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Autore: Celestellina    20/10/2008    7 recensioni
Dato che esiste la song-fic, ho pensato, perchè non creare anche la poesia-fic? e così è nata quest'idea. Ogni capitolo sarà una one-shot intervallata dai versi di una poesia di altri autori, specificati di volta in volta. Ho messo il ROUNDROBIN così chi vuole può partecipare :) "E l’amore che provo per te mi scoppia improvvisamente dentro al cuore. Non voglio più avere torto o ragione, voglio solo amarti, e sentire le tue mani e i tuoi occhi su di me, dentro me. Mi avvicino di più, e intreccio le mie gambe alle tue. Tu fai un mugolio insoddisfatto, socchiudi gli occhi e mi sorridi, convinto di avere avuto l’ultima parola. Poi mi accogli tra le tue braccia, tenendomi stretta. Ma non mi sento perdente, non se ho te al mio fianco."
Genere: Romantico, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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T'amo

T’amo

 

Ti guardo, coricato vicino a me. È notte e il silenzio ci avvolge in un abitacolo piacevole e rassicurante. Questa sera, a differenza delle altre sere, io sono rimasta sveglia sul divano, mentre tu sei andato a dormire. Non mi ricordo nemmeno più perché abbiamo litigato, forse è stato il residuo di una giornata pesante per entrambi, forse qualcuno di noi aveva veramente ragione ad arrabbiarsi, ma dopo una serata passata da sola a tormentarmi perché uno stupido muro ci divideva non ho più voglia di capire a chi vada la ragione. La televisione parlava, mentre io pensavo che è assurdo arrabbiarmi con te, e poi non poter fare a meno di te. Mi hai stregata, sono vittima di un sortilegio. Non so nemmeno quand’è stato il momento preciso in cui ho iniziato ad amarti, se quando mi hai chiesto di sposarti, o quando mi hai baciata per la prima volta, o già quando il tuo sguardo si è posato su di me. Non so cos’hai di diverso dagli altri, forse è una questione di pelle, ma io lo so che è te che amo, incondizionatamente. Hai spento la luce, segno che stai per addormentarti, così anch’io ho spento la televisione, ho tolto i piatti che scolavano nel lavandino, e ho montato la caffettiera per domani mattina, e adesso sono qui a guardare te che dormi. Non c’è niente di più bello del tuo volto rilassato, illuminato dalla luce della luna che filtra dalle tende appena scostate.

T’amo senza sapere come, né quando né da dove

E l’amore che provo per te mi scoppia improvvisamente dentro al cuore. Non voglio più avere torto o ragione, voglio solo amarti, e sentire le tue mani e i tuoi occhi su di me, dentro me. Mi avvicino di più, e intreccio le mie gambe alle tue. Tu fai un mugolio insoddisfatto, socchiudi gli occhi e mi sorridi, convinto di avere avuto l’ultima parola. Poi mi accogli tra le tue braccia, tenendomi stretta. Ma non mi sento perdente, non se ho te al mio fianco.

T’amo direttamente senza problemi né orgoglio

Ti accarezzo la schiena, stingendomi un po’ di più a te, e non m’importa se penserai che mi sento in colpa, o se domani litigheremo di nuovo, perché so che noi due ci amiamo, e sulle cose importanti andremo sempre d’accordo. E perché quando l’amore ci ha scelti ti ho donato il mio cuore e la mia fiducia, e so che non li maltratterai.

Così ti amo perché non so amare altrimenti che così

E comincia tra di noi la danza delle mani, che corrono sui nostri corpi come su un pianoforte, per suonare melodie intime e segrete, che solo noi conosciamo. E le nostre labbra si cercano per togliersi e donarsi il respiro a vicenda. E tu finalmente sei dentro me, cullandomi nel movimento più antico del mondo, dove mi sento al sicuro. E sento chiaramente che non è solo piacere che mi dai, ma amore allo stato puro, è la delicatezza con cui mi vieni a cercare, con cui mi chiedi di donarmi a te, ancora una volta. E io non sono più io, né tu sei più solo tu. Siamo insieme, siamo noi, una cosa sola in quest’universo fatto di molteplice.

In questo modo in cui non sono e non sei

E mentre ti allontani so che resti ancora dentro me, perché non può essere altrimenti che così, perché tu sei in me come io in te. E nuovamente mi abbracci, e la mia testa trova il suo guanciale nell’incavo del tuo collo, mentre la tua mano si poggia sul mio cuore. Cerchi ancora le mie labbra, e so che è il tuo modo di chiedermi scusa per la lite di prima, ma l’amore perdona ancor prima di ricevere scuse. Sento il mio cuore battere insieme al tuo, un ritmo regolare che segna il tempo della nostra vita. E mentre mi tieni stretta a te sento che chiudi gli occhi, e allora tranquilla chiudo gli occhi anch’io, immersa nel tuo amato abbraccio.

Così vicino che la tua mano sul mio petto è mia

Così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno

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Allora, vi piace questa nuova idea? Spero di si! La poesia che ho inserito nel testo è di Pablo Neruda, in assoluto la mia preferita. Chi vuole può cimentarsi nella scrittura, dato che ho messo il ROUNDROBIN, oppure fare una richiesta, che sarà esaudita tempo permettendo :)

   
 
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