Si alzò di scatto. Aveva sognato quella sera. Di nuovo. Era diventato un incubo ormai, un incubo dalla quale non riusciva ad uscirne.
 Nessuno sapeva cosa era successo quella sera, nessuno tranne lei, Ashton e Calum. Pochi erano gli amici che gli erano rimasti accanto, e a lei bastavano loro perché infondo lei si è sempre accontenta di poco.
A scuola era etichettata come la ragazza "strana", la "sfigata", la "colpevole" e tante altre cose. Ma non per questo si deprimeva, certo un po' ci rimaneva male ma poi li mandava a quel paese, senza fregarsene più di tanto.
Nessuno, tranne Ashton e Calum, sapeva come sono andate le cose quella sera, quanto dolore ha provato a nascondere dietro ogni risata.
Respirò profondamente e ripensò, ripensò a tutto quello che era successo, a quanta colpa aveva, ripensò a tutto. E si odiava tanto, si odiava perché era colpa sua se lui l'aveva lasciata così, portandosi il tutto e lasciandole niente.
E si incolpava ogni giorno, perché quella notte era una continua tortura, perché quei ricordi erano un tormento per lei, notte e giorno.
Controllò l'ora nel suo telefono -le 11.00- e si maledì mentalmente per non aver messo la sveglia ieri sera, quando era tornata a casa.
Si alzò e si vestì con i primi vestiti che le capitarono sotto gli occhi e uscì sbattendo la porta senza neanche degnare di uno sguardo la madre.
Camminava a testa bassa dritta verso il solito parco in cui lei, Ashton e Calum si davano spesso appuntamento.
Entrata nel parco li vide, seduti sulla panchina, mentre ridevano di qualcosa a lei sconosciuto e un sorriso spuntò fra le sue labbra.
"Ciao" disse accennando ai due un sorriso. I due smiseeo di ridere e si voltarono verso di lei
"Arial! Finalmente! Pensavo che ti fossi persa da qualche parte del mondo, a noi sconosciuto" rise Ashton assieme a Calum.
La ragazza accennò un sorriso "Scusate, ma ieri sera mi ero scordata di mettere la sveglia e quindi ho fatto tardi"
"Fa niente, sei perdonata. Piuttosto, come stai? A vederti sembra che sei uscita da un film horror" fece Calum divertito.
Gli occhi della ragazza si rabbuiarono. "Ho sognato quella notte, ancora. È tutta colpa mia"
Tra i tre calò un silenzio. Un silenzio che ormai erano abituai a gestire. Anche se gli altri due ne erano usciti, Arial faticava a scordarsi di lui, faticava a scordarsi di quella notte e soprattutto faticava a lasciarsi il passato alle spalle.
"Smettila! Smettila di darti la colpa! Non è colpa tua, cazzo ma lo vuoi capire? Smettila di pensare a quella notte, smettila di ridurti in quello stato! Sappiamo tutti che la colpa non è tua" Scattò Ashton.
"Che cazzo dici Ash? Eh? Lo sai benissimo che se non fosse stato per me ora lui sarebbe qui con me, con noi! Saremmo ancora insieme, lui, io, tu, Cal e quell'altro di cui non si hanno più notizie da quella maledetta notte!" Urlò Arial a sua volta, sprofondando negli occhi verdi di Ashton.
"Non urlate voi due, state sempre a litigare! Basta Arial, basta darti la colpa è passato un'anno cazzo! Non puoi continuare a soffrire per una persona che non esiste più, è ora di lasciarsi tutto alle spalle, Arial Dowson. Esci con noi stasera, ci divertiremo." Disse Calum, cercando di calmare i due mentre si accendeva una sigaretta.
"Meglio soffrire per qualcuno di importante che mi ha fatto sputare sangue, ma mi ha fatto sentire grande. Non voglio andare in una cazzo di discoteca Cal!"
"Non andremo in una discoteca, andremo in quel posto lì, come i vecchi tempi. Ti prego" Fece Ashton con gli occhi che la supplicavano. E lui sapeva benissimo che non poteva resistere e così, sospirando ai ritrovò ad accettare.


AYEEEEEE BELLA GENTE COME VA?
Allora questa è la mia prima ff, so che è una merda ma ci ho provato ahahah
Mi dispiace se ci sono errori, ma l'idea di scrivere questa storia mi è venuta proprio ora e quindi al telefono ci metterò un sacco a correggerla
Anyway spero che vi piaccia e per qualsiasi cosa potete trovarmi si twitter @perfzajn e ask http://ask fm/afrinmalik