Harumi Gibu confermò la teoria dell’Ispettore Megure e del detective Kogoro Mori testimoniando che, quando era entrata nella stanza, aveva trovato la porta del gabinetto in cui giaceva il cadavere già aperta. Messo alle strette, Satoshi Takemoto, confessò di aver commesso il delitto per liberarsi dei ricatti che subiva da parte di Mayaka, che ormai non poteva più permettersi di pagare. Dopo aver confessato in lacrime, il ragazzo si ritirò in un silenzio tombale e nessuno riuscì a fargli dire né in cosa consistevano i ricatti, né come era riuscito a commettere il delitto in soli cinque minuti.
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Ringrazio come sempre tutti quanti i lettori, a venerdì con il prossimo aggiornamento.