Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: Defendmeharry    27/10/2014    0 recensioni
Attorno ad Hazel era tutto tranquillo, si sentiva soltano il rumore della natura; le foglie che si muovono accompagnate dal vento che leggere sbattono tra di loro e cadono, le poche persone che passano in quel parco dietro la scuola che Hazel frequenta, calpestano le foglie ormai cadute al suolo, ricreando quel rumore che la ragazza tanto ama.
Hazel ha un diario con sè, lo porta dentro il suo zaino tutte le volte che esce di casa, quel diario è sempre con lei. Alle tre del pomeriggio quando ormai le lezioni sono finite, si siede nella panchina di sempre dove riesce a concentrarsi, e scrive.
Hazel non è una ragazza popolare, è una ragazza semplice, una ragazza che vive nell'ombra, una ragazza che nessuno nota. I suoi genitori si chiedono cosa abbia di tanto speciale quel diario che Hazel ha sempre con sè. Non se ne separa mai e la maggior parte del tempo sta sul letto a scrivere sulle pagine scure di quel libriccino riciclato.
Hazel scrive di qualcuno. Qualcuno che non l'ha mai notata ma che lei tanto ammira.
E se colui di cui Hazel scrive si scopre essere molto simile a lei? Un ragazzo silenzioso, cupo e misterioso
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
In macchina si respirava tensione. Nè io, nè mio padre avevamo intenzione di parlare, ci capivamo con lunghi sospiri e occhi tristi.Non avevo bisogno di scuse, non avevo bisogno del suo pentimento e lui lo sapeva. Non era con me che doveva scusarsi, non era con me che doveva sistemare le cose e ricomporre i pezzi di questo puzzle rovinato. 
La colpa è di entrambi non di uno solo e se vogliono che ritorni come qualche anno fa, devono provarci insieme. 
"Non guardarmi così." disse con una voce forte ma allo stesso tempo rotta come se avesse preferito stare in silenzio. 
Ero ormai arrivata a scuola quando prendo le mie cose e il mio zaino. 
"Non guardarmi come se Sidney sia stata la scelta peggiore della nostra vita, Hazel, anche ad Orlando le cose non andavano bene." dice questa volta con una voce più chiara. 
"Le cose qui sono solo peggiorate." dico io e poi lo guardo prima di scendere definitivamente dalla macchina e senza voltarmi indietro, cammino verso l'ingresso della scuola. 
Arrivo al mio armadietto e qualcuno è già lì ad aspettare, non sono sicura su chi stia aspettando finchè non sorride verso di me. 
"Hazel, buongiorno." parla Ashton con il solito sorriso sulle labbra. Questa volta non sorrido in cambio rimango seria cercando di capire cosa fare. 
"Ti va se parliamo un po'?" dice il riccio facendomi l'occhiolino. 
"Di cosa?" chiedo io curiosa di sapere il possibile argomento di cui volesse parlare. Forse lo so, ma incosciamente rifiuto di saperlo. 
"Tu e Luke state molto tempo insieme." 
Non rispondo e lascio che il mio sguardo cada su tutto e tutti ma non su di lui. Provo ad evitarlo perchè credo che sia giusto così e non riesco nemmeno a capire il motivo.
"Siete diventati amici, sai era da tanto che Luke non avesse amici oltre quel ragazzo corvino di cui non so il nome." dice cercando di attirare il mio sguardo su di lui con una risatina irritante. Ma continuo a guardare altrove e tra la gente che passeggia per i corridoi, vedo Luke appoggiato poco distante da noi. 
Penso che sia facile per lui ascoltare quello che Ashton mi sta dicendo dato il timbro stridulo della sua voce. Luke si avvicina sempre di più a noi con un volto serio e sul punto di scoppiare. 
"È sempre solo da quando suo fratello è morto e addossa a me tutta la colpa. Ma io non ho fatto niente." 
Luke tira un pugno sull'armadietto vicino la testa di Ashton che era rivolta verso la mia. 
"Calmino Luke." dice Ashton girandosi, sorpreso di vederlo. 
"Che cosa vuoi ancora? Hai deciso di prenderti gioco della mia vita? Hai deciso di provare a rovinare anche la mia?" sento il biondo urlare come non lo avevo mai sentito prima e vedo il suo volto arrossire per la rabbia con cui sputa quelle parole fuori dalla sua bocca. 
"Io non ho rovinato la vita di nessuno Lucas." comincia a ridere Ashton con un ghigno insopportabile sul viso. 
Intanto mi accorgo che attorno a noi si forma una folla di persone che osserva quello che sta accadendo. 
"Luke, andiamo." dico io parlando piano, sperando di essere capita al volo ma non mi da retta. 
"Dici? Non hai rovinato niente?" urla ancora spaventandomi. 
"No." dice Ashton avvicinandosi al viso di Luke che ride un po' sarcasticamente poi diventa di nuovo serio e con il ginocchio sinistro sferra un colpo nelle parti basse di Ashton facendolo rannicchiare per terra dal dolore. Il naso arricciato e il sorriso scomparso. 
"Luke, basta ti prego andiamo." dico più forte questa volta, si gira verso di me e scuote la testa. 
"Non ora. Lui ha sbagliato, ha sbagliato ogni cosa, ha rovinato la vita di tutti e deve pagare." mi dice lui con gli occhi pieni di rabbia, si volta di nuovo verso Ashton che è ancora sdraiato per terra. 
"Ti prego Luke, ho capito." sussurra il ragazzo.
Si abbassa di scatto verso di lui e fissa il suo viso. 
"No, non hai capito niente Ashton, devi stare lontano da me. Devi stare lontano da Hazel. Hai fatto già abbastanza e non ti sei nemmeno scusato." parla piano questa volta Luke per essere recepito meglio dal riccio. 
"Ho capito Luke." Quest'ultimo si alza e tira un calcio nello stomaco di Ashton facendolo contorcere per l'agonia. 
"Basta Luke smettila." urlo prendendo il suo polso. "Ti prego, andiamo." lo stringo ma la sua mano sposta la mia. 
"Deve ancora chiedermi scusa." dice girandosi di nuovo verso Ashton. "Vero?" domanda al ragazzo disteso per terra. 
"Si Luke, scusami." 
Sorride il biondo soddisfatto e mi guarda sussurrando un 'così va bene'. Mi prende per mano e comincia a correre, mi adatto a quella corsa improvvisa e ci dirigiamo verso le panchine dietro scuola. 
Si siede di fretta col fiatone e mi lascia la mano. 
Nessuno dei due parla, decidiamo di stare in silenzio perchè le parole non avrebbero migliorato le cose. 
Le domande mi torturavano la mente una dopo l'altra. 
Cosa aveva sbagliato Ashton? Perchè Luke aveva tutto questo rancore nei suoi confronti? Che cosa ha rovinato il ragazzo gentile dal bel sorriso? 
Non avevo il coraggio di chiedere, continuai il silenzio senza irrompere nei pensieri profondi di Luke che non smetteva di passare il palmo della mano sul suo viso. 
"Sono diventato rosso, vero?" mi chiede dal nulla come se quella domanda avesse importanza in quel momento. 
"Si, un po'." dico io questa volta guardandolo bene e notando le chiazze rosee sulle sue guance. 
Ci fu di nuovo il silenzio di seguito alla mia domanda. 

"Michael doveva essere vendicato" 
sussurra Luke. 
"E sono stato troppo buono." 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: Defendmeharry