19/10/2008
11 recensioniControindicazioni ed effetti collaterali
La ff può causare: nausea, prurito, irritazioni cutanee, vomito incontrollato e dissenteria acuta. Si può inoltre incorrere in episodi di: caduta precoce di capelli (causata dalle proprie mani), crisi epilettiche, shock emotivi e psicologici a lungo termine con conseguente blocco della crescita.
Si consiglia di tenere a portata di mano bacinelle per il vomito e un numero sufficiente di asciugamani.
Buona lettura,
Aka_Z e Pei_chan
Amore a primo Muffin
La Sala Grande era gremita come ogni mattina.
I tiepidi raggi del sole accarezzavano i volti degli allievi ancora insonnoliti.
Al tavolo dei Serpeverde troneggiavano due imponenti figure intente a cibarsi di prelibate leccornie.
Una moderata porzione di: ciambelle, cornetti, muffin, uova, bacon, prosciutto e formaggi vari, adornava i loro piatti dorati. Nei bicchieri erano stati abilmente mescolati succo di zucca, thè, latte, succo d’arancia e caffè a formare un ottimo e nutriente drink per donare forza e vigore per tutto l’arco della giornata.
Mentre i due ragazzi chiacchieravano amabilmente sulle flatulenze mattutine sputacchiando qua e là pezzi dell’abbondante colazione, i calici traboccanti di delizioso nettare spargevano sul tavolo macchie marroncine.
Alla quarta porzione di bacon, l’ennesima arguta battuta di Tiger scatenò l’ilarità del compagno sedutogli di fronte, che causò un immediato riversamento di cibo appena masticato sul resto della colazione (che ovviamente non venne sprecato).
La Sala Grande dopo appena quarantacinque minuti stava cominciando a sfollare quando, un muffin birichino, rotolò giù dalla montagnetta di cibarie che formava il resto della colazione preventivamente accumulata dai due.
Il muffin discese il ripido cumulo, acquistando velocità e inglobando sulla sua superficie appiccicosa i residui della colazione. Rotolò sull’unto tavolo di legno sotto gli occhi sbigottiti e increduli dei due possenti ragazzi, quando la sua corsa venne ulteriormente ostacolata da un cucchiaio argenteo che lo catapultò accidentalmente all’altro capo dell’enorme tavolata, superando in volo molteplici teste affascinate dall’incredibile parabola del muffin che poi discese inaspettatamente e a pericolosissima velocità verso gli unti capelli neri di un Piton chinato a discutere con uno dei suoi allievi. Il feroce impatto provocò la fuoriuscita di parte della marmellata contenuta nel prodigioso muffin e l’inevitabile ira funesta del professore.
Ma la folle corsa non era ancora giunta al termine, il muffin scivolò dai capelli appiccicosi dell’insegnante per poi cadere su una chiazza di vomito di Nott, appena scopertosi intollerante al latte, e schizzando gli Slytherins nelle vicinanze. I ragazzi si ritrassero schifati quando improvvisamente un sinistro scricchiolio attirò la loro attenzione verso il lato opposto del tavolo.
Uno sconvolto Goyle era balzato a piè pari sull’enorme tavolo imbandito, facendolo inclinare pericolosamente sotto il suo dolce peso e iniziando una pericolosa corsa verso il muffin fuggiasco, lasciando sul suo cammino tenere impronte n°52. Un valoroso muffin al cioccolato si sacrificò per salvare il compagno da fine certa, andandosi a spiaccicare sotto la suola di Gregory, le cui gambe slittarono all’indietro, facendolo sbilanciare in avanti. Il violento impatto della mole di Goyle sul tavolo imbandito fece sbalzare piatti e bicchieri, ma di questo il ragazzo non si curò.
Gli altri componenti della casata videro con orrore la colazione rovesciarsi sulle proprie divise immacolate, mentre altri cercavano terrorizzati di schivare le loro posate che ricadevano su di loro conficcandosi nelle travi di legno e nel braccio di qualche povero sfortunato.
Nel frattempo il muffin sollevato anch’esso in aria, cadde sul pavimento, rotolando fin sotto il tavolo, fra le gambe di ignari studenti.
Tiger, invece, che fino a quel momento non aveva perso di vista i movimenti del muffin, appena lo vide scomparire sotto il tavolo, si fiondò tra le gambe dei compagni, procedendo a gattoni, come un fiero soldato, per raggiungere la propria meta.
Nel frattempo Goyle rotolò giù dalla piattaforma lignea, come un leone marino si getta in acqua per catturare le sue prede, schiacciando una manciata di studenti, con loro evidente disappunto.
I due ragazzi ignoravano l’uno la presenza dell’altro, impegnati com’erano nella ricerca del muffin sperduto, ma quando protesero una mano per afferrarlo, le loro dita si sfiorarono in un gesto che provocò loro una scarica (di diarrea n.d.Aka) di emozioni tanto intense da farli rabbrividire.
I loro occhi si incontrarono e lo stomaco si contorse loro, numerosi flash degli episodi che più avevano segnato la loro amicizia si susseguirono nelle loro giovani menti...
*
Una coppia di ragazzi passeggiava sulle quiete sponde del Lago Nero, i calzoni rigirati all’altezza dei polpacci, discorrevano amabilmente del più e del meno, quando improvvisamente il più basso rovinò a terra. Una maschera di dolore segnava quel viso “ rotondetto”.
Immediatamente l’altro ragazzo si chinò per soccorrerlo, inquieto per la sorte del compagno, e domandò apprensivo:
<< Mio caro amico, cosa mai ti è accaduto? >>
Goyle alzò lo sguardo, gli occhi lucidi, e rispose con voce tremula:
<< Un frammento di roccia appuntita ha lacerato la soffice carne del mio piede, privo dei consueti calzari >>
<< Suvvia, non dolerti, penserò io a lenire cotanto dolore >> e proferendo queste soavi parole Tiger si protese verso il compagno, afferrando la sua “esile” caviglia, e scrutò accigliato la ferita.
Il delicato piede di Goyle emanava una fragranza sublime che, per un attimo, diede alla testa al povero Tiger che barcollò, rischiando di perdere l’equilibrio.
Le frastagliate unghie di Goyle erano color del sole e calli ruvidi ornavano l’arto offeso.
La lingua umidiccia di Tiger andò ad inumidire le proprie labbra riarse dalla lunga camminata, che si posarono poi sulla ferita aperta sulla pianta annerita da grumi di sporco accumulato negli anni.
*
Sotto le fronde di una rigogliosa quercia, due figure si godevano i caldi raggi di inizio estate.
Appoggiati al tronco dell’albero, i baldi giovini discutevano degli esami appena trascorsi.
Goyle accarezzava i delicati fili d’erba mossi dal tiepido venticello, quando scorse una delle ultime margheritine sopravvissute al cambio di stagione.
<< Contempla, o fedele amico, la beltà di codesto umil chrisanthemum frutescens >> disse con voce sognante.
<< In vero non menti mio devoto alleato, cotanta caduca armonia ritempra il mio dilaniato animo di magico guerrier >>
Si decise, dunque, Goyle a recidere il delicato stelo, annusò il suo profumo inebriante per poi avvicinare il fragile fiorellino al naso del compagno, ignaro (ahinoi) dell’allergia di cui soffriva l’adorato amico.
Non appena il polline penetrò nelle narici di Tiger, questi arricciò il naso per poi starnutire violentemente in direzione del compagno, ricoprendolo di viscoso muco verdastro.
Ahahah, quante risa seguirono codesto buffo episodio, mentre il giovine tentava invano di ripulirsi dall’appiccicosa sostanza ma ottenendo, or lui, l’effetto contrario, ovvero cospargendosi uniformemente di vischiume, continuando tuttavia a ridere beato come in un pueril giuoco.
NOTE POST-LETTURA: La storia consta di soli due capitoli, quindi prossimamente aggiorneremo la seconda e ultima parte della fanfiction. Se qualcuna delle sovra citate controindicazioni dovesse avervi sfortunatamente colpito e ora meditate dolce vendetta… beh provate a trovarci se ci riuscite! XP