26/10/2014
2 recensioni
Ehilà, fandom di Hetalia! Ci si rivede, dopo addirittura un anno. E come faccio a dirlo senza andare a vedere a quando risale "Sorriso fastidioso."? Perché ricordo bene che a Luglio 2013 iniziai a scrivere queste drabbles. Ma vi rendete conto? QUATTORDICI MESI PER SCRIVERE QUATTRO DRABBLES. Nemmeno come le volevo, oltretutto.
Questa Raccolta inizialmente doveva essere rigorosamente FRUK aka OTP otpissimo nel fandom, legando le piccoline con una breve trama che si svolge in una sola e triste giornata t
Il cibo dei Cento anni
#1 – Colazione;
Francia osservava il piatto stracolmo – a propria detta – di Inghilterra, che a sua volta scrutava il pasto del primo – modesto a parer suo. Con la forchetta, Inghilterra infilzava la sua salciccia, scettico sulla completezza del pasto dell'eterno rivale che si mostrava lievemente disgustato nella visione della colazione inglese, mentre mordeva il croissant che teneva in mano – con il mignolo alzato, ovviamente, perché lui era raffinato.
«Questa è la colazione che sei solito fare, Inghilterra?» chiese Francia. «Sì, non lo trovo strano» ed il silenzio pervase nuovamente la stanza, mentre i due finivano i pasti che avevano dinnanzi a loro.
«Ora capisco le tue misure non esattamente lodevoli» sogghignò il francese, mentre Inghilterra si alzava, indignato.
#2 – Pranzo;
Inghilterra si sedette a tavola, con un piccolo piatto riempito da un panino al prosciutto ed alla lattuga. Francia invece, era già alle prese con un'omelette fumante e farcita con del sugo, per provar qualcosa di nuovo sul suo solito pasto. Lo sguardo di Francia si posò sul panino del biondo sedutogli davanti: «E con questo che ti sfami a metà giornata?»
Nuovamente Inghilterra rispose: «Sì, non lo trovo strano. E comunque non è metà giornata: sono le tredici passate, Francia». Il francese osservò l'inglese accontentarsi di quel poco che aveva. «Certo che voi inglesi non ci capite niente di cibo!» esclamava, attirando uno sguardo nefasto da parte dell'altro che trangugiava il cibo rimastogli.
#3 – Cena;
Per qualche ragione, Francia osservava la porta della cucina, attendendo inutilmente che qualcuno vi uscisse o che qualche cenno di vita venisse mandato. Sospirò e senza pensarci più di tanto, tornò nella citata stanza e trovò un Inghilterra inquietato finire di ingurgitare un indefinito pasto.
«Questo è...»
«Disgustoso, ripugnante, stomachevole, per niente di classe? Ti prego, esci». Sembrava quasi una dolce supplica, alle attente orecchie del biondo. La cosa gli dava un vago senso di superiorità. Era addirittura soddisfatto – come se avesse merito della situazione. Rise piano, coprendo le labbra socchiuse con la mano. Infine, fece per andarsene. «E non lo trovo strano, voler mangiare in pace!» gli urlò dietro Inghilterra.
#4 – Spuntino (segreto di mezzanotte);
Una maligna ombra di aggirava attorno al frigorifero, con movimenti lesti ed insicuri al contempo. Inghilterra non avrebbe mai immaginato, comunque, di non essere l'unico nella cucina. E se accorse tardi, quando una mano si poggiò sulla sua mentre cercava il barattolo di gelato.
Un urlo e poi la rovinosa caduta dell'inglese, mentre l'altro biondo se ne approfittava e lesto prese il contenitore rosa. «F–F–F–Francia!»
«Quello che nella cucina accade, nella cucina resta» biascicò lui. «E tu non dirai a nessuno che ero per questo» disse, avvicinandosi a lui con un passo minaccioso.
E quel che lì accadde, lì rimase. Compreso il litigio che ne venne per chi dovesse iniziare il gelato alla fragola.
Francia osservava il piatto stracolmo – a propria detta – di Inghilterra, che a sua volta scrutava il pasto del primo – modesto a parer suo. Con la forchetta, Inghilterra infilzava la sua salciccia, scettico sulla completezza del pasto dell'eterno rivale che si mostrava lievemente disgustato nella visione della colazione inglese, mentre mordeva il croissant che teneva in mano – con il mignolo alzato, ovviamente, perché lui era raffinato.
«Questa è la colazione che sei solito fare, Inghilterra?» chiese Francia. «Sì, non lo trovo strano» ed il silenzio pervase nuovamente la stanza, mentre i due finivano i pasti che avevano dinnanzi a loro.
«Ora capisco le tue misure non esattamente lodevoli» sogghignò il francese, mentre Inghilterra si alzava, indignato.
#2 – Pranzo;
Inghilterra si sedette a tavola, con un piccolo piatto riempito da un panino al prosciutto ed alla lattuga. Francia invece, era già alle prese con un'omelette fumante e farcita con del sugo, per provar qualcosa di nuovo sul suo solito pasto. Lo sguardo di Francia si posò sul panino del biondo sedutogli davanti: «E con questo che ti sfami a metà giornata?»
Nuovamente Inghilterra rispose: «Sì, non lo trovo strano. E comunque non è metà giornata: sono le tredici passate, Francia». Il francese osservò l'inglese accontentarsi di quel poco che aveva. «Certo che voi inglesi non ci capite niente di cibo!» esclamava, attirando uno sguardo nefasto da parte dell'altro che trangugiava il cibo rimastogli.
#3 – Cena;
Per qualche ragione, Francia osservava la porta della cucina, attendendo inutilmente che qualcuno vi uscisse o che qualche cenno di vita venisse mandato. Sospirò e senza pensarci più di tanto, tornò nella citata stanza e trovò un Inghilterra inquietato finire di ingurgitare un indefinito pasto.
«Questo è...»
«Disgustoso, ripugnante, stomachevole, per niente di classe? Ti prego, esci». Sembrava quasi una dolce supplica, alle attente orecchie del biondo. La cosa gli dava un vago senso di superiorità. Era addirittura soddisfatto – come se avesse merito della situazione. Rise piano, coprendo le labbra socchiuse con la mano. Infine, fece per andarsene. «E non lo trovo strano, voler mangiare in pace!» gli urlò dietro Inghilterra.
#4 – Spuntino (segreto di mezzanotte);
Una maligna ombra di aggirava attorno al frigorifero, con movimenti lesti ed insicuri al contempo. Inghilterra non avrebbe mai immaginato, comunque, di non essere l'unico nella cucina. E se accorse tardi, quando una mano si poggiò sulla sua mentre cercava il barattolo di gelato.
Un urlo e poi la rovinosa caduta dell'inglese, mentre l'altro biondo se ne approfittava e lesto prese il contenitore rosa. «F–F–F–Francia!»
«Quello che nella cucina accade, nella cucina resta» biascicò lui. «E tu non dirai a nessuno che ero per questo» disse, avvicinandosi a lui con un passo minaccioso.
E quel che lì accadde, lì rimase. Compreso il litigio che ne venne per chi dovesse iniziare il gelato alla fragola.