Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Indelible93    19/10/2008    11 recensioni
Per un istante, l'idea di domandare a Inuyasha di fingere di essere realmente una coppia non le sembrò una cattiva idea. Di reale, infondo, non sarebbe accaduto proprio nulla. Sconcertata dai suoi stessi pensieri, Kagome scosse la testa, rattristandosi. Inuyasha non avrebbe mai accettato di partecipare ad una simile recita.
[.....].
Si divincolò con estrema naturalezza, pregando che i suoi sviluppati istinti predatori non gli avessero trasmesso le stesse sensazioni che quel contatto aveva suscitato in lei. Aveva percepito qualcosa di diverso nello sguardo di Inuyasha. Soddisfazione, forse?
Il modo in cui continuava a fissarla le provocò un nodo alla gola. Quando arretrando toccò la porta con le spalle, si ritrovarono così vicini da percepire il respiro reciproco. Per un istante ebbe la sensazione di essere in trappola. Kagome lo guardò dritto negli occhi. Il suo sguardo era ancora fiammeggiante. L'ardore con cui l'aveva stretta e accarezzata quella mattina era una sensazione così reale.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                           1° Capitolo

Un piacevole ed inebriante profumo di erba arrivò alle narici di alcuni bambini, che giocavano allegramente vicino ai prati, laddove scorrevano lietamente i fiumi d'acqua dolce.
Gli uomini, al contrario, ansimavano per la fatica e il caldo afoso che erano costretti a sopportare nelle aperte campagne. Alcuni intagliavano la legna, altri seminavano le terre, altri ancora si accampavano sotto gli alberi, con la vana speranza di trarre giovamento dall'ombra che regalavano le fronde degli alberi più imponenti. 
Nel villaggio della vecchia Kaede, ove la tranquillità sembrava ormai regnare sovrana, una giovane ragazza dai capelli corvini intagliò goffamente due rami e li divise in parti uguali con un colpo secco. Asciugò con un gomito il viso madido di sudore e sfregò velocemente due rametti che produssero un acceso e vivido scintillio.
Dall'alto di un albero ultracentenario, un mezzodemone dai lunghi capelli argentei, la fissava di sottecchi, con una smorfia dipinta sul bel viso segnato da cicatrici. 
Le sue orecchie si mossero impercettibilmente, richiamate dalle acute voci di alcuni giovani e il sangue gli ribollì in corpo, tanto da fargli sorgere delle affilatissime e letali zanne. 
-Quanto tempo devo attendere per mettere qualcosa sotto ai denti?-, domandò,  tamburellando nervosamente le dita affusolate sulla corteccia del tronco.
Nell'ultimo periodo le si rivolgeva con un tono piuttosto arrogante e, le liti che terminavano quasi sempre con un urlato “a cuccia” di Kagome, avevano ormai trovato un nuovo argomento di scontro: la gelosia.
L' espressione di Inuyasha si accigliò bruscamente quando Kagome alzò lo sguardo e lo puntò in cagnesco.
-10 minuti!-
Il mezzodemone digrignò i denti e ringhiò sordamente, puntandole contro un'espressione inferocita. 
-Tsk! Un tempo eri molto più gentile con me.-, mormorò, scostando i capelli che gli si erano divincolati sul viso accaldato.
Un tono beffardo s'impadronì della sua voce e ne tracciò una linea sulle sopracciglia corrucciate.
Quando ricambiò lo sguardo ostile della persona che la faceva fremere intimamente, l'espressione di Kagome divenne più seria, mentre sentiva il cuore batterle all'impazzata.
-Sei cambiata.-, constatò, scrutandola da capo a piedi.
Kagome distolse lo sguardo e arrossì livemente.
Per combattere l'imbarazzo ritornò malvolentieri al suo lavoro, ignorando deliberatamente le occhiatacce che il mezzodemone lanciava ai suoi malcapitati "ammiratori".
-E poi, te lo sei chiesta che diavolo hanno da guardare quelli?-, ringhiò, puntando in cagnesco alcuni ragazzi che ridacchiavano.
Quel gesto attirò immediatamente l' attenzione di Kagome.
Non era una ragazza tanto paziente e ciò spesso la trasformava in una vera e propria furia.
-Cosa diavolo vorresti insinuare?-, s'informò la mora, affilando lo sguardo che sprizzava fiamme da tutte le parti.
-Potresti andare in giro un pochino più coperta, non credi? Non ti crea alcun disagio lavorare con un vestito così corto?-
-Sono tremendamenti sudata, non vedi? Lasciali guardare, tanto a me non interessa-, esclamò, allargando le braccia.
Inuyasha grugnì e scosse il capo con un velo di disappunto.
-Hai vagamente idea di quanti commenti abbiano udito
le mie povere orecchie da un mese a questa parte, Kagome? Sei talmente presa dalle tue sciocche attività da umana che.. -
Gelosia. Gelosia. Gelosia.
Come essere più chiari?
Confessare i suoi sentimenti era qualcosa che lo spaventava, ma vederlo così partecipe e attento nei suoi riguardi era per lei motivo di grande gioia.
Una fiamma si accese nel suo sguardo, quando la giovane si alzò in piedi e puntò il mento per guardarlo con più facilità nei suoi schivi occhi dorati, con la chiara intenzione di sfidarlo.
Sapeva quanto fosse infantile e, sebbene l'aria provocatoria che leggeva negli occhi di Inuyasha fosse probabilmente frutto della sua immaginazione, non aveva alcuna intenzione di abbassare lo sguardo per prima.
Quelli enigmatici occhi ambrati continuarono a fissarla imperterriti.
-Non ti interessa, eh?, grugnì il mezzodemone.
Inuyasha si lasciò sfuggire un sorriso molto significativo.
Si issò con le braccia forti e con un agile e scaltro balzo le fu di fronte.
Lei indietreggiò di un passo e trattenne il respiro, deglutendo a fatica.
Le guance chiazzate di rosso avevano già rivelato in parte il suo vivido imbarazzo.

Quando sorrideva c'era quacosa di sexy e malizioso e da tempo mostrava una sicurezza e una padronanza che spesso la lasciava di stucco.
C'era qualcosa di irresistibile nel suo sguardo avvolgente. Inuyasha la destabilizzava.
Un giorno, seduti in riva al fiume, era arrivato a confessarle che lo gratificava molto proteggerla ed essere il suo “protettore”.
 
-Non dirmi che non hai notato le occhiate e i commenti di quei pervertiti!-, domandò, risvegliandola dai suoi pensieri.
-Commenti? Su.. di me?-, chiese ingenuamente, tentando di nascondere sul nascere un sorriso compiaciuto.
Kagome senza tradire espressione fece spallucce.
-Non vedo dove sia il problema. Se ti porta così fastidio smettilla di sorvegliarmi a quel modo e, soprattutto, smetti di spaventare con i tuoi modi da villano tutti i ragazzi che tentano di scambiare due parole con me.-
Kagome incrociò nervosamente le braccia al petto e inumidì le labbra secche.
La brezza che che le scompigliò la disordinata capigliatura la costrinse a legare i capelli in una coda piuttosto alta e a fermare le ciocche ribelli con dei fermagli.
-Non sarai mica geloso, vero-, domandò poi timidamente, con un fil di voce.
Il mezzodemone arrossì appena, dischiuse le labbra e poggiò le spalle al tronco di un albero massiccio, esclamando con tono indispettito - Non dire schiocchezze, Kagome. Piuttosto, dov'è finito quello strano abito che indossavi sempre?-
-Non serve più, perchè ormai ho terminato gli studi. Quella era una comune divisa studentesca della mia epoca.-, rispose candidamente, incamminandosi come se niente fosse per una ripida e rocciosa stradina.
-Hey tu, dove credi di andare?-, imprecò il mezzodemone, seguendola stizzito . 
-Oggi sei veramente insopportabile, Inuyasha. Non ho voglia di vederti spaventare la gente a quel modo. Torno a casa mia!-







  
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