Libri > Cronache del mondo emerso
Ricorda la storia  |      
Autore: itsrigel    25/10/2014    1 recensioni
Mi chiamo Anya, ho sedici anni. Vivo a Nakohor praticamente da sempre, amo questo paese. Mia madre e mio padre non sono morti. Ho una sorella.
___________
What if scritta in un momento di noia
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Il sangue dell'oceano'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Come iniziare?
Va bene. Mi chiamo Anya, ho sedici anni. Vivo a Nakohor praticamente da sempre, amo questo paese. Mia madre e mio padre non sono morti. Ho una sorella. 
Ho conosciuto Hyo da pochissimo, eppure non posso negare che mi piaccia.
Sono seduta qui sotto casa a guardarlo da decisamente troppo tempo ormai, ma non riesco a staccargli gli occhi di dosso. È davanti casa di Shin, insieme a lui, e cercano di tirare di spada con due bastoni.
È bellissimo. Mi ricorda un cerbiatto, con quei suoi occhi neri. E quei riccioli biondi, la sua voce, i suoi modi gentili...
«Chi è quel ragazzo, Anya?»
Mi volto di scatto, portando una mano al petto quasi spaventata.
«Non è nessuno, mamma.»
Mia madre ridacchia, mentre si siede accanto a me. Quanto vorrei essere bella come lei... Soprattutto vorrei avere la sua stessa delicatezza. A confronto potrei essere paragonata a uno scaricatore di porto.
«Non direi, da come lo guardi. È un amico di Shin?»
Arrossisco e strofino una guancia sulla mano. «È il cugino. Viene da Salazar» rispondo.
Lei mi sorride. «È carino.»
«Mamma!»
Ride. Io sposto lo sguardo da un'altra parte, infastidita.
«Perché non vai da lui? Io ho conosciuto così tuo padre, sai?»
Incrocio le braccia davanti al petto. «Se lui non viene da me suppongo che non sia interessato, no?»
Mamma si alza in piedi, si avvicina e mi bacia la fronte. «Tutti sono interessati a una ragazza bella come te, tesoro. Magari sta facendo il tuo stesso ragionamento, non puoi saperlo.»
Non capisco perché, ma questa sua affermazione mi fa sorridere. «Non far avvicinare Sarah per nessun motivo. Mi metterebbe solo in imbarazzo.»
Mamma ride. Una ciocca di capelli rossicci le cade davanti all'orecchio destro. «Sta' tranquilla, tua sorella rimarrà chiusa in casa.»
«E ovviamente non dire nulla a papà.»
«Era sottinteso, tesoro.»
Sorrido. Non so spiegare la riconoscenza che provo in questo momento per lei. «Grazie, mamma.»

***

Prima di andare da Hyo, ovviamente, controllo che tutto sia in ordine. I capelli li ho lasciati sciolti sulle spalle, alcune ciocche blu sono sistemate in delle trecce. Il vestito turchese è un po' troppo lungo, per i miei gusti, ma non posso negare che mi doni.
Mi avvicino a loro con calma. Dei, è così bello visto da vicino.
Saluto Shin, accenno qualcosa di simile ad Hyo. Inizio a pensare che sia un Assassino: il suo sorriso sta seriamente attentando alla mia vita.
Shin è più alto di qualche palmo rispetto a Hyo. Hyo, in risposta, ha proprio un bel fisico... Ed è più piccolo di Shin. La minore differenza di età tra di noi potrebbe giocare a mio vantaggio?
Mi metto poco distante da loro, con la schiena appoggiata sul muro del santuario che sta nel paese, e aspetto finché non si stancano di menare fendenti, affondi e tondi a destra e manca.
Noto che è la terza volta che Hyo perde il turno perché si distrae a guardarmi. È una bella cosa o no? Mi vede come un fastidio o come un oggetto di interesse?
Quando finiscono vengono verso di me. Shin cammina veloce davanti a Hyo, che sembra piuttosto stanco, al contrario del cugino.
«Ehi bicolore» mi chiama con un sorriso.
«Ehi rosso» rispondo staccandomi con quanta più delicatezza dal muretto.  «Stanco?»
«Hai mai visto qualcosa che riesce a stancarmi, tesoro?»
Rido. Effettivamente no, ma non mi piace dargli vinta. «Come se riuscissi a stare dietro a mio padre quando vi allenate insieme.»
Hyo mi sta guardando di nuovo. Ma quanto è bello?
«Oh, che maleducato.» Shin prende Hyo per le spalle. «Lui è il mio dolce cuginetto, Hyo. Hyo, lei è la signorina bicolore.»
Sorrido. La prima risposta che mi viene in mente è "lo so chi è", ma non riesco a non pensare che sia stupida.
«Anya. Mi piacerebbe stringerti la mano, ma, capiscimi, sei tutto sudato.»
Sei un genio, Anya, davvero. Mai sentita risposta più intelligente.
Hyo però mi sorride. Ricambiare è automatico. «Ah... Lo so, non piace neanche a me il sudore, credimi.»
C'è qualche secondo di silenzio imbarazzante prima che Hyo si decida a lanciare a Shin un'eloquente occhiata "se non te ne vai ti ammazzo stanotte" e che Shin se ne vada, inventando un impegno sul momento. So che è una bugia perché si porta la mano sinistra sul fianco: lo fa sempre quando mente.
Bene. Ora siamo rimasti soli. Accidenti, com'è bello quando è in imbarazzo.
E ora?
«Sei la figlia del Cavaliere, giusto?»
La domanda arriva così inaspettata che quasi non pensavo si stesse rivolgendo a me.
«Già» rispondo. «Vivo nella casa in fondo alla piazza.»
Lui annuisce. «Lo sospettavo.»
«Come, scusa?»
Sorride. «Prima eri seduta lì, no?»
«Ah... Sì, giusto.» Che imbarazzo. Allora si era accorto che stavo lì.
Lo sento ridacchiare sommessamente. «Che fai, arrossisci?»
Dei, sono arrossita? Cosa diamine faccio ora?
«È... Il caldo» balbetto senza pensarci. «Fa troppo caldo, per i miei gusti. Non trovi?»
Hyo si esibisce in un mezzo sorriso. «Già. Non sono abituato a questo clima, nella Terra del Vento di solito è molto più...»
«Ventilato?» azzardo. Lui ride.
«Sì, ventilato.» Rido anch'io.
E poi un altro istante di silenzio denso d'imbarazzo.
«Che ne dici se... Cioè, ti andrebbe di vederci stasera?» Non ci credo. Me l'ha chiesto davvero? «Ci facciamo una passeggiata vicino al fiume, magari... Se ti va, ovviamente.»
Annuisco. «Be', sì, per me non ci sono problemi», rispondo.
Hyo sorride. «A dopo, allora.»
«A dopo.»
Poi se ne va, lasciandomi sola ad esultare interiormente.
Ho un appuntamento con uno dei ragazzi più carini che io abbia mai visto in vita mia. Non sono chiusa in una prigione di cristallo nero nella Terra della Notte, con una divisa scura e un pugnale insanguinato tra le dita.
Potrei essere più felice?
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Cronache del mondo emerso / Vai alla pagina dell'autore: itsrigel