Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: FiammaBlu    25/10/2014    1 recensioni
L' ebook è scaricabile dal mio profilo autore. Revisione ultimata! Grazie a tutti coloro che continuano a leggerla! :)
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Cosa sarebbe accaduto se nel numero 28 Masumi Hayami fosse riuscito a confessare a Maya di essere l'ammiratore delle rose scarlatte? Leggete la mia versione di questo "what...if" ^_^
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Masumi Hayami, Maya Kitajima, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ultima revisione: novembre 2015

 

3. Confronti



Kuronuma Ryuzo stava guardando negli occhi Maya Kitajima, interprete della principessa Ardis e da lui scelta per recitare una ragazza allevata dai lupi. Se avesse accettato.

Era stato un confronto ostico quello con il Presidente della sua casa di produzione; gli aveva imposto un’attrice per quella parte che lui non aveva trovato idonea. Lo aveva sfidato, senza paura, come era solito fare, alla fine, con il ricatto da parte del Presidente, era giunta la sua vittoria: se voleva scegliersi lui gli attori avrebbe dovuto prendersi la responsabilità dell’intero spettacolo.

Non aveva esitato ad accettare il compromesso e dopo ardua ricerca aveva trovato lei. Maya Kitajima aveva accettato un incontro e ora si stavano fronteggiando.

Occhi d’attrice… espressivi, pieni di curiosità, non mi teme affatto…  È lei la ragazza lupo, perfino l’altezza è perfetta!

- Allora, cosa ne dice? - le chiese con quella voce burbera che sapeva spaventasse la maggior parte degli attori, ma non Maya Kitajima e provò immediatamente un sottile rispetto per lei.

- Mi dia il copione - acconsentì Maya afferrando fra le mani la sceneggiatura: “Lande dimenticate”.

- Non ho tempo da perdere, quindi decida entro i prossimi due giorni - tagliò corto il regista eccentrico sotto lo sguardo perplesso di Maya, porgendole anche un biglietto da visita.

Kuronuma la osservò mentre usciva dallo stabile delle Produzioni Osawa dove si erano incontrati. Kitajima, se accetterai la sfida, noi due realizzeremo lo spettacolo più incredibile che si sia mai visto!

Maya passeggiò senza una meta precisa, prese la direzione del parco nei pressi della sua casa, la sceneggiatura ancora arrotolata nella borsa. Il regista le era sembrato burbero e severo, ma non si era trovata a disagio con lui, anzi aveva apprezzato la luce che gli aveva visto negli occhi. Si sedette sull’altalena e s’immerse nella lettura, completamente dimentica di tutto ciò che aveva intorno.



Era riuscito a prorogare di una settimana la risposta a suo padre circa l’incontro con una candidata per il suo matrimonio, ma ora era giunto il momento di mettere in atto il suo piano. Era davvero curioso di scoprire se sarebbe riuscito nel suo intento.

La porta dell’ampio salotto si aprì e uno dei collaboratori spinse la sedia a rotelle di Eisuke Hayami fin davanti al figlio, di spalle ad una delle grandi porte finestre che si affacciavano sul giardino interno.

- Padre - lo salutò con un cenno cordiale della testa.

- Masumi, mi auguro che questa tua chiamata sia per darmi una risposta positiva all’incontro! - Eisuke non perse tempo, ma vide il figlio sorridere lievemente.

- In realtà sono qui per farti una contro proposta - ribatté pacato lui appoggiandosi alla scrivania del genitore. Eisuke lo fissò infastidito e interdetto.

- L’unica proposta che vale è la mia, Masumi, dovresti saperlo! - ringhiò inferocito senza nascondere la sua rabbia.

Masumi si prese ancora qualche attimo poi sollevò lo sguardo glaciale sul padre, quello che usava durante le contrattazioni e che lui gli aveva insegnato a mantenere.

- Sono anni che corteggio Maya Kitajima anonimamente al solo scopo di ottenere la Dea Scarlatta - gli confessò candidamente e lo vide meravigliarsi. Almeno in qualcosa ti stupisco ancora, padre…

- E questo cosa significa? - chiese secco stringendo i braccioli della sedia.

- Significa che vorrei il tuo permesso per proseguire su questa strada: se Maya Kitajima vincerà il confronto con Ayumi Himekawa, e lo vincerà, otterrà i diritti della Dea Scarlatta e allora io… - non riuscì neanche a finire il discorso perché suo padre scoppiò a ridere.

- Quindi erano a questo scopo le tue rose… - e questa volta fu Eisuke a stupire il figlio, ma Masumi celò abilmente quella meraviglia e proseguì.

- Mi fu evidente fin da subito che quell’allieva della signora Tsukikage non era un’attrice qualsiasi e così agii di conseguenza - aggiunse, accendendosi una sigaretta con fare distratto.

- Sicuro che non ci sia altro dietro? - indagò Eisuke, scrutandolo attentamente. Erano anni che sapeva delle rose e si era sempre domandato il perché di quello strano atteggiamento di Masumi.

- Altro? - si bloccò con l’accendino in mano, genuinamente meravigliato. Doveva passare per puro interesse verso la Dea Scarlatta.

- Sei innamorato di lei? - gli domandò senza mezzi termini Eisuke continuando ad osservarlo come fosse sotto analisi.

Masumi assottigliò lo sguardo, quello era il momento più delicato.

- Padre… è un’attrice talentuosa e non avevo altro modo per legarla a me che non diventare un suo fan anonimo.  È solo una ragazzina… - e si voltò verso la finestra osservando il giardino subito oltre. So che se mi guardasse negli occhi ora, io...

Eisuke guardò le spalle del figlio, sembrava rilassato e che non ci fosse davvero niente altro, ma non aveva negato. Era davvero stupito dall’intuito dimostrato da Masumi circa quella ragazza…

- Quale sarebbe il tuo piano? - gli domandò infine rompendo il silenzio.

-  È molto semplice, continuare a fare ciò che ho fatto finora, come Hayami e come ammiratore finché lei non vincerà la sfida. Ma questo esclude la presenza di una moglie, anche se è un investimento utile per la Daito. In fondo si tratta di attendere solo un altro anno, se Maya Kitajima non dovesse vincere... - e fece spallucce - Potrò sempre sposarmi con la candidata che sceglierai - lo rassicurò, era una tecnica che usava anche negli affari, far credere all’altra parte che c’era una scappatoia, qualcosa che sembrava dargli un vantaggio.

Eisuke Hayami soppesò attentamente le sue parole con un silenzio prolungato e Masumi attese la sua reazione. Durante quella giornata che avevano trascorso insieme aveva visto qualcosa nello sguardo di Maya che lo aveva convinto ad essere sincero con lei almeno per una volta, a dirle tutta la verità prima di rivelarle delle rose. E quando aveva visto l’affetto sconfinato che provava per il suo donatore, aveva deciso di tentare quel piano assurdo. Qualsiasi cosa pur di evitare il matrimonio…

- Va bene, Masumi. Acconsento alla tua proposta. Hai un anno di tempo per continuare questo tuo gioco e ottenere i diritti. Appena lo avrai fatto, accetterai la candidata che ho in mente e la sposerai! - disse categorico Eisuke fissando il suo sguardo feroce sul figlio.

In un anno possono cambiare molte cose, padre…

-  È una buona strategia - ammise lui annuendo e accettando quell’imposizione, in fondo era sempre suo padre e sapeva giocare bene le partite. Spense la sigaretta e si avviò verso la porta.

- Masumi - lo chiamò Eisuke aggrottando la fronte. Lui si voltò con la mano sulla maniglia della porta.

- Sì, padre? -

- Portami quei diritti - ribadì seriamente, fissandolo.

- Certo, padre - la sua bocca si piegò in un sorriso amaro e uscì.



Erano ore che provava scene di “Lande dimenticate”, con Kuronuma che la redarguiva in ogni attimo disponibile, usando il copione come clava. Se nel mondo fosse rimasto vivo un uomo di neanderthal, questo sarebbe stato sicuramente il regista!

Quei ‘giochi di lupi’ che le stava facendo fare erano snervanti e anche lei non era mai soddisfatta. Due giorni prima si era presentata dopo aver accettato il ruolo propostole dal regista. Era famoso nell’ambiente, lo chiamavano “il generale orco” ed era un appellativo meritato!

Era scontroso, burbero, instancabile, urlava sempre facendo sobbalzare tutti e spedendo attrici e attori in lacrime nei bagni. Quando si era presentata lì, l’aveva subito messa alla prova facendole interpretare un lupo affamato in cerca di cibo. Avrebbe dovuto afferrare lo straccio, che simboleggiava la carne, che lui teneva in mano. Lei non s’era tirata indietro e l’aveva affrontato.

Kuronuma era severo, ma la signora Tsukikage lo era molto di più quindi non era stato così difficile ambientarsi. Poi le aveva fatto vedere un documentario sui lupi per cercare di farle capire meglio come si muovono e come agiscono, le aveva fatto notare i diversi tipi di ululati e ne era rimasta impressionata.

Con un battito di mani imperioso mise fine a quella giornata di prove e li congedò tutti. Maya lasciò lo studio mezz’ora dopo e si incamminò per strada domandandosi chi avrebbe interpretato il ruolo di Stewart che educa piano piano la selvaggia Jane.

Quella sera era la prima da oltre una settimana in cui aveva del tempo per sé. Si era resa conto che da quando la signora se ne era andata era stata completamente assorbita dalla scelta della rappresentazione che avrebbe potuto fruttarle un premio e, quando era caduta su “Lande dimenticate”, aveva avvertito una sorta di click, come se il destino avesse voluto farle interpretare Jane.

Un vento fresco muoveva l’aria di Tokyo e lei si strinse il soprabito addosso. Era completamente assorta nelle sue riflessioni quando intravide un volto conosciuto in mezzo ad una folla poco avanti. Sbatté le palpebre e si accorse di essere di fronte al teatro Nittei, dove aveva interpretato “Le due regine” con Ayumi. C’erano giornalisti, fotografi e tutti gridavano alla coppia sul tappeto di voltarsi.

Maya si bloccò quando vide Masumi Hayami girarsi verso un’attrice bellissima, che le dava le spalle e sorriderle dolcemente. Le passò un braccio dietro la schiena e la condusse lungo il tappeto, ignorando la folla intorno a loro. L’attrice aveva lunghi capelli neri, dritti e lucidi, e quando poté vederla in faccia comprese perché il signor Hayami le stesse sorridendo in quel modo.

Era Eiko Nakamura, una delle attrici di punta della Daito Art Production e quello era sicuramente un evento legato a qualche sua rappresentazione. Indossava un bellissimo abito blu notte e coi tacchi alti gli arrivava alle spalle. Gli sorrise anche lei, stupenda come un angelo.

Maya sentì una fitta allo stomaco, un disagio di cui si stupì e che attribuì a ciò che era accaduto la settimana precedente e alla confessione che le aveva fatto.

Chissà se manda fiori anche ad altre attrici, oltre me… sì, sicuramente sì… e chissà se queste sue dimostrazioni hanno uno scopo oppure sono legate puramente al talento artistico…

In quell’istante le balzò alla mente il ricordo del signor Hijiri. Era lui che le aveva sempre consegnato le rose scarlatte, chissà se lo avrebbe fatto ancora. E lui, sapeva ogni cosa? Sapeva chi fosse il donatore di rose scarlatte?

Sollevò lo sguardo e li vide entrare nel teatro, lui le teneva ancora la mano in fondo alla schiena, come se la sospingesse dolcemente e Maya di nuovo avvertì quella scossa nella pancia.

Dovrei fargli sapere che ho accettato il ruolo della ragazza lupo in Lande dimenticate? Ma dopo quello che gli ho detto quella sera… non credo di avere neanche il coraggio di guardarlo in faccia… Lui mi ha sempre aiutato… fin da quando non ero nessuno e quando lo incontravo come Masumi Hayami mi ha spronato a reagire quando io credevo che mi odiasse… e io l’ho ricambiato con quell’accusa terribile...

Proseguì sul marciapiede, evitando i giornalisti assiepati e lanciò un’ultima occhiata alle doppie porte del teatro che si erano appena chiuse.

Come ho potuto dirgli quella cosa orribile? Sua madre non è morta per colpa sua… e io… io sono stata capace solo di accusarlo!

Si portò le mani al volto e pianse amaramente mentre il vento freddo l’avvolgeva come una mano scarna e grigia.



Il giorno seguente Maya si presentò puntuale come sempre allo studio e le prove iniziarono di nuovo. Era davvero difficile estraniarsi e pensare come un animale, anzi, come un essere umano allevato da animali su montagne aspre.

Poco prima della pausa per il pranzo, Kuronuma li fece raccogliere tutti nella sala prove e annunciò il cast completo. Maya avvertì la consueta emozione quando accadeva qualcosa di nuovo.

Finalmente saprò chi interpreterà Stewart!

Il regista passò ad annunciare tutti i nomi degli attori associati ai vari ruoli e lasciò per ultimo quello di Stewart. L’aria sembrò saturarsi d’attesa e Maya serrò le mani insieme portandole al petto.

- Stewart sarà interpretato da… - la porta della sala si aprì ed entrò un ragazzo - Yu Sakurakoji! -

Maya sussultò e i suoi occhi si fissarono immediatamente in quelli di lui che la trovò senza difficoltà in mezzo al gruppo di attori.

Sakurakoji!

Yu si unì agli altri che lo salutarono calorosamente e Kuronuma batté le mani per far cessare immediatamente quelle effusioni inutili. Passò a spiegare quanto fosse complesso il dramma di “Lande dimenticate” , sia dal lato umano che da quello sociale, ma Maya riusciva a pensare solo a come affrontare Yu.

Congedò tutti per la pausa pranzo e Maya si scoprì terrorizzata addirittura nel doversi avvicinare, ma Yu ruppe la tensione per primo, avvicinandosi sorridente e salutandola.

- Maya, come stai? - era più alto di come se lo ricordava, ma la sua voce cordiale spazzò via ogni paura immotivata.

- Yu! Bene e tu? - ricambiò il saluto felice e imbarazzata.

- Sono contento di poter recitare insieme a te! - esordì incapace di celare il reale interesse che provava. Maya… non riesco quasi a parlarti e tu invece sei sempre la solita, cordiale e gentile con me...

- Anche io, Yu! - era incerta su ciò che questo avrebbe potuto significare nel futuro, ma era davvero contenta di averlo come partner sulla scena.

Lui allungò la mano e lei gliela strinse.

In quell’istante, nella sala entrò una ragazza, snella e carina, dai corti capelli arricciati e rimase interdetta dalla scena. Yu fece le presentazioni e Maya comprese che Mai era la sua ragazza. Lei disse qualcosa circa un appuntamento e Maya tagliò corto lasciandoli soli. Si diresse ai camerini e non notò l’espressione di disappunto di Sakurakoji.

Una volta in strada, Maya raggiunse il suo fast food preferito e prese un hamburger mentre rifletteva su ciò che era appena accaduto. Quel pomeriggio e finché Kuronuma non avesse deciso diversamente, lei avrebbe recitato le scene senza Stewart.

Sakurakoji… sono contenta che stia insieme ad una ragazza così carina… avrei dovuto provare qualcosa invece sono solo felice per lui! Chissà come sarà confrontarsi sul palco!

Tornò rapida allo studio e affrontò il pomeriggio di prove, svuotando la mente dai pensieri strani che ruotavano sempre intorno alla rivelazione che le aveva fatto il signor Hayami e che, da una settimana a quella parte, non l’abbandonava mai.


 

   
 
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