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Autore: emsugar    26/10/2014    5 recensioni
"Perché l’estate è così bella? Cosa la rende così eccitante, attesa, amata? Sono anni che Carlotta se lo chiede. D’altronde, ogni anno l’estate arriva, con il suo sole pungente, le onde salate e le vacanze ad Ostia Lido."
{Originale; Introspettivo, Slice of life, Generale.} - Partecipante all' "Aria, sole, terra e mare contest" indetto da (setsuna) sul forum di EFP.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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16 luglio 1965, Ostia Lido.
 
 
Perché l’estate è così bella? Cosa la rende così eccitante, attesa, amata? Sono anni che Carlotta se lo chiede. D’altronde, ogni anno l’estate arriva, con il suo sole pungente, le onde salate e le vacanze ad Ostia Lido. Ogni anno nonna Elisabetta prenota il piccolo cottage giallo in via Cavour, e arrivano tutti: lo zio Carlo e la zia Sandra da Milano, lo zio Giacomo, la zia Margherita che vive a New York e lei, con la mamma Antonella, il papà Stefano e quel Gian burrasca di suo fratello Silvano.
«Aspettateee!»
Zia Margherita, i gelati gocciolanti tra le mani, barcolla sulle zeppe rosso laccato, raggiungendo trafelata il felice quadretto familiare. Scivola tra nonna Elisabetta e zio Giacomo, e piegando le gambe sorride esageratamente all’obiettivo. Carlotta continua ancora a chiederselo: perché zia Rita mette le zeppe in spiaggia? Ogni anno, a Ostia Lido, in mezzo alle famiglie romane e ai marmocchi imbrattati di sabbia svetta il suo corpo filiforme e bianco come il latte, che traballa sui trampoli. Sono sempre quelli: rossi laccati, con la suola di sughero, inforcati come se fossero delle pinne da immersione e portati come se fossero seriamente trampoli da circo. Zia Rita sembra tanto una giraffa, e sebbene l’immagine in sé sia particolarmente imbarazzante, Carlotta non saprebbe farne a meno; le zeppe di zia Rita sanno di estate. Quando Carlotta le vede, incalzate da quelle gambine pallide e tremanti, sente dentro quel sentimento di libertà che solo le vacanze sanno regalarle; così come la vestaglia da mare di nonna Elisabetta, o il cestino del picnic che la mamma prepara ogni mattina con l’anguria e i tramezzini al tonno, o come Gino Paoli che passa alla radio alle 15:07, ogni pomeriggio.
Sapore di sale, sapore di mare, che hai sulla pelle, che hai sulle labbra”; Carlotta accende la radio ogni giorno per ascoltarla, perché le fa tornare alla mente Riccardo: a Giugno si sono dati il loro primo bacio, dentro una lurida cabina porta ombrelloni. Le labbra di Riccardo, un po' screpolate, sapevano di sale e sapevano di estate; è stato strano, un po' impasticciato, ma la cosa più bella sono state le farfalle nello stomaco e quel profumo di sabbia e libertà. Quella sera Carlotta sembrava stare tra le nuvole, tanto che nonna Elisabetta le ha chiesto se si fosse innamorata.
Zio Carlo stringe tra le dita il polso di Carlotta e la trascina accanto a sé, abbracciandola teneramente. Anche il dopobarba dello zio sa di estate: usa il “gillette 58” e Carlotta ormai lo associa alle vacanze perché luglio è l’unico periodo in cui la nipote e lo zio si vedono. Zio Carlo ha quell'aria bonaria e simpatica che solo i romani trapiantati a Milano possono avere, fa sempre qualche battuta sarcastica che scatena le risate di tutti e gioca con chiunque, anche se i suoi tornei preferiti sono quelli a carte con la nonna, o con le macchinine di Silvano. Lo zio Giacomo invece se ne sta sempre zitto, ma quando parla non dice mai una cosa sbagliata; papà dice sempre: "zio Giacomo è un filosofo, Carlottì, parla poco ma sempre giusto!".
Carlotta rivolge per un attimo lo sguardo al mare, verde e calmo, e pensa che probabilmente è proprio perché si viene in spiaggia che l'estate è così bella. O forse è il sole? O forse è la granita alla menta, o il costume da bagno a pois bianchi, o l’ombrellone verde oliva? Forse semplicemente è il fatto che per tre mesi non dovrà pensare ai compiti per casa, alle verifiche, alla terza media e alla professoressa di Italiano.
La voce lamentosa di Silvano la riporta alla realtà, quindi si volta di nuovo verso l'obiettivo e sorride.
Non importa quale sia il motivo, pensa Carlotta, mentre zia Sandra clicca il tasto e il flash acceca la famiglia. Riceve il suo gelato da zia Rita, e salva alcune gocce di fragola sciolta ormai precipitate giù dal cono.
L’estate è certamente la stagione più bella dell’anno.




 
Storia partecipante all' "Aria, sole, terra e mare contest" (sezione originali) indetto da (setsuna) sul forum di EFP

 
 
   
 
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