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Autore: darken_raichu    28/10/2014    3 recensioni
Pokémos è una terra lontana, dove i pokémon vivono divisi in 18 nazioni, tra i cui territori si estendono deserti, pianure, foreste e mari, che rendono assai difficoltosi i collegamenti tra i vari paesi. Fino a 10 anni fa la terra era in pace, ma ora le cose stanno cambiando…
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Città Caverna dei Ladri, esterno, 20/06/4783, circa le 08
Solo nell’infermeria con la sua borsa di fianco, Surskit si teneva pronto. Il medico la notte prima aveva detto che non si sentiva di lasciarlo andare finchè non fosse stato sicuro che i punti non erano infettati. Comunque Draak la notte prima, su richiesta di Eelektross, gli aveva portato la borsa e consigliato di tenersi pronto.
E adesso era lì ad aspettare, in attesa di sapere se sarebbe dovuto scappare. Quando sentì un suono dall’entrata della tenda si preparò. Ma a girare l’angolo non furono né i suoi compagni né qualcuno dei medici. Fu Roserade.
Surskit rimase paralizzato dal terrore, ma l’altra sorrise.
«Ciao piccolino.» Disse.
«Roserade.» Rispose questi freddamente «Che ci fai qui?»
«Sei scortese piccolino, neanche un ciao?»
«Ciao. Allora che vuoi? Sei venuta ad uccidermi?» Il tono di Surskit era calmo, ma in realtà era terrorizzato. Questa volta non c’era una Targhetta che l’avrebbe salvato all’ultimo secondo.
«No piccolino, stavo cercando uno dei Fratelli Neri per una storia che ci ha raccontato Weavile e sono entrata qui. E poi ucciderti ora non mi interessa, in fondo non sei una priorità e non sarebbe neanche divertente. E poi voglio vedere la faccia di Samurott quando gli dirò che non ha catturato o ucciso tutti gli abitanti di Water Port.» Disse Roserade, pronunciando l’ultima frase con una risatina.
«Già che ci sei digli che mi vendicherò quando me lo troverò davanti.»
Roserade ci riflettè un attimo, poi rise nuovamente «Ma sì, perché no? Sarà divertente. Ma ricordati una cosa piccolino» Il pokémon si avvicinò lentamente e guardò Surskit dritto negli occhi «La prossima volta che ci incontreremo, io ti ucciderò.» Surskit sbarrò gli occhi, ma Roserade non smise di sorridere.
«Oh, a proposito, avete vinto. Congratulazioni piccolino.» E detto ciò si girò ed uscì, lasciando Surskit nella sua brandina, terrorizzato.
 
Città Caverna dei Ladri, esterno, 20/06/4783, circa le 09
«D’accordo maestà, prenderemo suo figlio con noi.» Disse Eelektross chinando il capo.
«Ne sono felice. Ora Machamp, tu cos’hai deciso?»
«Sinceramente trovo questa cosa davvero noiosa. Fosse per me, vi lascierei andare così come siete, ma Re Alakazam si arrabbierebbe, e non ho sinceramente voglia di vederlo arrabbiato. Quindi ecco qui.» Machamp fece un cenno a Gallade, che gli porse una lettera, che a sua volta il re porse a Raichu.
«Quella è una lettera di convocazione. Se la farete leggere ad un pokémon di Arenia dovrà obbligatoriamente accompagnarvi nel vostro viaggio. Usatela come preferite.»
Raichu capì immediatamente. Machamp aveva deciso di dar loro qualcosa che rappresentasse Arenia senza scaricar loro addosso un peso.
«La ringrazio maestà.» Disse Raichu, mettendo il messaggio nella borsa.
«Bene, ora direi che potete andare. Mentre vi concedete un giusto riposo, faremo preparare tutto il necessario per la partenza vostra e del primo gruppo da inviare ad Elettria Se aveste messaggi da inviare loro, questo sarebbe il momento di consegnarceli.» Disse la regina.
Il gruppo si inchinò nuovamente, e Raichu porse alla Regina un documento diretto ai Generali Galvantula e Wash, che questa lesse e passò ad Absol. Poi si diressero alle tende, dove poterono riposare.
“Spero solo che ad Elettria sia tutto a posto.” Pensò Raichu prima di addormentarsi.
 
Electronvolt, base dell’S.T., 20/06/4783, circa le 12
«Allora Helioptile, ancora nessuna notizia da Raichu?» Chiese Galvantula.
«Nessuna signore.»
«Comincio a preoccuparmi. E se le cose fossero precipitate?» Si chiese Galvantula ad alta voce.
«Oh io non credo, quelli sanno il fatto loro.» Commentò Blastoise.
«Inoltre, credo che i tempi siano pressappoco corretti. Con la Coalizione dei Cinque probabilmente occorrono tempi più lunghi. Dobbiamo avere fiducia.» Aggiunse Aerodactyl. Era arrivato appena un paio di giorni prima, ma si era già dimostrato un vero esperto nell’organizzazione delle pattuglie volanti. Ormai gruppi di pokémon volanti controllavano il territorio di Elettria palmo a palmo in cerca di anomalie.
«Piuttosto, sono preoccupato per la calma dell’Organizzazione. Mi sembra sospetta, specialmente ora che l’Alleanza è un nemico concreto.» Disse Scizor, riportando l’attenzione di tutti sulla grande mappa di Elettria che occupava il largo tavolo della nuova stanza che era stata adibita a luogo di raduno per i Generali, dato che con l’arrivo di Aerodactyl quest’ultima si era fatta fin troppo sovraffollata. Di conseguenza avevano fatto costruire a tempo di record una sala delle riunioni nuova abbastanza grande per ospitare anche coloro che sarebbero arrivati in futuro.
«Già, preoccupa anche me. Credevo che a questo punto avrebbero perlomeno iniziato ad attaccare i rifornimenti, invece ancora calma piatta.» Annuì Azumarill.
«Non mi piace per niente.» Commentò Forretress «Significa che o non ci considerano una minaccia o stanno preparando qualcosa di grosso. Ed in entrambi i casi non vuol dire niente di buono.»
 
Da qualche parte ad Elettria, 20/06/4783, circa le 15
Carraco, Samurott e Pidgeot erano in attesa, davanti alla porta del Consiglio della Notte. Tutti e tre erano stati convocati non appena erano arrivati insieme alle rispettive truppe.
“Che razza di ingiustizia.” Pensò Pidgeot “Non hanno convocato né Dragonite, né Shedinja, né il terzo capitano di Laghia, S-qualcosa.”
«Pidgeot, entra.»
Pidgeot rabbrividì, ma entrò nella stanza.
«Siediti.» Disse il Primo Generale.
Pidgeot obbidì, ignorando la scomodità che un pokémon come lui provava sedendosi.
«Bene. Ora, parliamo del motivo per cui sei stato convocato.» Disse Salamence, squadrandolo. «Siamo molto delusi da te. Ti sei dimostrato un bravo gestore degli affari di Aeria, dato che hai saputo risolvere molti problemi in questi, quanti sono, sedici anni? Ma i tuoi piani mostrano sempre problemi e le tue capacità combattive sono tra le più scarse tra i capitani. Hai qualcosa da dire a riguardo?»
Pidgeot non sapeva che dire, quindi rimase in silenzio.
«Lo supponevo, seppur me ne rammarichi. Bene, vogliamo offrirti un’ultima possibilità. Prendi questa.» Proseguì il Generale, porgendogli una pietra che il Pokémon riconobbe subito.
«Da questo momento sei il progetto M-73. Spero ti sia chiaro che questo implica che un nuovo fallimento non sarà tollerato.» Disse il Terzo Generale.
Pidgeot annuì.
«Bene. E ora esci e chiama Carraco e Samurott.»
Pidgeot annuì di nuovo ed uscì.
  
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