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Autore: Leonetta99    26/10/2014    5 recensioni
Violetta e Leon. Due nomi e due persone diverse. Due persone che si sono amate fin quando qualcosa in loro é cambiato. Una decisione che porta alla fine della loro storia d'amore, appena incominciata e poco vissuta. Lui, la lascia senza spiegazioni. Il destino, l'unico che non puó sbagliarsi li porterá a rincontrarsi e riconoscersi. Cosa succederà? Riusciranno a sistemare tutto? O si saranno forse dimenticati l'uno dell'altro?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Federico, Francesca, Leon, Violetta
Note: Cross-over | Avvertimenti: Bondage
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"Piacere, sono Federico" - "Violetta" rispondo guardandolo. Federico è un bel ragazzo anzi molto più che bello. Porta il ciuffo alto ma non quanto quello di Leon e ci passa sempre le mani si vede che l'ossessione del suo vicino di banco è contagiosa. "Ciao Castillo" mi giro cercando chi mi ha salutata vedo quell'ochetta di Allison. Bionda, alta, occhi azzurri, una terza di reggiseno e una quantità di trucco così elevata da far invidia all'intera fabbrica della Kiko. 
"Allison" dico fredda lasciandogli un'occhiataccia. È la persona più odiosa del mondo. Si crede l'essere più bello della Terra e la più desiderata anche se tutti la rincorrono solo perché ha una villa con piscina e cambia ragazzi nel suo letto come le mutande. "Sempre simpatica eh? Non mi sorprende che nessuno ti sopporti"-"Abbiamo un dubbio comune allora" e aggiungo un sorriso ironico che la fa andare a sedere. 
Sento la mia migliore amica sghignazzare insieme alla sua cotta colossale e mi metto composta nel mio banco sbollendo tutto il nervosismo che mi fa avere quella finché non sento la SUA voce dietro di me: "Una tazza di acidità la mattina non la dimentichi mai eh". Dio quanto mi mancava la sua voce, così profonda e capace di mandarmi in paradiso. Cerco di risvegliarmi dai miei pensieri sdolcinati e rispondo a tono: "E tu non dimentichi mai la tua tazza di stronzaggine a quanto pare Vergas". Mi si spezza il cuore, anzi lo ha già rotto e calpestato. Mi manca, mi manca da impazzire, vorrei andarmene, dimenticare tutto e abbracciarlo facendomi accarezzare i capelli come faceva sempre quando ero agitata. "Mi hai fatto un complimento Castillo sappilo" mi dice con voce rauca sempre sussurrando anche se sono sicura che Fran lo abbia sentito come del resto Federico. Faccio finta di nulla e dirigo la mia attenzione sul prof di letteratura che parla di cose anonime, forse. "Allora ho deciso di darvi un lavoro di gruppo così per iniziare l'anno leggermente"-"Per poi ucciderci alla fine" aggiunge Federico facendo ridere tutta la classe. "Faccia poco lo spiritoso se non vuole finire come l'anno scorso" cerca di calmare così il suo ironismo ma sappiamo tutti che chiunque stia nel gruppo di Leon non si fa mai zittire da nessuno. "Tranquillo prof lo so che mi boccia solo perché mi vuole sempre al suo fianco" ed ecco che tutti scoppiamo a ridere. Beh una persona simpatica ci voleva in classe. "Comunque dopo questa utile interruzione continuo il mio discorso dicendo che i gruppi saranno formati da quattro persone e lavorerete su un testo di poesia romantico così da far contente le ragazze " aggiunge facendo lamentare i maschi presenti che sbuffano. "Bene allora i gruppi li decido io,sarò gentile dai" ed è così che inizia a elencare tutti i gruppi. Quello delle secchione, quello delle troie, finché non guarda me e Francesca. Ti prego fa che non stia facendo quel che sto pensando. "Voi quattro in fondo sarete insieme, ho visto che già circa vi conoscete"-"scusi prof ma chi è che non conosce Leon Vergas" ed ecco che se ne esce con la sua frase Allison Stone. Si sempre quella ma stavolta aggiungo il cognome. Troppo personale dire solo il nome. Ah non vi ho detto che la odio? Ah si giusto l'ho esplicitamente fatto capire. Il perchè? Beh ho detto, ma dimentico un piccolo particolare: ha una cotta per Leon. Sì, il mio Leon. Cioè non il mio, ma il nome è quello. Quando stavamo insieme lei ci provava in ogni momento e lui ne approfittava per darmi della gelosa. Giuro che se la nostra storia non fosse stata segreta l'avrei presa per i capelli per poi bruciarli per poi buttarla  giù dal balcone. "Sei famoso sentito?" Federico dice a Leon prendendolo in giro e lui scoppia a ridere. Sapete quella frase "quando lui scoppia a ridere, io scoppio a vivere?" ecco è il mio caso. È stupido lo so. Ma la mia vita quando c'era lui aveva un senso ora mi sento senza una meta. Mi sento sola. 
"Apparte questo, voi quattro sarete insieme, va bene? Violetta, Francesca vorrei che li faceste lavorare, non fatevi intimidire eh" rido mentalmente sentendo le sue parole. Io? Intimidire da quei due? Pff non ha proprio capito nulla di me. 
"Si prof" risponde Francesca calma. "Bene, ora vado, deve arrivare quello di latino" che felicità. 
Il prof se ne va e vediamo entrare quello di latino che tra l'altro c'è l'ha con me. Mi odia. E non poco anche. 
"Castillo, sei in classe. È un miracolo del nuovo anno" ma che simpatico. Tutti ridono ma io lo guardo male, ed ecco perché mi odia. Nell'ultimo mese di scuola quando stavo con Leon non entravo mai a lezione in orario. Chissà perché...

Entrò in biblioteca cercandolo in tutte le file di libri, tra studenti che ripassano o studenti che dormono. Cerco in tute le direzioni, ma non lo trovo. Dove cavolo si è cacciato? Gesticolo furiosa finché non sento due mani sulla mia vita che mi fanno girare così da ritrovarmi spiaccicata tra uno scaffale e il ragazzo più bello di tutto il pianeta davanti a me che mi guarda e mi tiene stretta. "Ciao" mi sussurra sulle labbra- "ciao" rispondo guardando le sue labbra. Nella corsia ci siamo solo noi quindi un bacio glielo posso anche rubare no? Neanche a pensarlo che le sue labbra premono sulle mie e la presa sui miei fianchi aumenta. Le mie mani finiscono sulle sue guance e dietro al suo collo giocando con l'attaccatura dei suoi capelli per poi immergere le mani nel suo ciuffo che adoro con tutta me stessa. La sua lingua gioca con la mia creando una danza illegale e passionale che solo noi capiamo. Mi viene così spontaneo baciarlo. È stato lui ad insegnarmelo e da lì è nata una vera e propria dipendenza dalle su labbra. "Devo ricordarmi di non venirti più a trovare a ricreazione" mi dice cercando di riprendere fiato appena si stacca. Mi mordo il labbro e mi avvicino al suo collo lasciandogli dei languidi baci che lo fanno sospirare. "Perché mai?" gli sussurro all'orecchio lasciando un bacio anche su di esso. "Mi spettini" mi risponde lui ridendo. "Ma sei così sexy quando sei spettinato" gli sussurro con voce rauca. "Giuro che se non la finisci tu in classe non ci torni più" mi minaccia guardandomi. Scoppio a ridere circondando con le braccia il suo collo e specchiandomi nei suoi occhi. "Non mi dispiacerebbe" gli dico guardandolo fisso negli occhi. 
"Attenta a ciò che dici" mi avvisa guardandomi sorridendo. Amo il suo sorriso, è qualcosa che vorrei avere solo io perché è così bello che nessuno meriterebbe di vederlo. "Devo andare" gli dico ricordandomi di avere quello stronzo del prof di Latino. "NOOO" mi risponde come un bambino stringendomi di più. "No devo andare seriamente, niente è peggio di quel tizio" mi allontano da lui tenendogli la mano ma cercando di andare verso l'uscita. Lui mi guarda male e poi dice "L'astinenza è molto peggio piccola, l'astinenza" io scoppio a ridere prendendo la strada verso la mia classe non trovando nessuno per i corridoi. "Dopo sono tutta tua promesso" gli sussurro lasciandogli un bacio veloce a stampo.  *fine flashback*

"Dai facciamo questa cosa" esorta Francesca. Ci sediamo nei tavoli della biblioteca annoiati e già stufi. Dobbiamo fare quel lavoro di analisi su una poesia d'amore e finalmente potrò allontanarmi da lui. 
"Leggi tu Leon"-"che? Io? " dice subito leon alzando gli occhi dal suo telefono. "Si tu così ti stacchi da quell'aggeggio" li riprende il suo amico, grazie al cielo finalmente qualcuno glielo chiede. "Che rompipalle che sei, facciamo sta cazzata così prima finiamo prima me ne vado" dice con aria da duro. Perché fa così? Perché non cerca mai il mio sguardo? Perché fa finta non ci fossi? Cazzo io esisto come può aver dimenticato tutto. Prende il foglio e legge la poesia. 

Quando si ama al massimo delle nostre forze ,
spesso si rovina cio' che amiamo.
 
Rinuncia al tuo potere di attrarmi ed io
 rinuncero' alla mia volonta' di seguirti.
 
Dubita che le stelle siano fatte di fuoco
dubita che il sole si muova
dubita che  la verita' sia bugiarda
ma del mio amore non dubitare affatto
 
Se la musica e' il nutrimento dell'amore,
continua a cantare,dandomene in questo
modo senza alcun risparmio,in tal modo che,
ormai sazio,la mia fame si ammali e ne muoia.

Ascolto ogni sua parola e ogni sua pausa fino alla fine. Quando hai il cuore spezzato è normale che ogni poesia e canzone sembra che sia dedicata a te vero? Alza lo sguardo dal foglio e mi guarda. Verde e nocciola. Come se non fosse successo nulla come se non fossimo ancora al: "Io e te contro il mondo piccola". Niente mi farà dimenticare quella frase. Piccola. La sua piccola. 
Ad un certo punto distoglie lo sguardo e io lo abbasso. Federico e Francesca prendono a parlare di strofe, ricerche sull'autore eccetera e io continuo a pensare ai suoi occhi. 
Vedo delle ragazze che si avvicinano a noi guardando con occhi sognanti Leon e subito mi irrigidisco. "Ciao" dicono insieme. Due oche. Scusate oche non volevo insultarvi. "Ciao" risponde lui tranquillo. Iniziano a guardarlo con due occhi a cuoricino cercando di avvicinarsi sempre di più. Le guardo male ma loro fanno finta di nulla. 
"Scusate, noi stiamo studiando quindi potete provarci più tardi grazie" dico col tono più antipatico che posso mettere su e subito mi lanciano un occhiataccia e se ne vanno salutando Leon con un bacio sulla guancia con quelle labbra piene di rossette. Che schifo. Lui le saluta. Stronzo. Mi guarda con un sorrisetto a cui so definire un significato e si alza. Doppiamente stronzo. Fede si alza seguito da Fran e se me vanno salutandomi. Mi alzo pure io infuriata e prendo i miei libri e lo zaino sotto lo sguardo di Leon. Sto per andarmene quando mi prende per il braccio fermandomi e il mio corpo si trova appiccicato al suo petto. Il mio cuore e il mio ossigeno finisce e mille farfalle iniziano a svolazzare per il mio stomaco. 
"Vedo che il mostriciattolo verde della gelosia non ti lascia mai eh. Cerca di far finta di non esserlo almeno o ti notano subito piccola" e poi il vuoto. Non lo sento più vicino a me. Non mi sento più al sicuro. 
Sento solo quella parola 

Piccola... 
-Angolo autrice- 
Ecco qui la vostra autrice jortinosa e leonettosa. Aggiornamento da record. Una settimana e un giorno. Spero di riuscire ad aggiornare sempre un giorno alla settimana. Comunque spero questo capitolo vi piaccia. Ditemi se i flashback sono noiosi o in più diciamo. All'inizio ne metto perché voglio che capiate com'era la loro relazione ma nel prossimo ci sarà una scena tutta attuale poiché usciranno insieme e entreranno personaggi nuovi ehehe 
comunque grazie a quelle che leggono e recensisco e se mi desiderato solo @6gennaio2014 su Twitter. Alla prossima la vostra leonetta99. AH UN GRAZIE SPECIALE ALLE MIE FAN NUMERO UNO "leonetta win" che cercano sempre di prendermi spoiler LOL. E grazie a Fefe che è la creatrice di "piccola". 
  
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