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Autore: Mythlove    26/10/2014    0 recensioni
Anche lui sorrise alla notte, ma era un altro tipo di sorriso, quello che Loki vedeva in Thor non era malinconia, ma speranza, la stessa speranza che intravedeva negli occhi, nei sorrisi, degli Asgardiani, tranne nei suoi.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Thor
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Al sangue di Ymir

(Introduzione: Princes of the universe, Queen)
    (niente ho scritto questa cosa senza trama perché ...mi piace scrivere??)
        (i personaggi appartengono alla Marvel, io non ho scritto a scopo di lucro)

 

I am immortal, I have inside me blood of kings - yeah - yeah
I have no rival, no man can be my equal
Take me to the future of you all


“Al vento!” alzo il boccale Loki, quasi urlando, “ad una notte disperata” disse mentre la voce piano piano si rendeva inudibile, “alla morte” disse, ma nessuno lo senti.

“Come mai oggi così felice?” pronunciò il tonante, osservando il fratello dialogare col cielo, “non sono felice, sono allegro”.

Quasi lo vedeva Loki, l'immenso cadavere di Ymir, poteva quasi assaporare il sangue sceso dal suo cranio spaccato, lo stesso sangue che diede vita all'oceano, lo stesso che stava rimirando adesso, la notte lo rendeva scuro e temibile, così simile a Loki l'oceano quella notte, non era cristallino, ma nero e cupo, celava agli occhi degli stolti che osavano sfidarlo le malevole creature nascoste nei fondali della morte.

La nave continuava a solcare il sangue dell'antico gigante, e l'ingannatore rideva sfacciato guidato da quella che probabilmente era la disperazione, niente viveri, dicevano, niente rotta, confermavano, niente vita, solo idromele, funesto fu il giorno che decise di seguire il fratello in quella folle impresa.

Amareggiato ecco cos'era, un allegro amareggiato, guardava le stelle riflesse sulla superficie increspata dell'oceano, persi, ecco cos'erano, in qualche posto tra Álfaheimr e Svartálfaheimr, ma Thor restava deciso, “Non demordere fratello, ritorneremo a casa” anche lui sorrise alla notte, ma era un altro tipo di sorriso, quello che Loki vedeva in Thor non era malinconia, ma speranza, la stessa speranza che intravedeva negli occhi, nei sorrisi, degli asgardiani, tranne nei suoi.

Ogni sua frase, ogni sua risata, erano contornati da quella ironia e amarezza che lo caratterizzavano, mai una volta che fosse stato sincero, ma perché? Bho, forse quello non era il momento adatto per farsi un esame introspettivo o forse si, la luna, le stelle, suo fratello, tutto così surreale, allora Loki sorrise, all'improvviso, senza motivo, forse la pacca di suo fratello poteva averlo scaturito, forse i pensieri sciocchi che avevano popolato la sua mente, forse il sangue Ymir, ma sorrise, veramente, un sorriso sincero, donato ad un destino che aveva molto da riservargli.

 

“Al sangue di Ymir” disse Thor, e Loki rise.





 
   
 
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