Te ne sei andata solo ieri e mi manchi già tantissimo.
Avevi solo due anni quando mi hai lasciato, eri così piccola! La cosa buffa è che ti ho trovata in una fredda notte di ottobre e in una altrettanto gelida notte di ottobre ti sei spenta.
Lo so che questo dolore passerà, che è solo momentaneo, ma il vuoto che hai lasciato è incolmabile.
Manchi a tutti. Anche al piccolo Romeo, che ho portato a casa un anno dopo di te.
Va in giro per la casa miagolando disperato, esce e comincia a chiamarti. Chissà cosa gli passa per la testa, chissà che cosa sta provando lui.
Mi ricordo come se fosse ieri quella sera in cui ti ho portato a casa, eri piccola, infreddolita e spaventata. Nonostante tutto non ti sei fatta prendere facilmente.
Già dal nostro primo incontro avevo capito che caratterino da tigre avevi. Eri un terremoto, sempre piena di vita e di energie, instacabile.
Ti piaceva tanto esplorare, la tua grande curiosità ti è stata fatale, purtroppo.
Hai lottato come una tigre fino all'ultimo, lo so. Ma non riesco a capacitarmi di quello che ti è successo.
Eri solita stare fuori tutto il giorno, ti vedevo rientrare solo alla sera o per l'ora di pranzo.
Perciò adesso, ogni volta che esco in terrazza o esco di casa mi guardo intorno sperando di vederti uscire dalla casa disabitata davanti a casa nostra. Come ho fatto solo giovedì.
Poi i ricordi si fanno avanti e mi sento morire, vorrei stringerti e sentire il tuo soffice pelo sotto la mia mano. Il tuo miagolio quando mi chiamavi per farmi vedere che avevi preso una lucertolina. O il tuo verso strano quando scendevi da un posto alto.
Ti sono stata vicina mentre soffrivi, ti ho sussurrato parole dolci e ti ho fatto tante carezze, sperando che per un po' potessero lenirti il dolore.
Purtroppo non è bastato, non è bastata la tua forza di volontà.
Ti ho amato tanto e ti amerò per sempre.
Mi mancherai tantissimo gattina mia.
Ciao Maya.