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Autore: iris3blue    26/10/2014    2 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction,ispirata alla coppia Beth e Daryl,ma ho voluto inserire loro in un altro contesto,non ci sono zombie.Vivono rispettivamente la loro vita quotidiana ricca di sorprese e ostacoli giornalieri....cosa succede quando le loro strade si incontreranno?riusciranno a vivere a pieno le loro emozioni?...Spero vi coinvolga questa storia come ha coinvolto me nello scriverla. Bethyl
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beth Greene, Daryl Dixon
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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                                      Capitolo2 (Daryl)
Continuai  ad osservarli, il mio sguardo fisso sul suo sorriso lentamente scese  lungo le linee delicate della sua mandibola che combaciava perfettamente con un collo sottile dal colore bianco porcellana,aveva il decolté leggermente scoperto,indossava un maglioncino leggero color salmone non molto lungo e jeans stretti alle caviglie, a completare il tutto dei semplici stivaletti marrone scuro con un accenno di tacco,sulla spalla sinistra aveva una borsa grande credo fosse di stoffa,dai colori bianchi e neri.Non riuscivo a smettere di guardarla,diavolo non riuscivo neanche a sbattere le ciglia,avevo paura che la sua figura sparisse tra un battito e l’altro,ad un tratto mi resi conto che lei parlava al ragazzo continuando a sorridere, gesticolava un po’ con la mano libera,notai le sue mani,piccole, sottili e bianche ,lui non la guardava neanche, puntava dritto davanti a se senza espressione sul viso, alla vista di lui qualcosa dentro me si è indispettito,come poteva ignorarla?Dio lei era incredibile. Qualcosa mi riportò alla realtà,
“Daryl….è tutto ok?”
Distolsi lo sguardo da lei ,mi girai per vedere  Rose di fianco a me che mi guardava perplessa,la guardai balbettando qualcosa:
“Co….cosa?Eh si si è tutto ok…solo….solo”
Mi girai velocemente verso la ragazza che aveva catturato la mia attenzione con la speranza che fosse ancora li,ad una ventina di passi da me ma, mi resi conto che  era passata oltre, vedevo la sua figura di spalle,ciò che mi erano sembrate ore in realtà ,erano pochi secondi ,lei aveva continuato a passeggiare con quel coso insignificante affianco,continuavo a guardare le loro schiene che diventavano sempre più piccole poi, Rose parlò di nuovo:
“Ehi Daryl stavi dicendo?Hai dimenticato qualcosa nel furgone o cos’altro?”        
“No….Rose niente tranquilla ero solo distratto….niente,porto questi dentro”
E presi subito altri due pacchi cercando di evitare altre domande da parte di Rose,anche perché non sapevo cosa realmente dovevo rispondere,neanch’io sapevo cosa fosse successo pochi secondi prima,ok avevo visto una ragazza…si una bella ragazza..e allora?Non era la prima volta ma per un qualche strano motivo tutto intorno a me si era fermato non lo so ,provavo tutto e non provavo niente la sensazione era come essere bloccato in uno scatto fotografico...un  magnifico scatto fotografico.        Una volta portata tutta la merce nel magazzino di Rose,mi avvicinai al bancone dove lei era seduta intenta a scrivere al computer e dissi:
“Rose io ho finito, dovresti firmare la consegna e prendere la copia della bolla…”
“Oh certo Daryl,finisco un secondo l’ultima riga qui e sono subito da te”
Feci un cenno con la testa e mi guardai intorno,Rose aveva una bella libreria,era divisa in settori,ogni settore aveva un tema,avventura,storia ,fantasy,viaggi,romanticismo,settore bimbi…ecc.
Era ricca di colori,un’ambiente  piacevole e pieno di luce grazie alla grande vetrata che dava proprio sulla piazza.                                                                                                 Finalmente Rose si staccò dal computer e firmò la consegna ,mi guardò e disse:
“mi dispiace averti fatto aspettare Daryl,ma sto iniziando a perdere i colpi,perciò se non finisco a scrivere la frase rischio di dimenticare completamente il concetto dopo pochi secondi”
E  sorrise ,ricambiai il sorriso:
“Nessun problema non c’è fretta,ok  abbiamo concluso,grazie alla prossima Rose stammi bene”
“Grazie a te Daryl come sempre gentile devo dire a Tony di darti un aumento per la gentilezza con le signore svampite”
Mugugnai a quel commento poi mi avviai al furgone ma prima di andare mi voltai,per dare un ultimo sguardo alla piazza,non so cosa cercavo o forse si ma, non vidi niente,perciò tornai al furgone. Avevo finito le consegne e diedi uno sguardo all’ora, si erano fatte le 10.45,diavolo Tony aveva ragione ,era pazzesco quanto bene conosceva il suo lavoro. Dopo un quarto d’ora circa ero in magazzino lasciai il furgone ed entrai nell’ufficio per  vedere Tony,era al telefono e dalla conversazione noiosa che faceva capii subito che parlava con qualche cliente,perciò gli feci segnali muti per dirgli che era tutto ok e che stavo andando via,appoggiai le bolle sulla scrivania,lui mi salutò con gli occhi e con la mano mi disse ci vediamo domani,feci un cenno con la testa e me ne andai.
Avevo parcheggiato la moto proprio davanti al magazzino mi misi il casco accesi e andai a casa,non molto distante da dove lavoravo,avevo un appartamento insieme a mio fratello Merle ,in realtà vivevo solo con Merle,l’appartamento era mio, visto che l’affitto lo pagavo solo io,Merle non lavorava, cazzeggiava,lui era un eterno disoccupato….bè..aveva soldi in tasca ma, non erano proprio puliti,Merle rubava e rivendeva per poi spendere  tutto in alcool,sapevo cosa facesse mio fratello, i suoi traffici non  li approvavo,discutevamo spesso per le sue cazzate ma era pur sempre mio fratello maggiore ed io avevo un debole per lui,perciò ignoravo le sue cazzate e ognuno viveva la sua giornata così riuscivamo a convivere senza scannarci.
Salii le scale per il mio appartamento ed una volta dentro mi resi conto che regnava la pace,non c’era casino,ciò significava che Merle non c’era o ancora era in coma nel suo letto,poco mi importava volevo solo rilassarmi un po’,andai in camera mia mi buttai sul letto, chiusi gli occhi…..ed eccola li impressa nella mia mente,quel sorriso, il collo bianco,riaprii gli occhi incredulo che avessi pensato di nuovo a quella ragazza,diavolo non riuscivo a rilassarmi come chiudevo gli occhi pensavo a lei……..
“Fanculo il sonno”esclamai.
Mi alzai presi di nuovo la giacca e decisi di fare un lungo giro in moto,oh si avrebbe aiutato sicuramente.
 
Erano ormai le 22.00,ancora vagavo con la moto, decisi così di fare un salto al solito bar,magari avrei trovato gli altri e sicuramente Merle.Parcheggiai la moto,e mi diressi all’entrata,una volta dentro fui avvolto dalla nuvola di fumo delle sigarette,diedi uno sguardo veloce e individuai sia Merle che tutti gli altri,Jack,Ron e infine Sean mi avvicinai
“ehi ragazzi allora che si dice?!”
Si girarono,Sean che tra gli altri,insieme a Merle naturalmente ,era il  più legato a me dato la nostra infanzia passata insieme,esclamò:
“oh diavolo, tu sei una visione amico,sono giorni che non ti fai vedere che fine hai fatto stronzo”
E mi strattonò un braccio ,lo guardai di sfricio
“Oh sta zitto Sean ho avuto da lavorare,io la mattina mi alzo alle 4.30 mentre voi  a quell’ora di solito andate a dormire, forse te lo scordi”
“eccolo che ricomincia, la maestrina dei miei stivali tutta casa e chiesa,te lo sei scordato quando cazzeggiavi con noi e prendevi  le migliori sbornie?”
Disse Jack col suo fare da spaccone,  ho sempre pensato che lo facesse per camuffare  la  frustrazione di essere basso,mi arrivava appena alle spalle.
“Vai al diavolo Jack…io cerco di farmi una vita…ho 35 anni non voglio cazzeggiare come voi per l’eternità”
Dissi con tono amaro e annoiato,intervenne Merle di fronte a me:
“Buoni buoni ragazzi lasciate stare il mio fratellino,ha le sue ragioni ed è testardo,lascialo fare,parliamo di cose serie invece Daryl,c’è quella  biondina laggiù vicino al tavolo da biliardo che credo proprio sia adatta a te,sai…. Per farti svagare un po’”
Alle parole di Merle, la mia mente si focalizzò solo ed esclusivamente ad un unico vocabolo”biondina”,mi voltai di scatto dove Merle indicava e vidi la donna di cui lui parlava,bionda ,capelli sopra le spalle lisci,un top rosso coperto da un gilèt di pelle nera,pantaloncini neri sempre di pelle calze a rete e stivali con tacco a spillo,santo cielo non era minimamente vicino alla visione che avevo visto quella mattina,come diavolo avevo potuto pensare che lei potesse essere dentro questo schifosissimo bar forse, la mia faccia trasmetteva la mia perplessità,perché Merle disse:
“Ehi cos’è?non è di tuo gusto?”
“No no non è quello,stavo pensando ad altro ”
Dissi scuotendo la testa,ovvio era una bella ragazza, rude molto scoperta,ma per un’attimo alla parola  biondina avevo pensato  alla ragazza di Cone Street  stamattina,ovvio che non era lei,ma la delusione mi colpì come un fiume in piena,ok cosa mi stava succedendo?ero impazzito tutto ad un tratto?era già la seconda volta che il suo viso mi veniva alla mente per la verità, la terza o quarta forse, ci avevo pensato anche mentre girovagavo con la moto. A quel pensiero un attacco di rabbia mi colpì,che diavolo stavo facendo…pensavo ad una donna,forse Merle aveva ragione dovevo svagarmi un po’.Cosi  ordinai una birra e guardai Merle:
“Fratello hai ragione ho bisogno di svagarmi un po’”
“Eccolo il mio fratellino bene bene! allora brindiamo alla rimpatriata..”
“Bè se non vi dispiace io vado a brindare con la biondina che mi hai consigliato tu laggiù”
E mi incamminai verso il biliardo seguito dalle risate di Merle e gli altri.                                                                           
 
 
 
   
 
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