Romeo & Juliet 

PROLOGUE

 

“Alla luce dell recenti scoperte, dichiaro ufficialmente il dottor Richard Clarks colpevole di aver effettuato esperimenti illegali su animali. La seduta è tolta.” 

Un uomo sulla quarantina si volta lentamente, sconfitto e rassegnato, verso la sua famiglia, cha gli sta già correndo incontro. 

Dall’ altra parte dell’aula, un bimbo dagli occhi verdi brillanti osservava curioso questo abbraccio triste. Era strano, il suo papà lo stava stritolando, quasi come se stesse arrivando Babbo Natale, ma quel papi li doveva essere stato cattivo, perchè sembrava che stesse per piangere. Poi si incantò quando due occhi azzurro cielo si specchiarono nei suoi, e senza sapere perchè, sentiva che quella bambina in braccio al papà triste l’avrebbe rivista. 

Dopo tanti girotondi fra le braccia del papà e della mamma, il piccolo Romeo riuscì di nuovo a guardare la bimba, che veniva quasi trascinata a forza verso l’uscita dalla mamma. Nonostante la distanza, riuscì comunque a sentire una frase: “ Dai vieni Juliet!” Juliet, era così dunque che si chiamava la sua nuova amica. O forse era di più, ma questo Romeo non lo poteva ancora sapere. D’altra parte, due bambini di 6 e 5 anni non stanno a pensare fino all’infinito su cose così. Agiscono d’istinto, e il suo gli ordinava di fidarsi, di avvicinarsi a quella bambina e sorriderle, dirle che Babbo Natale arriverà comunque. 

E Juliet provava esattamente le stesse cose.


WRITER'S CORNER:
salve a tutti! premetto che questo è cortissimo solo per il prologo, e in base alla visualizzazioni entro il weekend vedo se pubblicare il primo capitolo, altrimenti resterà fino a lavoro finito nel mio  computer.
non ho mai scritto una long-fic, ma spero vivamente e conto di essere puntuale nell aggiornare. sono già avanti di qualche capitolo, quindi non ci dovrebbero essere problemi. Apprezzerei da morire una recensione, sarei prontissima a giurarvi amore eterno. 
direi di aver detto tutto,
alla prossima,
Sonia :-*