Quando la stoffa smette di bruciare sul fuoco nero come la pece e come il depresso umore generale, mi alzo con gli occhi rossi di pianto, mi alzo senza nemmeno la voglia di farlo: mi hai lasciata sola, sola, sola ed è tutta colpa mia.
Se io non avessi dubitato, se non avessi permesso al nemico di ingannarmi, se non fossi stata così superficiale, forse tu saresti ancora qui a stringere la mia mano.
Ma quando commisi il mio sbaglio per te fatale non eri ancora nel mio cuore, il nemico era così affascinante ed io così frivola.
E adesso?
Abbiamo pagato entrambi per le mie colpe, per i miei errori, ma sei stato tu a perdere la vita, l’ingiusto destino ti ha punito a causa mia.
Su quella nave è morto un eroe, il mio eroe.
Addio Charlie, Ave atque vale.