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Autore: mignonhenriette    27/10/2014    2 recensioni
E' la prima storia che pubblico siate clementi ^-^
'(Near) Aprì la porta della loro stanza sorridendo amaramente e sospirando chiudendosela dietro prima di andare dritto alla scrivania per accarezzare una collana con un ciondolo a croce e un paio di occhiali da pilota con le lenti arancioni. -Buona notte ragazzi..- sorrise mentre lacrime salate cadevano sul piano liscio e chiaro. -vi amo..-
Nate si mise a letto tenendo stretto a sé il cuscino e addormentandosi guardando il letto di fronte al suo piangendo silenziosamente. Non si era ancora abituato alla loro assenza.'
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Matt, Mello, Near | Coppie: Matt/Mello, Mello/Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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26 Gennaio 

Il sole splendeva alto in cielo e faceva davvero caldo per essere gennaio e per essere a Londra, probabilmente il ragazzo dai capelli bianchi non sarebbe dovuto uscire senza ombrello od occhiali da sole in una giornata come questa, probabilmente avrebbe fatto meglio a starsene a casa.

Il carico di lavoro che si era accumulato in quei giorni nella sua scrivania era al di sopra di ogni immaginazione ed era stato delegato quasi tutto ai suoi alias, era arrivato quel periodo dell'anno in cui il successore del detective migliore del mondo si rifiutava di fare tutto e si rintanava sotto le coperte del suo letto, quello di sempre: il letto di sotto di un letto a castello, nella sua stanza di sempre: quella con tre letti, un'infinità di console e giochi e un comodino pieno di barrette di cioccolato. Non è che Near entri spesso in quella stanza, dorme sempre nel suo ufficio – sempre se dorme – ed è raro vederlo uscire da quelle quattro mura.

Dopo aver risolto il caso Kira era ritornato a Londra, aveva preso in mano la gestione della Wammy's House e aveva continuato l'opera di L come una macchina ogni giorno della sua vita, aveva fatto chiudere la stanza che un tempo ospitava lui, Matt e Mello. Solo lui aveva le chiavi di quella stanza che era ancora l'unica cosa che lo legava al suo passato. Si rifiutava anche di vedere i bambini che avrebbero potuto prendere il suo posto specialmente i primi tre classificati; la paura di rivedersi in quei ragazzini era tremenda quasi quanto la paura di vedere due bambini uno con i capelli biondi e l'altro con i capelli rossi... al solo pensiero rabbrividiva e una voragine si apriva nel suo petto..

«Mello... Matt...» sospirò abbassandosi sulle due tombe per poggiare sopra queste dei fiori, gli altri chissà che fine avevano fatto.. dopo tutto Near viene al cimitero soltanto un giorno l'anno.. ovvero il 26 Gennaio... ha scelto di non dimenticare le uniche persone che abbia amato al mondo anche se fa male ed è crudele non può farne a meno ha bisogno di ricordare almeno le giornate che passavano insieme prima che L morisse, il resto l'ha cancellato... fa troppo male pensare a come la rivalità che divideva e allo stesso univa lui e Mello abbia rovinato entrambi e anche Matt a cui di classifiche e test non era mai importato nulla, a cui importava solo di poter stare con il biondo e l'albino.

«Ehi ragazzi.. e-è passato un po' dall'ultima volta..» sospirò il ragazzo accovacciandosi tra le due lapidi guardandole mentre una stretta al cuore lo stava piano piano uccidendo. «Come ve la passate..? Qui il lavoro non manca e vorrei davvero condividerlo con voi.. ci sbrigheremmo prima.. e po-» Nate strinse i denti e i pugni abbassando lo sguardo con gli occhi chiusi. Che senso aveva parlare ai morti? I morti sono morti, non possono resuscitare. E poi parlare di cosa? Sempre di lavoro? Di casi? Di come vada alla Wammy's? Di come stia andando avanti la sua vita mentre la loro si è fermata undici anni prima? Cosa voleva sapere? Se lo stessero vegliando da lassù o se lo odiassero? Se fossero ancora insieme e sapessero che la loro camera era ancora come l'avevano lasciata, come se non se ne fossero mai andati?

«E poi.. mi mancate ragazzi.. e scusatemi se non vengo spesso a trovarvi.. dovrei venire più spesso lo so.. ma vedete sono diventato peggio di L..» continuò sorridendo amaramente mentre accarezzava i nomi incisi sulla lastra di pietra «Mihael Keehl... Mail Jeevas...» sorrise appena, pensava ancora che fossero i nomi più belli che avesse mai sentito.. «Io.. vi amo ancora... nonostante la vita vada avanti.. io vi amo ancora.. siete stati.. siete stati tutto ciò che era la mia vita per tanto tempo...» e poi la situazione è sfuggita di mano, vero Near? Non li hai uccisi tu, toglietelo dalla testa.. ma probabilmente se la rivalità fosse stata messa da parte adesso sareste ancora qui e nulla sarebbe cambiato.. «Io.. mi dispiace..» il ragazzo strinse gli occhi che minacciavano di far fuoriuscire le lacrime. Aveva iniziato a odiare Kira più di quanto non facesse già dopo quel giorno. Li aveva persi per colpa sua. Loro se n'erano andati e quel 26 Gennaio Nate aveva promesso di prendere Kira e di smascherarlo per L, per Matt, per Mello perché gli aveva portato via la sua famiglia. Non ricordava molto di quel giorno.. e forse era meglio così.. appena aveva saputo di aver perso entrambi nella stessa notte per un attimo vacillò e si mostrò debole come solo a loro si era mostrato, lo shock era stato tanto forte da cancellargli dalla memoria le immagini di quei due cadaveri che si era tanto ostinato a voler vedere.. anche se qualche volta i ricordi riappaiono e si trasformano in incubi che hanno il sapore di dolore e di crudele verità.. perché il corpo insanguinato di Matt era reale come il corpo ustionato di Mello.. erano reali e le mani tremavano al sol pensiero di come si erano ridotti.. «se potessi tornare indietro.. lo farei.. se potessimo ritornare tutti insieme a casa..» casa.. ormai Near non aveva più una casa.. l'aveva persa molto tempo fa e non si era preso più la briga di ricrearla.. aveva fatto diventare il lavoro la sua casa.

 

Aprì la porta della loro stanza sorridendo amaramente e sospirando chiudendosela dietro prima di andare dritto alla scrivania per accarezzare una collana con un ciondolo a croce e un paio di occhiali da pilota con le lenti arancioni. «Buona notte ragazzi..» sorrise mentre lacrime salate cadevano sul piano liscio e chiaro. «vi amo..»

Nate si mise a letto tenendo stretto a sé il cuscino e addormentandosi guardando il letto di fronte al suo piangendo silenziosamente. Non si era ancora abituato alla loro assenza.

NOTE: Bene! Se state leggendo le note significa che siete arrivati alla fine di questa one-shot! E' la prima che pubblico ma non la prima che scrivo ^3^ 
Aspetto i vostri pareri e ringrazio in anticipo chi recensirà e anche (e soprattutto) chi legge!
Beh.. alla prossima :D

 

  
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