Catarsi

 
 
Le scale erano ripide, nere, e lingue di luce pallida sfioravano le lastre di pietra. Le scarpe di un folto gruppo di ragazze ticchettavano sugli scalini, riecheggiando all’infinito, come se un fiume di ciottoli stesse scorrendo tra le pareti anguste.
 
Non sai quel che è meglio per te.
 
Le dita di Cho tremavano, seguendo un ritmo doloroso e imprevedibile di lacrime trattenute, gola stretta, sguardi furtivi. Con gli occhi vacui, lucidi, Cho inchiodò all’improvviso a pochi gradini da un portone di legno con un battente a forma di corvo.
-Cho, che fai? Non stai bene? – cinguettò Marietta, strattonandole una manica della divisa.
-No, Marietta. È tutto a posto.
Il corvo fece trillare il suo indovinello nell’aria “A ben guardare, se è vera è falsa, e se è falsa è vera.”
Marietta tacque un istante. Cho non aveva sentito nulla.
 
Non sai quel che è meglio per te.
 
-Cho, non mi viene proprio in mente.
Hai solamente sedici anni. Non puoi rischiare ora.
-Cho, mi stai ascoltando? Qual è la soluzione?
 
Harry Potter non è gradito al Ministero: stai dalla parte di Dolores!
 
Dolores Umbridge era la scelta giusta, per i suoi genitori.
La stessa donna secondo cui la morte di Cedric era stato solo un incidente.
La stessa donna che aveva punito col sangue.
Cho sentì le lacrime pungere agli angoli degli occhi, bagnarle le ciglia. Cedric – con i suoi occhi, le sue mani forti, le parole buone – si affollava in un punto imprecisato tra il cuore e le labbra, un nodo crudele e tremendo di notti buie, di rimorsi; e poi, all’improvviso, Harry prendeva il posto di Cedric.
 
“A ben guardare, se è vera è falsa, e se è falsa è vera!” cantò di nuovo il corvo.
Le labbra di Cho s’incresparono in un leggero sorriso. Certe cose sono questione di coraggio, e lei aveva imparato suo malgrado cosa significasse averne.
Non era mai stata coraggiosa.
Eppure qualcosa bruciava dentro di lei. Faceva male, sì. Faceva terribilmente male.
 
Alla fine dei conti, tutto si riduce a questo.
La catarsi del fuoco. Della paura che diventa coraggio.
E il coraggio di riconoscere la verità.
Cho infilò una mano in tasca, e accartocciò la lettera di sua madre.
“A ben guardare, se è vera è falsa, e se è falsa è vera!”
Con un sospiro, Cho sussurrò la risposta.
-Una bugia.
 
 





 

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Storia partecipante al contest "Soldati" di Rosmary sul forum di EFP. 
In attesa di valutazione.

Note dell'autore
Il contest richiedeva di raccontare che cosa abbia spinto un personaggio a schierarsi in un determinato modo durante la I o la II guerra magica, e descriverne il suo tormento interiore.
Cho Chang ha sempre suscitato in me opinioni abbastanza contrastanti. In alcuni momenti la detestavo, in altri l’ammiravo, in altri ancora avrei preferito che non avesse interferito nella storia di Harry, invitando alle riunioni dell’Esercito di Silente anche Marietta Edgecombe.
Tuttavia, era innamorata di Cedric, e provava qualcosa anche per Harry. In lei deve essersi svolto – e chissà, risolto? – un conflitto da troppi trascurato.
Ho cercato di descriverlo a modo mio.