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Autore: annabeth lightwood    26/10/2014    5 recensioni
Post COLS. La fatidica guerra contro Jonathan Cristopher Morganstern. Alec e Magnus si sono lasciati e nel bel mezzo della guerra i loro sguardi s' incontrano. Ma non per molto. In una guerra dove un solo errore può esserti fatale, chi sopravviverà? Alec sarà in grado di resistere nonostante il suo cuore distrutto?
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E QUESTO MI BASTA PER ESSERE FELICE
 
Ed eccomi qui.
In mezzo ad una battaglia più grande di me, più grande di tutti noi. Perché sì, lo sanno tutti che è impossibile vincere.
Non ora. Non con un esercito di demoni che ci batte per numero e per armi.
Ma non m’importa un granché. È da un po’ di tempo che non m’importa un granché di niente. Esattamente da un mese, otto giorni e due ore. Da quando il sommo stregone di Brooklyn mi ha lasciato.
-Aku cinta kamu- mi ha detto,-ma questo non cambia niente.
E così se n’ è andato.  Lasciandomi lì, in quella stazione a ripensare alle mie azioni. E a quanto odiassi Camille.
E adesso mi trovo qui, con arco e frecce, e come un automa le scaglio verso qualunque demone, cercando di aiutare le persone a me care. Per quanto possa, naturalmente.
Dall' alta roccia su cui mi trovo posso vedere la situazione che sorge attorno a me: un totale disastro. Ovunque corpi morti di ottenebrati, demoni o, purtroppo anche di nephilim, licantropi o altri nascosti. Vedo Simon, che combatte al fianco di Jordan contro un ottenebrato. Scaglio una freccia che colpisce subito l’uomo e il vampiro mi rivolge uno sguardo riconoscente. Sorrido, per quanto io possa sorridere in una situazione del genere. Sposto lo sguardo. Poco più in là vedo il mio parabatai lanciare una specie di giavellotto contro un demone che muore all’ istante. Clary invece è occupata in una guerra all’ ultimo sangue col fratello e vedo una lacrima scorrerle rapidamente sulla guancia. Incocco un’altra freccia e colpisco Sebastian al polpaccio.
- Questo era per mio fratello!- urlo, con tutta la forza che ho. Lui si volta e la rossa gli tira un fendente che gli colpisce la spalla. Il ragazzo impreca e si lancia all’ attacco. Vedo arrivare Jace, quindi lascio stare e giro la testa. Strabuzzo gli occhi per la sorpresa. Magnus. Cosa ci fa lui qui? Dalle mani dello stregone escono scintille blu che investono i demoni che corrono verso di lui. Automaticamente porto la mano alla faretra. Ho solo una freccia. Un rumore mi fa girare. Sotto di me tre demoni cercano di salire alla mia postazione. Penso in fretta. Magnus è nei guai. Senza pensarci scocco la freccia verso il demone che sta per attaccare di spalle il mio ragazzo. No, non più ragazzo. Ex-ragazzo. Il demone cade con un tonfo, la freccia piantata nel cuore. Vedo l’amore della mia vita voltarsi e per un attimo i nostri sguardi s’incontrano. Gli sorrido tristemente. Lui mi guarda confuso. Poi vede la mano in cui tengo la faretra e strabuzza gli occhi. Un altro rombo. Guardo sotto di me. I demoni hanno trovato la strada. Metto le mani nelle tasche per cercare le spade. Non ne ho. E adesso mi ricordo. Stamattina avevo deciso di portarmi solo l’ arco e una cinquantina di frecce. “ Stupido”, penso. Mi tremano le mani. Ma non perché abbia paura della morte, d’altronde ci ho passato la mia vita insieme. Non voglio abbandonare Izzy. La vedo combattere con tutte le sue forze. A fianco ha Simon. Tiro un sospiro di sollievo. Almeno avrà qualcuno a consolarla. Getto uno sguardo truce ai demoni che si avvicinano sempre più. Un passo. Un altro passo e io qui in questa specie di trappola. Ho due grandissime alternative. O morire buttandomi da quella specie di “mini” dirupo su cui mi trovo e schiantarmi sulle rocce vicine, oppure morire per mano dei demoni. Wow. Che grande alternativa. Ma sono troppo testardo. E anche in punto di morte non mi sottraggo alla mia sorte! Perfetto. Adesso sono anche diventato un poeta. Un altro passo. Ancora uno. Ed ecco che mi si affacciano tre demoni. Chiudo gli occhi, per un millisecondo e li riapro ed il secondo dopo qualcosa mi penetra il petto. Non urlo. Un dolore lancinante mi sembra perforare il cervello. Ma so che la testa non ha alcun problema. Il “problema” si trova esattamente all’altezza del cuore. I suoni sono attutiti e tutto intorno a me inizia ad essere sfuocato. Strizzo gli occhi e riesco a notare ancora le scintille blu sprigionate dalle mani di Magnus. Magnus. Sorrido. Quanto lo amo. Peccato che credo che la cosa non sia esattamente reciproca. Almeno non più. Cado in ginocchio. E per quanto provi ad alzarmi, mi sembra di cadere sempre più. Un urlo si leva. Ed è buffo. Perché ormai non sento più niente. Ma riconoscerei quell’ urlo anche a un chilometro di distanza. È Jace, e credo che abbia avvertito qualcosa. O meglio, la mia morte. Ed infatti, dopo quelli che penso siano pochi secondi riesco a scorgere una chioma bionda china su di me. Lì vicino, compare un’altra sagoma, solo che questa sembra più piccola e il colore rosso acceso dei suoi capelli mi fa comprendere che la ragazza è Clary. Sento qualcosa pungermi il braccio. Deve essere Jace che prova a resuscitarmi con un iratze. Invece, da come mi si schiarisce la vista, comprendo che è la runa della vista che mi ha tracciato. Eccolo lì il mio parabatai. Piange e mi scuote.
- Ehi- gli dico- come stai? Mia sorella? Clary? Magnus? Come stanno loro?
Lui mi guarda come se fossi un alieno.
-Alexander Gideon Lightwood. Tu st-sta-stai...-
-Morendo si lo so- lo interrompo- ed è per questo che voglio sapere come stanno gli altr-
Tossisco e mi porto la mano alla bocca. Sangue.
-…altri –riprendo- Posso saperlo?
Jace ha gli occhi lucidi. – Sei uno stronzo, Alec. Non mi puoi abbandonare. Non adesso che abbiamo vinto.
Spalanco gli occhi. – Abbiamo vinto?
-Sì ma tu non puoi farmi questo! Non puoi! Dovevi sistemare le cose con Magnus, aiutarmi a trovare l’anello giusto per Clary quando ci sposeremo, dovevamo fare tantissime cose ancora, Alexander!
- Parla per te. Io ho smesso di vivere già da un bel pezzo.- il dolore aumenta e qualche lacrima decide d raggiungere i miei occhi. Le scaccio velocemente e mi mordo il labbro. - Ma non importa. E Izzy? Izzy dov’ è?
Quasi in risposta una voce raggiunge, seppur flebilmente il mio orecchio. Si sta esaurendo l’effetto della runa.
- Jace! Clary! Potete venire qui, per favore? Abbiamo bisogno d’ aiuto. E dob …-s’interrompe- J-jace, che succede?- Sento uno scalpiccio e capisco che si sta avvicinando.
-Oh no . No,no,no,no! Non può essere! Alec! Per favore! Non anche tu! Non lasciarmi sola! Non, non dopo Max!- e scoppia in un pianto disperato. E sento di nuovo un dolore lancinante, ma sta volta è il doppio più forte. Vorrei alzare una mano per consolarla ma non appena ci provo mi scappa un gemito. Non mi sento più le braccia. Faccio un respiro profondo anche se so che ciò non può di certo migliorare la sensazione di essere dentro una scatola minuscola e avere il corpo infilzato da migliaia di spade simili ad aghi ma più lunghi.
-Izzy , p-per favore, n-non… p-piangere.
La vedo alzare lo sguardo verso di me e asciugarsi gli occhi.
- Ti voglio tanto bene Alec, sei sempre stato il fratello perfetto, per me. E non so se ce la farò, ma ti prometto che cercherò di sopravvivere. E che sarai orgoglioso di me, per quanto io possa essere un po’ disastro, okay?
- Ehi,non ce ne sarà bisogno. Non c’è bisogno di fare niente. Io sono già orgoglioso di te. Solo, non raggiungermi troppo presto okay? Ah, e già che ci sei, se ti capita di vedere Magnu-
- Chi mi chiama?- quella voce squillante, con quello strano accento che lo circonda di un’ aura misteriosa, è un altro pezzo del mio cuore che va a farsi benedire.
- Ed ecco il magico gruppo! - C’è astio nella sua voce ma anche una specie di velata speranza. - Eeeeehi, come mai quei musi lunghi? Aspetta, sbaglio o manca qualcuno? Oh no… per favore, non mi dire che…
Non sento più nulla ormai, l’effetto della runa è quasi svanito.
Delle urla raggiungono le mie orecchie ma è strano, sembrano dei sussurri urlati. Un altro dolore sfonda il mio cuore, e mentre vedo svanire il mondo intorno a me e trasformarsi in una specie di luce dorata, riesco a distinguere solo un sussurro tra tutti quei sussurri urlati.
- Aku cinta kamu, Alexander. Ti perdono, Alec, ma tu, per favore resisti…
Un lieve sorriso mi spunta sulle labbra e chiudo gli occhi.
Magnus mi ama e mi ha perdonato.
Isabelle, Jace e gli altri stanno bene.
E questo mi basta per essere felice.

 

 
ANGOLO ANNABETH :
*si nasconde dietro una sedia* Chiedo pieeeetàààà! No, okay, lo so. Sono masochista e mooolto crudele. Muahahaha. Ma non ci posso fare niente. Tra due insufficienze e i miei genitori che mi assillano dicendomi di studiare invece che leggere libri, fanfiction e invece che vedere serie TV o ascoltare la musica, niente, sono riuscita a pubblicare questa fanfiction, che avevo scritto, tipo a luglio, dopo aver finito di leggere…COLS…T.T….il pensiero fa ancora male. *piange disperatamente *. Ma l’ importante è esserci riuscitaaa! Sinceramente, ero molto indecisa sul pubblicarla o meno anche perché è la mia prima fanfiction Malec e la Malec è la mia coppia preferita di tutta la saga e non volevo rovinare i personaggi. *respira profondamente con le lacrime agli occhi* At the end mi farebbe taaanto piacere una vostra recensione. Solo per sapere se non ho scritto una cosa trooooppo in-leggibile XD. E…niente viva la Malec e abbasso le anatre!
Alla prossima,
Annabeth *sempre più pazza XD*
   
 
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