dalla sua testa,
decisamente, sperando con tutto il cuore di non Spaccarsi mentre rientrava.
A casa, tutto d'un pezzo, grazie a Merlino, si ripulì al meglio possibile e
raggiunse Lily nel loro letto. Lei si voltò appena e mugugnò insonnolita una
domanda su come fosse andata la serata.
-Credo,- iniziò James, incerto, -che ci sia una cosa che devo dirti-.
Lily sbadigliò. -C'è di mezzo una donna?- chiese.
James scosse la testa.
-Allora non preoccuparti. Quello che hai combinato con i tuoi amici al tuo Addio
al Celibato non ha importanza- concluse, girandosi su un fianco e rimettendosi a
dormire.
James, chiudendo a sua volta gli occhi, sperò che davvero avesse ragione.
Nota: Prompt: "James Potter/Sirius Black, Addio al Celibato".
Non è il massimo lavorare su un prompt che ho proposto io, ok, però ha un suo
perché. Vale a dire che sto biecamente approfittando del fanathon per scrivere
cose che altrimenti non avrei scritto mai, e più precisamente, per scoppiare le
mie coppie inscoppiabili. Remus/Sirius è il mio OTP, e in genere non scrivo
Sirius con qualcun altro senza comunque andare a parare a breve in campo
Wolfstar. Ugualmente, in genere non scrivo James e Lily se non l'uno con
l'altra. Insomma, mi sono sfidata a scrivere cose che proprio non sono le mie
solite, per vedere se ci riesco. (E mi sa che tutti noteranno che comunque
questa fic non solo ha James/Lily, ma anche un discreto sottofondo Remus/Sirius.
Tipo il canon, insomma. ^^)
"Io non ho mai" è un gioco che ho sentito nominare molto spesso, ma che non ho
personalmente mai fatto. Siccome non sono riuscita a chiedere come funziona a
nessuno degli amici che lo conoscevano, ho reperito le "regole" su Wiki. Santa
Wiki, direi.