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Autore: RegalGina    27/10/2014    0 recensioni
[Crossover] Once Upon a time / Pirati dei caraibi
Cosa sarebbe successo se dopo aver attraversato il portale per inseguire Greg e Tamara, Regina Mills fosse stata catapultata a bordo di una nave pirata anziché sull'isola che non c'è con i suoi compagni di viaggio?
"Nessuna traccia dello sceriffo Swan, nessuna traccia del signore oscuro, nessuna traccia degli imbranati… Solo una ciurma di sporchi pirati in fermento. Nessuno sembrò notarla, c’era molta agitazione sul ponte. Cercò Killian con lo sguardo, ma anche di lui, nemmeno l’ombra."
E se il capitano di quella nave pirata non fosse stato altro che il famoso Capitan Jack Sparrow? Un uomo pieno di segreti e di misteri da scoprire. Regina si ritroverà in condizioni di dover lottare per tornare nel suo mondo, da suo figlio Henry, in un luogo dove nessuno è a conoscenza della magia... O così pare.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Regina Mills, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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A Swan e a RedBelle,
senza le quali questa storia non avrebbe potuto prendere vita.

Rivelazioni

Da quando si erano inoltrati nel bosco non avevano proferito parola, intenti ad ascoltare ogni rumore attorno a loro. Forse non era stata una buona idea avventurarsi sull’isola di notte, Regina aveva sentito delle voci sul conto di Peter Pan che non erano molto rassicuranti, soprattutto dopo quello che aveva passato con Greg e Tamara. Se avevano portato Henry a Neverland, dovevano per forza lavorare al suo servizio, non c’era altra spiegazione. Jack aveva insistito per stare davanti nonostante lei avesse cercato di convincerlo che una spada non sarebbe servita a niente in caso di pericolo, ma lui non aveva voluto sentire scuse. All’improvviso si arrestò di colpo, Regina però non se ne accorse e gli andò a sbattere contro (Dio, quel contatto, impazziva ogni volta che lo toccava). Jack si posò un dito sulle labbra e fece cenno a Regina di ascoltare: in lontananza si sentivano delle grida. Delle grida di bambini.
- Henry! – Regina allarmata iniziò a correre nella direzione da cui provenivano i rumori, Jack alle calcagna. Corse, corse a perdifiato ignorando le fronde ed i rami che le ferivano le braccia, voleva riabbracciare il suo bambino, nulla aveva più importanza, nemmeno le urla del pirata che dietro di lei le intimava di fermarsi.
Poi, un tonfo.
Regina rovinò a terra rotolando per diversi metri tra i rami secchi. Quando si riprese dalla caduta e riuscì a capirci qualcosa, si ritrovò sdraiata a terra sopra qualcuno, qualcuno che a causa dell’oscurità non riusciva a riconoscere.
- Regina? – disse la persona sotto di lei. Era una voce femminile. Regina la riconobbe subito, non avrebbe potuto confonderla con nessun’altra.
- Emma… - Si guardarono negli occhi sprofondando una nello sguardo dell’altra, incapaci di muoversi. Fu l’arrivo di Jack a riscuoterle.
- Regina! Regina, stai bene? – Regina si alzò spolverandosi i vestiti, risistemandosi i capelli e dicendo:
- Jack… - era imbarazzatissima, non riusciva a spiegarselo, quello scontro aveva suscitato in lei sensazioni… particolari. Lui la interruppe puntando la spada contro Emma.
- Chi è lei? – Emma aveva appena fatto in tempo ad alzarsi che, spaesata, si ritrovò la lama alla gola.
- Che succede qui? – disse una voce dietro un cespuglio. Tutti si voltarono in quella direzione per vedere chi aveva parlato. Dal folto delle foglie comparì Charming, subito (ovviamente) seguito da Mary Margaret. Ci fu un attimo di silenzio in cui le facce sbalordite di tutti erano rivolte verso Jack, poi si sentì una voce provenire da dove erano arrivati i Charmings:
- Emma!! Emma! – Mancava una persona all’appello (Tremotino non faceva testo pensò Regina, se non si trovava con loro in quel momento era probabile che li avesse seminati per andare ad occuparsi personalmente della faccenda): Uncino. Ed infatti poco dopo sbucò anche lui dallo stesso cespuglio dal quale erano comparsi gli imbranati. Si precipitò verso Emma per vedere se stava bene, ma quando si accorse che Jack le stava puntando la spada, le si mise davanti per proteggerla.
- Abbassa la spada amico. –
- E tu chi sei? –
- Chi sono io? Ma chi sei tu? – replicò Uncino seccato.   
- Hai un viso familiare. Ti ho già minacciato altre volte? – disse Jack scrutando il viso dell’altro pirata.
- Beh se così fosse non saresti qui ora… - rispose Killian mentre, con la spada di Sparrow infilata nell’uncino, si avvicinava al suo volto. Jack ebbe modo di guardarlo bene negli occhi e, nonostante l’oscurità, notò davvero qualcosa di familiare in loro. Era come se rivedesse una parte di se e nello stesso tempo una parte di qualcuno che conosceva. Fu in quel momento che realizzò che…
Un lampo di luce interruppe i pensieri di Jack disarmandolo e separandoli.
- Non mi sembra il momento di mettersi a litigare! – tuonò Regina – abbiamo cose più importanti da fare –
- Regina che è successo? Perché non c’eri più dopo che abbiamo attraversato il portale? – Chiese Mary Margaret.
- Evidentemente qualcosa è andato storto Biancaneve, mi sembra ovvio. Ma visto che ora sono qui, vogliamo andare per favore? Abbiamo un bambino da salvare. –
- No fermi, un momento – intervenne Charming – Ci puoi spiegare chi è lui? – disse indicando Jack.
- … - Regina esitò un momento, poi esordì con un semplice – un amico –
- Io non mi fiderei. Ha minacciato Emma – disse Hook riavvicinandosi minacciosamente a lui.
- Ehi, ehi Uncino, fermo. – gridò Emma tirandolo a se – guarda che so benissimo difendermi da sola, non ho bisogno che tu mi faccia da badante –
- Mi piace la ragazza – provocò Jack – me la presti? Ti prometto che te la restituisco intera! –
- INSOMMA BASTA! – urlò Regina. Non sapeva se era più innervosita a causa del comportamento di Jack o per il fatto che stessero perdendo tempo. Ogni secondo la separava sempre di più da Henry e non riusciva a sopportarlo. Passò davanti al gruppo e si incamminò nella direzione da cui qualche minuto prima provenivano le voci, non prima di essersi voltata dicendo – Miss Swan, non vuole più salvare suo figlio? – aveva ricominciato a darle del lei, come tutte le volte dopo che si trovava in una situazione imbarazzante o aveva un contatto ravvicinato con lei. Inspiegabilmente Emma le suscitava sensazioni strane, che non avevano nulla a che fare con quelle che aveva provato con Jack, o con Graham o con Daniel. Loro erano legate da qualcosa di più potente dell’amore, di più forte della passione: l’amore per un figlio.
- Regina aspetta! – Emma la raggiunse e si mise a camminare al suo fianco seguiti dagli imbranati (che come al solito vedevano unicorni ovunque anche nelle situazioni peggiori) e da Hook e Jack, che probabilmente non facevano altro che scambiarsi sguardi assassini. – Vuoi spiegarmi? Cos’è questa storia? Chi è quell’uomo? –
Mentre camminavano Regina le raccontò gli avvenimenti degli ultimi giorni (tralasciando ovviamente la sua neo-relazione con Jack). Le disse che il pirata veniva dalla Foresta Incantata e che stava cercando suo figlio, ma siccome era immortale ed erano passati centinaia di anni da quando l’aveva lasciato, l’unica speranza era quella che si trovasse lì a Neverland. A meno che… Regina si voltò indietro a guardare i due capitani che discutevano, Emma fece lo stesso.
- Emma… - si guardarono sbalordite – non trovi che si somiglino? – Emma sgranò gli occhi e affermò:
- Uncino è rimasto qui diversi anni dopo il suo incontro con Tremotino… Ed è orfano. -
- Questo significa che… - Regina non riuscì a finire la frase, Emma lo fece per lei:
- … Potrebbe essere lui il figlio di Jack. –
Rimasero impalate a bocca aperta a fissare i loro uomini. Più si avvicinavano, più la somiglianza diventava evidente: gli occhi, l’atteggiamento, il sangue pirata… Ecco perché la prima volta che Regina aveva visto Jack era come se lo avesse già incontrato da qualche parte.
- Perché vi siete fermate? – La voce di Mary Margaret le fece sobbalzare. Sconcertate dalla scoperta che avevano appena fatto, Emma e Regina dissimularono in qualche modo il loro stupore e ricominciarono a camminare come se niente fosse.
- Che facciamo, glielo diciamo? – chiese Emma.
- No… non credo sia il momento, potrebbe essere la volta buona che si mettono a duellare veramente. Lasciamo che ci arrivino da soli, è la cosa migliore. –
 
Quando arrivarono sul luogo da dove si presumeva provenissero le voci, non trovarono altro che legna fumante, segno che un falò era appena stato spento. Dei bimbi sperduti però, nessuna traccia. Regina si sedette su un tronco con le mani tra i capelli: erano arrivati tardi. Decisero di accamparsi fino al mattino, avevano camminato molto e non aveva senso proseguire senza alcuna traccia. Dormire per qualche ora avrebbe fatto bene ad ognuno di loro. Organizzarono dei turni di guardia.
- Faccio io il primo – si propose Emma. Tutti furono d’accordo e si coricarono, tranne Hook, che fece solo finta. Jack e Regina si erano sdraiati vicini, così come Charming e Mary Margaret. Quando fu sicuro che tutti stessero dormendo si avvicinò allo sceriffo accarezzandole il collo con l’uncino. Lei sobbalzò e si alzò di scatto girandosi. – Uncino, cosa fai? – disse preoccupata. Vedeva una strana luce negli occhi del pirata, sembrava quasi follia. Lui camminò verso di lei obbligandola ad arretrare fino a quando non rimase bloccata tra il suo corpo e il tronco di un albero. Bloccandole la gola con l’uncino, le prese il volto con la mano e le sue labbra si scontrarono violentemente con le sue, costringendola ad un bacio al quale non avrebbe potuto sottrarsi. Emma non ebbe il tempo di riflettere, tutto accadde così in fretta ed ora si ritrovava bloccata con la lingua di Killian che le esplorava la bocca ed il fiato tagliato dal suo uncino. Iniziò ad agitarsi cercando di allontanarlo con le mani, ma era tutto inutile. Quando finalmente lui si staccò dalle sue labbra, senza però liberarla dalla morsa del suo uncino, la guardò con gli occhi colmi di rancore e gelosia. Emma faticava sempre di più a respirare, ma lui sembrava non farci caso e disse:
- Ho perso Milah tanto tempo fa per colpa di un uomo. Ho perso mio fratello anni prima per colpa di un altro uomo. E… Ho perso anche mio padre… Swan, dannazione, non voglio perdere anche te per colpa di quel pirata! – aveva quasi urlato, ma non gli importava: quella donna ai suoi occhi era la cosa più importante di tutte.
Emma non credeva alle sue orecchie, solo che la realtà attorno a lei stava piano piano perdendo la sua forma perché non riusciva più a respirare. Killian era troppo accecato dalla rabbia per rendersi conto che la stava soffocando.
- Uncino, Jack è… Lui è… Tuo padre… - riuscì a malapena a bisbigliare. Forse rivelarglielo non era stata una buona idea ma era il solo modo per salvarsi la vita. All’udire quelle parole Hook ritornò immediatamente lucido e la liberò dalla sua morsa. Emma si accasciò a terra e iniziò a tossire a più non posso respirando affannosamente e rumorosamente, svegliando tutti attorno a lei.
- Emma! – Mary Margaret si precipitò a soccorrerla mentre Hook indietreggiava sbalordito.
- Cosa le hai fatto, codardo! – tuonò Charming prendendolo per il collo della giacca. Hook però non reagì, rimase quasi impalato a fissare il nuovo arrivato. Regina intervenne separandolo dal principe azzurro e lasciando che Jack si avvicinasse. I due pirati si guardarono negli occhi.
Fu in quel momento che padre e figlio si riconobbero. 





Ecco finalmente il quarto capitolo! xD Sono consapevole di aver lasciato un po' da parte Jack, ma era necessario per focalizzarmi su altre cose. Non ho potuto fare a meno di inserire un riferimento SwanQueen e quella mini-scena CaptainSwan, perché a mio avviso la cosa più bella di OnceUponATime sono i fantastici miscugli di ship che emergono sempre durante il corso della storia.
E poi, sì, Jack è il padre di Killian. Ammetto che è un po' particolare, ma trovo che la somiglianza tra quei due sia galattica!
Detto questo, spero che vi sia piaciuto, sarebbe fantastico leggere qualche recensione!
A presto! :)
Lus ^^
  
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