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Autore: peetarms    26/10/2014    12 recensioni
Winter Davis, ragazza totalmente imprevedibile, testarda e chiusa nel suo dolore si ritrova a essere la damigella d'onore al matrimonio di sua madre quasi tre anni dopo la perdita di suo padre. Ma quello che Winter non sa è che da questo matrimonio la sua vita cambierà.
«Catching Fire?» una voce mi fa uscire dal meraviglioso mondo della lettura facendomi tornare alla realtà.
«Si, di Suzanne Collins, lo sto rileggendo per la milionesima volta, lo hai letto?» non alzo lo sguardo dal libro quindi non vedo da chi proviene la voce.
«Posso sedermi vicino a te?» chiede il ragazzo.
«Solo se mi rispondi» controbatto mentre finisco di leggere la pagina.
«Facciamo che se mi siedo ti rispondo» la sua voce è divertita.
«Okay» alzo le spalle mentre cerco il segna libro nella borsa. Sento che si è seduto vicino a me dal calore del suo corpo di fianco al mio ormai freddo per le ore passate a leggere fuori «Allora, mi rispondi?» finalmente trovo quello che stavo cercando.
«Certo che l’ho letto, l’ho anche interpretato, piacere Josh Hutcherson»
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I’ll find the places where you hide
I’ll be the dawn on your worst night
Only thing left in one life
I would kill for you that’s right
If that’s what you wanted
If that’s what you wanted
‒ What You Wanted, One Republic







POV Ansel Elgort




Estraggo dalla tasca il mio i-phone mentre aspetto la valigia. Disattivo la modalità aereo e poco a poco mi arrivano i messaggi su Whatsapp e quelli di testo.
Apro Twitter per leggere i tweet dei miei fans. Ogni tanto mi scappa una risata, ma il sorriso non abbandona mai il mio volto.
Una decina di minuti più tardi apro Whatsapp e mi dedico a leggere tutti i messaggi. Lascio per ultimo quello di Winter, visto che gli avevo promesso che appena sarei arrivato in hotel l'avrei chiamata. 
Finito di rispondere a tutti i messaggi è ora di uscire dall'aeroporto con a seguito la mia valigia. Fermo un taxi e gli dico il nome dell'hotel in cui alloggierò per questa notte.

Fuori dall'hotel trovo qualche fan che mi chiede gentilmente foto ed autografi. Nonostante ormai sia una cosa naturale mi fa ancora uno strano effetto. 
Mi sento ancora quel ragazzino che studiava recitazione e sognava di farlo come lavoro, ed accomi qui qualche anno dopo. Non potrei essere più contento della direzione che ha preso la mia vita.
«Grazie mille Ansel, sono così orgogliosa di te» mi sorride imbarazzata l'ultima fan quando gli riconsegno il foglio dove gli ho fatto l'autografo.
«Grazie mille a te per il sostegno» gli sorrido dopo aver ripreso la mia valigia. Lei se ne va tutta contenta ritornando dalle sue amiche che l'aspettano nel marciapiede opposto al mio.
«Ecco a lei signorino Elgort, spero che si trovi bene nel nostro hotel» mi sorride cordiale il concierge.
«Grazie» rispondo educato dopo aver preso la carta magnetica dalle sue mani.
Attendo che le porte dell'ascensore si aprino mentre compongo il numero di Winter, che ormai conosco a memoria.
«Bună dimineața» la voce di Winter è stanca e vuota
«Ehi piccola Win» dico dopo qualche secondo
«Ehi» esclama con un po' più d'enfasi «Come stai?» mi chiede
«Bene. Tu?» so che è una domanda stupida ma non ci posso fare niente. Voglio sapere quanto si fida di me.
«Ho finito un'intero pacchetto di sigarette e ho gli occhi gonfi. Tutto bene» il sarcasmo si è impadronito di lei
«Win, se stai così male perché lo hai lasciato?» gli chiedo per la milionesima volta in ventiquattrore.
Non mi ha ancora dato una risposta. Evita sempre la domanda.
«Hai pronto il discorso di ringraziamento?» come da copione, cambia discorso.
«Winter» alzo di poco la voce mentre esco dall'ascensore
«Ansel» mi fa eco lei
«Sono serio» ribatto con più fermezza nella voce
«Oggi sarà una di quelle giornate da due pacchetti di sigarette, vaffanculo come se piovessero e una guerra all’ultimo sangue tra rabbia e lacrime. Il tutto facendo a botte contro il senso di abbandono con ansia e panico a seguire. Più che una giornata vissuta… sarà sopravvissuta, quindi ti scongiuro non mi nominare Josh» la sua voce si incrina ed è prossima al pianto
«Quando torni a Los Angeles?» accontento la sua richiesta così cambio discorso
«Quando ho trovato una sistemazione provvisoria visto che poi dobbiamo partire per le riprese. Nick e Hailee oggi pomeriggio vanno a prendere le mie cose da casa di Josh» mi spiega «Non avrei le forze neccessarie per uscirne indenne se andassi io»
«Voglio vederti prima delle riprese» le parole escono velocemente dalla mia bocca
«Anche io» la sua voce diventa per un momento più calda, dolce e affettuosa
«Avrei un'idea» appoggio la valigia sul letto e mi butto di fianco ad essa
«Ti ascolto» la sua voce mi arriva dopo lo scatto dell'accendino
«Te la dico quando metterai giù quella sigaretta Winter» la mia voce è ferma, autoritaria. Non voglio che si faccia ancora di più del male.
«Okay – sospira – L'ho spenta. Giuro» un piccolo sorriso compare sulle mie labbra. Mi ascolta. Si fida. Ci tiene.
«Sei mai stata ad Orlando in Florida al Walt Disney World?» gli chiedo sorridendo anche se non mi può vedere. Pochi secondi dopo come risposta sento un suo urlo seguito da un no. «Bene che ne dici se ci andiamo? Puoi invitare chi vuoi» dico ridendo piano
«Sì sì sì – la sua voce si è trasformata come quella di una bimba di cinque anni quando riceve il giocattolo che desiderava. Non posso fare a meno di sorridere a sentirla momentaneamente felice – Ti prego dovevi dirmelo subito Ansel. Certo che ci andiamo, ma certo cazzo» scoppio in una fragorosa risata dove poco dopo si unisce anche lei «Ti voglio bene davvero» mi dice una volta che ci siamo calmati entrambi
«Anche io, tanto» sorrido mentre fisso il soffitto bianco della stanza
«Ora devo andare con mia nonna al supermercato. Ti mando un messaggio più tardi va bene? Divertiti» la sua voce ora è tranquilla, rilassata ed emozionata. Sono felice di averla fatta stare meglio.
«Lo farò – sorrido – Comincia a prepararti già psicologicamente perché anno prossimo avrai più di una nomination anche tu» affermo fiero del suo talento
«Non esageriamo ora Ansel» mi risponde con voce divertita lei
«Non scherzo mai su questi cose Win. Anno prossimo ci sarai anche tu, vuoi scommettere?» gli propongo una sfida
«Okay – accetta entusiasta – Tu pensa quello che vuoi che io faccia se perdo ed io farò lo stesso. Poi dopo nel messaggio te lo scrivo» 
«Okay» dico
«Okay» mi risponde lei
«Okay» affermo prima di premere il tasto rosso per chiudere la chiamata.
37.23 minuti.
Sorrido. 
Poi rispondo ai messaggi arrivati mentre ero al telefono con Winter.
Dopo una decina di minuti chiudo anche la chiamata con mia mamma arrivata qualche minuto più tardi dalla chiusura con quella di Winter. Mi avvio verso il bagno dove mi aspetta una bella doccia rigenerante per riprendermi dal viaggio.






POV Josh Hutcherson




Le urla delle fans mi fanno alzare gli angoli della bocca in su.
Cammino con passo incerto e stanco per la notte insonne lungo tappeto rosso. Ogni tanto mi fermano per intervistarmi e scattarmi delle foto. Metto in pratica la mia dota migliore. 
La recitazione. 
Non voglio che sappiano ora che io e Winter ci siamo lasciati. Non voglio che lei sia insultata dalle mie fans, perché è quello che succederà.
Ho capito il motivo per cui mi ha lasciato. Ho finalmente capito cos'è successo.
Ci siamo allontanati poco a poco. Quando lei aveva bisogno io non ero a fianco lei ma dall'altra parte del mondo a lavorare. Vicino a lei c'era mio fratello. 
Non è colpa sua se hanno legato così tanto. Non è colpa di Connor se Winter mi ha lasciato.
É solo colpa mia. Mia.
Non di Winter.
Non  di Connor.
Non della sua futura carriera.
Non di Ansel.
Non è di nessun'altro se non mia.
«Josh come ti senti ad aver finito le riprese di Hunger Games?» la voce dell'intervistatrice mi riporta alla realtà distraendomi dai miei pensieri.
«Ehm.. scusa cosa?» indico i fans che urlano. Do la colpa a loro anche se so che anche questa volta è colpa mia.
«Come ti senti dalla fine delle riprese di Hunger Games? Sono stati anni stupendi da come si vedeva dalle foto sul set» mi ripete gentilmente la domanda
«Sono triste. Mi mancheranno tutti quanti. Ovviamente partendo da Jennifer per finire alla persona che non comparirà mai sui titoli di coda. Eravamo una grande famiglia. Anzi siamo una grande famiglia. Lo saremo per sempre. Noi e i tributi. Noi e il cast. Sono stati anni meravigliosi. É stata un'esperienza meravigliosa. Non ringrazierò mai Suzanne Collins per avermi dato questa incredibile opportunità» mi impongo di sorridere. Ed è quello che faccio.
«Grazie mille Josh. Buon proseguimento e in bocca al lupo per la nomination» mi sorride
«Crepi» dico prima di riprendere la mia camminata fino ad arrivare al mio posto dove mi siedo aspettando che la cerimonia inizi. 
Estraggo il cellulare dalla tasca dei jeans per leggere i messaggi arrivati mentre ero sul red carpet.
La maggior parte sono di Jenn che mi ricorda di mantenere la calma e di non fare nulla di stupido se vedo Ansel. Di non farmi passare neanche per l'anticamera del cervello che la colpa sia sua.
Scorro il dito sullo schermo dell'i-phone fino a giungere al contatto che stavo cercando.
Winter.
Ha cambiato immagine del profilo. Ha messo una delle tante che ha fatto a New York. 
Sicuramente sull'Empire State Building visto che c'è Ansel con lei.
Reprimo l'urlo e respiro profondamente.
Mi alzo per andare nel backstage a prendere una bottiglietta d'acqua, visto che la mia gola è completamente secca. Cammino lentamente visto che manca ancora più trenta minuti.
Una volta arrivato nel backstage prendo la prima bottiglietta che mi capita a tiro e la bevo avidamente. Quando l'ho finita tutta la butto nel cestino della plastica. Dopo aver salutato un paio di persone mi volto per tornare al mio posto ma mi ritrovo davanti il metro e novantatrè di Ansel.
«Ciao Josh» mi saluta Ansel stringendo nervosamente la lattina di Red Bull che ha in mano
«Ciao» lo saluto mentre lo supero
«Josh» mi richiama lui
«Che c'è?» mi volto fissandolo
«Vorrei parlarti» mi risponde dopo aver buttato la sua lattina
«No» mi allontano ma mi segue
«Invece sì» la sua voce è dietro di me
«No» stringo i pugni fino a far diventare le nocche bianche
«Io non c'entro niente. Voglio solo dirti che mi dispiace» la rabbia mista al dolore che provo dentro mi scatena una reazione che non mi perdonerò mai. Che Winter non mi perdonerà mai. Che tutti i giornali di gossip di domani riporteranno a causa delle telecamere nel backstage. Il mio pugno destro colpisce la mascella di Ansel con una forza che pensavo di non aver in questi giorni. Lui barcolla indietro mentre io metto a fuoco quello che ho appena fatto.  
«Non so cosa mi sia preso» mi appoggio alla parete mentre lui si tiene la mascella con la mano destra
«Te lo dico io. Tutte le emozioni che stai reprimendo dentro di te a causa di Winter sono fuoriuscite ora. Perchè credi che sia io il responsabile della vostra rottura – mi guarda con una smorfia di dolore – Ma io non centro niente. Siete entrati in crisi quando sei tornato dall'Europa. Me lo ha detto. Ha cercato di sistemare le cose ma poi avete cominciato a litigare ogni giorno e lei non ce la faceva più» 
«Lo so che non è colpa tua» sospiro sbattendo la testa contro al muro
«Non è vero – la sua voce non è arrabbiata, è tranquilla – Magari la maggior parte di te pensa che non sia vero. Ma in questi casi basta solo anche l'1% per far cadere il restante 99% ed è quello che è successo ora» 
«Okay – dico – Solo una cosa» incrocio le braccia al petto come per proteggermi da un ragazzo più piccolo di me ma che sta aiutando Winter più di quanto io abbia fatto
«Certo – mi guarda – Dimmi tutto»
«Mi basta avere la certezza che lei starà bene. Ora posso lasciarla andare. Ho capito che non è più tempo per noi e non lo sarà più, non ora dopo averti colpito. Non me lo perdonerà mai. Ma l'amore che provo per lei non sparirà mai. Quindi se vi doveste innamorare – faccio una pausa per il dolore lancinante che sto provando – Non so: oggi. Domani. Dopo domani. Durante le riprese. Non lo so quando. Ti chiedo soltanto di amarla di più di quanto non sia riuscito a fare io» lo guardo mentre il vuoto si impossessa completamente di me.
«Lo farò. Promesso» la serietà con cui l'ha detto mi fa capire quanto lui già tenga a Winter.
«Okay» esco dal backstage per ritornare al mio posto, con la consapevolezza che ho appena rinunciato a Winter. Che l'ho appena lasciata ad Ansel.
Ma so anche che lui se ne prenderà cura. Gliel'ho letto negli occhi. Per questo non ha reagito.


















 
 

I'M BACK CEENTE, AHAHHA, DOPO UN MESE ESATTO FINALMENTE HO PUBBLICATO. 
APPLAUSI A ME.
NO SERIAMENTE, PERDONATEMI MA L'ARENA MI STA UCCIDENDO, NON HO UN GIORNO LIBERO E TRANQUILLO DA QUANDO E' COMINCIATA LA SCUOLA.

VI PREGO, VI SCONGIURO DI NON ABBANDONARE LA STORIA ANCHE SE DOVESSI PUBBLICARE UN CAPITOLO AL MESE. PERCHE' SIETE LA MIA FORZA, STO ANDANDO AVANTI A SCRIVERE LA STORIA ANCHE PER VOI.

DETTO QUESTO SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA ANCHE SE E' CORTO, MA HO DECISO DI PUBBLICARE QUELLO CHE AVEVO SCRITTO PERCHE' ANCHE SE CORTO E' PIENO DI EVENTI.

AL PROSSIMO CAPITOLO, E CHE POSSA LA BUONA SORTE ESSERE SEMPRE A VOSTRO FAVORE.
PEETARMS.








   
 
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