La battaglia continua inesorabilmente senza che nessuno dei due schieramenti riesca a predominare. I soldati, carne da macello in mano ai signori della guerra, sono costretti ad uccidersi a vicenda senza alcuna pietà. Non c'è spazio per ripensamenti, non c'è spazio per la misericordia, in gioco c'è la propria vita.
Ambientata in un mondo dove ancora l'arma delle guerre è la spada, "Michael" rivive alcuni attimi dello scontro di un guerriero.
Niente di particolare, solo una semplice esercitazioni (poco più di 600 parole) di tanto tempo fa per imparare a descrivere le battaglie