Seguo il ragazzo del 12 fino ad un cespuglio di piccoli frutti violacei.
Lui ne preleva un paio dalla parte destra della spugnosa massa di foglioline verdi.
Alla vista risultano come piccoli e succosi mirtilli ma non lo sono e lui non lo sa.
Io si, io lo so.
Sono bacche velenose.
Precisamente morsi della notte.
Capaci di strapparti la vita in meno di un minuto.. ma lui non ne è a conoscenza.

Quanti tributi sono rimasti? Forse 4 o 5 compresa me.
Quante possibilità ho io che per la durata dei giochi ho sfruttato la mia furbizia e la mia astuzia nascondendomi e rubando cibo senza essere mai scoperta.
Ma ora.. che speranze avrei in uno scontro mortale?
1 su 5 forse?
Ho sempre e solo calcolato le probabilità nella mia vita ma mai il lato cristallino.
La realtà. Qual'è la realtà?
Io a casa non tornerò mai.

Il ragazzo si toglie il copricapo posandolo a terra in modo da usarlo come un cestino per le bacche, la morte sottoforma di frutto... Poi se ne va dalla mia vista, 5 metri più in là a cercare altro cibo.
Mi avvicino alla giacca con tutta la calma possibile per poi abbassarmi e prendere una o due bacche.

La mia breve vita.. la mia famiglia.. i miei amici.. il mio distretto.
Quanto posso averli amati? Mai abbastanza.
Ora sono così piccoli e così lontani mentre io sono rinchiusa in qualcosa di più grande di me.. ma molto più fragile.
Un giorno i giochi finiranno, lo dice una contatrice di probabilità.
Io lo credo, io lo so.
Ora a me rimane solo una cosa da fare, sperare che un giorno tutto questo cambierà.

Ingoio le bacche e nei pochi secondi che precedono la mia morte mi rivolgo alle telecamere:
"Ero troppo intelligente".
Sussurro: "Più di voi".

Non so cosa mi ha spinta a pronunciare quelle parole ma credo solo che abbiano riassunto il mio essere, il mio comportamento, il mio desiderio di schiacciare i giochi.
Qualcosa l'ho fatto.

E mentre questo pensiero si fa acceso nella mia testa scivolo a terra mentre il buio e l'abbraccio della morte mi cullano verso una landa inesplorata e probabilmente migliore di quella in cui mi ritrovavo.










Angolo autrice:
Allora non so da dove sia venuto fuori sto schifo ma quel procione di mio cugino mi ha obbligato a pubblicarla.
Beh questo è quello che penso io sulla morte di "Foxface".
Secondo me lei sapeva che quelle bacche avrebbero causato la morte e le ha mangiate per quello.
Questo è quello che penso io.
Se volete ditemi cosa pensate di questo obrobrio.
Io me ne torno in letargo ciao ciao:)

Lovegood_Katris