In guerra gli eventi importanti sono il risultato di cause banali. Caio Giulio Cesare
Le porte si spalancarono. Il silenzio calò nella sala circolare. La donna sorrise trionfale. Amava il potere. Si morse leggermente il labbro inferiore, e si avviò tranquillamente verso il suo posto. L’unico vuoto. La sedia strusciò sul pavimento di marmo,producendo un leggero stridio.
“Informatemi” Fredda. Decisa . Coincisa. Un uomo, dai capelli argentei, si alzò. Era una figura imponente, quasi minacciosa. Non si rilevava neanche un briciolo di umanità in lui, solo fredda compostezza.
“Se mi concede, signora”. Annunciò tetro.
“prego generale” ribattè quella, appoggiando i gomiti sulla superficie lucida del tavolo. Qualche ombra, si mosse, ma solo impercettibilmente.
“ Momentaneamente non
abbiamo i mezzi per fermare il nucleo
terroristico che opera a Falluja, in Irak. I nostri ultimi f-16, sono
stati
abbattuti ieri vicino a Kaesong in Corea del nord, nel tentativo di
recuperare
il soggetto della missione Kb. Momentaneamente non abbiamo i mezzi, per
intervenire a favore dell’America, e abbiamo il sospetto che
il gruppo ostile
chiamato “Wraith”, sia sulle nostre tracce.
Dobbiamo allontanare il nostro
sottomarino dalle coste Libanesi, e tornare alla base. “
L’uomo rimase fermo,
immobile i attesa di ordini. Un leggero mormorio si diffuse per
“
“Signora! Con tutto il dovuto rispetto questa è una follia, quelle armi sono ancora in fase sperimentale. Sarebbe un pazzia usarle in combattimento, senza neanche averle mai provate prima. Mi vedo costretto a non appoggiarla in questa decisione!”
“Grazie colonnello Asuma, terrò conto della sua opinione. Ciò non toglie che eseguirete i miei ordini.” Il mormorio, crebbe. La donna assottigliò lo sguardo.
“Ma, ma …”
“Mi dica cosa devo fare?
Non abbiamo i mezzi necessari per
fermare i terroristi, ma non dobbiamo in alcun modo permettere ai
soldati
Americani di intervenire. Senza contare che abbiamo dei doveri verso i
civili.
Questo non è un comando governativo, signore. Siamo
mercenari, al soldo di
mercenari. Tuttavia, finchè sarete nel mio sottomarino,
sottostarete ai miei
ordini, sono stata chiara?”Negli occhi di alcuni degli uomini
presenti, passò
un lampo di ammirazione nei confronti della giovane donna. Lei si
alzò, e usci
dalla sala. Le gambe le tremavano. Ma nessuno se ne accorse. Prima di
sparire
oltre le porte di ferro, lanciò un ultima occhiata alla sala
circolare.
Incrociò lo sguardo di molte persone, e seppe, senza alcun
dubbio di aver preso
la giusta decisione. Le guardie all’uscita le fecero il
saluto. Lei non si curò
di rispondergli. Aveva altro per
“La ragazzina diventa ogni giorno più impertinente, eh?” disse sorridendo una delle due guardie all’altra.
“Già. Ha un bel caratterino. Tiene testa da sola a tutti quei vecchiacci” disse l’altro accendendosi una sigaretta.
“Vi hanno mai detto che non si fuma in servizio? E soprattutto non negli spazi chiusi?” I due sbiancarono.
“Scusi, generale Kakahashi. Non lo faremo più signore.” L’uomo dai capelli argentei sospirò. Mantenendo il suo portamento rigido e inumano, partì alla ricerca del suo comandante. Doveva indurla a riflettere. Quelle che aveva proposto, era una mossa troppo azzardata, senza contare che non avevano piloti addestrati a pilotare quegli affari. Varcò la cabina di comando. Una serie di monitor, riempivano le pareti della stanza. Gli operatori si affrettavano, a eseguire gli ordini. Al centro della stanza un computer, racchiudeva il cervello del sottomarino. Ai. Un nome insolito, e senza nessun espediente.
“Cosa vuole Generale?”Lei. Sempre così carica di responsabilità. Ma in fondo, era ancora una bambina.
“ La missione kb è fallita. “
“lo so.”
“Non ho ritenuto prudente parlarne davanti al comando.”
“lo so, e so anche che non è per questo che siete qui. Cosa volete? Avanti signore sorprendetemi.” Lui sospirò guardandosi le scarpe. Per un attimo, apparve quasi umano. Ma solo per un istante.
“Ne abbiamo trovata un'altra. Signora” La donna si illuminò. Si girò, e si avvicinò all’uomo.
“Chi è?”
“Si chiama Hinata Hyuuga. Vive a Tokyo. Per ora non so altro. Cosa comanda signora?” Lei si morse il labbro inferiore. Dondolandosi leggermente da un piede all’altro, mentre l’uomo l’osservava impaziente. Un'altra. Come lei. Wraith? Si. Sicuramente avrebbe cercato di rapirla. Andava protetta. Ma come? E da chi?
“Ai.”
“Si signorina
Sakura?”
Una voce, ne femminile ne maschile, e quasi metallica,
riempì
“ fammi una ricerca su questa Hinata Hyuuga. Calcola le probabilità che lei sia una Issein. “
“Ricerca terminata. Probabilità calcolata.” Neanche un secondo. Sbalorditivo.
“Informami.”
“Studentessa del secondo anno liceo Horun di Tokyo. Figlia dell’ambasciatore Giapponese stanziato in America, Hiashi Hyuuga, e di Kyo Morisawe. Ha una sorella minore,Hanabi hyuuga. Ha diciasette anni. Femmina. Nata Il ventitre Dicembre. Ama gli sport e la cucina giapponese, ragazza timida e introversa, è tuttavia una studentessa brillante. Probabilità che sia un Issem. Dato incalcolabile se non sottoposta a test. “ Sakura sbuffò. E ora?
“Signora che farà? E soprattutto è davvero convinta di voler usare proprio quelle armi? In fondo è una missione minore? E poi non ci sono piloti in grado di …”
“Si sbaglia. Ci sono. Me ne sono già occupata.”
“E posso…”
“Sasuke Uchiha, Naruto Uzumaki e Shikamaru Nara.”
“ è sicuro di quello che fa comandante?”
“Sono nata sicura.” Ribattè lei. Poi si diresse verso una poltrona, accanto al cervello dell’astronave. Si sedette e accavallò le lunghe gambe.
“Generale vorrebbe essere
così gentile da portarmi un the?
Poi torni, ritengo necessaria la sua presenza durante le prossimo
ora” Lui
sorrise. Quella mocciosa ne sapeva una più del diavolo.
Però,
“Signorsì signora” Lei sospirò, e finalmente rilassò le mani. Poi il suo sguardo si posò su la schermata di Ai. Hinata Hyuuga. Un grosso problema…
Fatto!! Sta volta mi sono data alla fantascienza….ok no comment, diciamo che la storia non è chiara neanche nella mia testolina bacata…quindi…help!! Le coppie saranno di sicuro…boh! La naruhina ci sarà anche la Neji ten e la sasusaku….molto probabile anche la shikatem…ma ino con chi la metto? Commentatae ditemi se vale la pena di continuare o è meglio che mi do all’ippica… e nel prossimo capitolo inizia l’azione…xd
Anticipazioni:
“Naruto, maledizione
togliti di lì!” Shika osservò
l’amico
terrorizzato. Tre. Sasuke prese
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Hinata siospirò. Odiava il
lunedì mattina.
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“Ino! Hinata sapete la novità?” urlò una ragazza mora, a due sue coetanee dell’altro lato del cortile.
“No illuminaci, Ten!”
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Sakura si sciacquò il viso con l’acqua fredda. Aveva rischiato, si era messa in gioco e le era andata bene. Però non poteva giocare così con le vite dei suoi sottoposti, ne era consapevole. Ma non aveva altra scelta. La porta si aprì, e lei spalancò gli occhi.
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“Shikamnaru Nara, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha. Preparatevi, avete un ora di riposo prima della nuova missione.”