Quel che Resta

E lei era lì, a cercare uno modo per non rompersi , per tenere insieme quello che era rimasto.
Non aveva più nessuno Christine, almeno nessuno per cui valesse la pena restare.

Così con un biglietto di sola andata nella mano destra tremante, il borsone su un braccio e una bambina appena nata nell’altro, Christine provava ad andare avanti, a non lasciarsi spezzare da tutto quel dolore.

Quanto dolore un essere umano può sopportare prima di sentirsi morire dentro, prima di sentirsi strappare via il cuore dal petto e rimanere con un vuoto che mai niente potrà colmare di nuovo?

Christine sa bene cos’è il dolore, lo prova da quella che le sembra una vita intera e ha pensato tante volte di far sparire quel dolore, quell’infinito senso di malinconia e tristezza che le attanaglia lo stomaco, sparendo lei stessa. Lo provano le sue braccia, o il suo corpo, troppo magro per una ragazza di appena vent’anni.

Però è sempre andata avanti Christine, sfumando poco a poco, ma senza mai sparire davvero.

Poi un giorno tutto è cambiato.
Ha finalmente visto la luce Christine, e l’ha vista negli occhi di Andrea. Lui le ha insegnato a vivere di nuovo e l’ha fatta uscire da quel baratro in cui stava cadendo.

Lei sa che gli deve tanto, perciò quando lui fu ricoverato per un incidente d’auto, gli aveva urlato di non lasciarla, di non azzardarsi perché lei aveva ancora così tanto da dimostrargli, da dirgli.

Sembrava una pazza quel giorno Christine, mentre urlava, scalciava contro i poveri dottori inconsapevoli di ciò che quella ragazza stesse passando. Inconsapevoli di tutto ciò che aveva passato.

Ma Christine non poté mai dimostrare nulla ad Andrea, perché lui da quell’ospedale non uscì mai.

E allora fu facile ricadere di nuovo in quel circolo vizioso che è il dolore. Fu facile tornare a non mangiare, a piangere e di nuovo sparire a poco a poco. Fin quando non scoprì di essere incinta.

Pensò di abortire Christine, di non potersi prendere cura di un essere così piccolo come un bambino visto che non era neanche in grado di badare a sé stessa.
 
È felice adesso Christine. Vive in una casa a Los Angeles, lavora per un’impresa importante e ha una figlia dell’età di 6 anni che è stata la sua salvezza. Ha gli occhi del padre Anna, e la prima volta che Christine la prese in braccio, ebbe un tuffo al cuore nel vederli.

È sempre un po’ malinconica Christine, e ogni tanto si perde ancora nei ricordi, soprattutto guardando gli occhi di sua figlia.

Ancora delle volte lo va a trovare. Così come ha fatto quando è nata Anna, per
presentargliela, o il giorno del suo primo compleanno per festeggiarlo tutti insieme.

È malinconica Christine, ma adesso quando va a fare visita ad Andrea e se ne va, un sorriso le increspa le labbra.