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Autore: greyflamboyant    26/10/2014    3 recensioni
“Che cosa vuoi che ti dica?”
“Vorrei che ti arrabbiassi. E che poi rimanessi”.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Rin Matsuoka, Sosuke Yamazaki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Beh, ci siamo”
“Già.”
“Ci si becca tra un paio di settimane, allora”
“In gamba Rin, mi raccomando”
Si erano appena salutati, ma a Sosuke la cosa non andava giù per niente. Non l’avrebbe più visto per più di dieci giorni, lontanissimo da lui, ma soprattutto, Rin sarebbe stato in compagnia di Haruka Nanase. Insomma, non era il massimo dell’allegria: sentiva i nervi tendersi lungo tutta la schiena, rendendola piuttosto rigida. 
“…aspetta” disse, riprendendo il dialogo, e avvicinandosi verso Rin, che ormai aveva già percorso qualche metro di strada più avanti.
La chioma rossa di Rin svolazzò leggera, quando girò il viso, rivolto verso l’altro, nel frattempo sempre più vicino.
Senza dire nulla, si lasciò abbracciare, in mezzo alla strada, con il manico del trolley ancora in mano. Succedeva sempre così, fra loro due: non avevano bisogno di dirsi nulla, e tutto accadeva con naturalezza. Con l’orecchio premuto sul petto di Sosuke, ascoltò i battiti del suo cuore. 
“Come faccio a partire sereno, se fai così?”
“É colpa tua, che mi saluti approssimativamente”
Il problema era che Rin si vergognava da morire: stavano ancora da poco assieme, non aveva idea di come muoversi, quali dinamiche scegliere. Sosuke lo mandava in confusione, e ne era consapevole anche lui.
“Ah sì? E come dovrei fare, sentiamo?”
Sapeva già la risposta, ma voleva sentirsela dire da Sosuke, a fior di labbra. 
E non ci volle molto per ottenerla.
Rin era paonazzo, ma a Sosuke non importava. Aveva bisogno di quel bacio, aveva bisogno di un po’ d’amore in più prima di lasciarlo andare. E nel pensarlo, strinse ancora più forte il ragazzo.
“Se non ti lasciassi andare ti arrabbieresti?”
“La sai già, la risposta”
“Ma che hai capito, scemo. Intendo stasera”
Il viso e i capelli di Rin erano ormai di un colore uniforme.
“Che cosa vuoi che ti dica?”
“Vorrei che ti arrabbiassi. E che poi rimanessi”
“Sei un cretino” bofonchiò, calciandogli la caviglia.

 

*

 

“Oddio, ma sei tu?”
Lo chiese affanando, accasciato su quel cumulo di lenzuola. Era stato tutto così dolce, e Rin non se ne capacitava. Come l’aveva toccato e fatto venire quella sera, non ci era riuscito mai: non che fosse rude solitamente, ma i loro rapporti avevano un sapore diverso. Sarà che nel dormitorio bisognava stare attenti a non fare troppo rumore, o che l’atmosfera generale era completamente diversa, ma quella notte, ogni piccola emozione sembrava amplificarsi esponenzialmente.
Sosuke era accanto a lui, altrettanto sfinito.
“Dovrai pur lasciarmi un ricordo di te, prima di lasciarti scappare”
Nella penombra, Rin accennò un sorriso.
“Allora dovrò scappare più spesso” disse, sussurrando.
Sosuke lo strattonò, portandoselo più vicino a sé. Subito dopo, gli schioccò un bacio sulla fronte.
“Provaci e ti spezzo una gamba”
“Non ne saresti capace”
“Ho già rotto una spalla, potrei pure specializzarmi negli altri arti”
“Non lo faresti, ti conosco”
Si strinsero forte, con i corpi ancor accaldati.
“Non lo farei, mi conosci” ripeté, fra sé e sé, fino a che non si addormentò. 

 

*

 

“Promettimi che non piangerai”
“Perché dovrei farlo?”
“Beh, ti mancherò”
“Dovresti mancarmi?”
“Dopo questa notte sì”
“Senti che egocentrico…”
Si baciarono per un’ultima volta, prima di lasciarsi. Un bacio veloce, ma dolce allo stesso tempo. Sosuke lo voleva ancora un po’ per sé, e Rin l’aveva capito.
“Eddai, sono due settimane, mica quattro anni!”
Il moro lo guardò malissimo.
“Guai a te se sparisci di nuovo per così tanto tempo. Te la spezzo per davvero, la gamba”
Rin scoppiò a ridere, per poi abbracciarlo un’altra volta. 
“Tranquillo, non lo farò”
Si salutarono con le mani lungo tutto il viale, fino a che la figura di Rin non si fece piccolissima.
Sosuke sospirò, alzando lo sguardo verso il cielo.
“Non lo farai”, sussurrò, appoggiandosi la mano sinistra sulla spalla.


 

******
 

Note dell'autrice:
Eh niente, ho provato a scrivere questa cosa presa dall'istinto.
La dedico a Fed, mia socia su tanti versanti, nonché carissima amica (Spero apprezzerai).
Grazie mille in anticipo a chi la leggerà.
Saluti,
- Chri

   
 
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