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Autore: Voglioungufo    30/10/2014    2 recensioni
SEQUEL DI "STRANE COSE QUELLE DI CUI PARLANO QUESTI INNAORATI"
Sono passati tre anni dalla fuga di Giorgia. Albus è troppo chiuso nella sua solitudine per notare i nuovi vicini mentre Lily è alle prese con una nuova e pericolosa amicizia facendo preoccupare James che ha gettato anima e corpo nel suo "lavoro" per dimenticare Dominique, in francia, e Fred, disperso da un anno.
Rose si sente inutile incapace di aggiustare la famiglia ormai spezzata, solo Scorpius riesce a capire a il suo dilemma e rincuorarla. L'unico lato positivo sembra il matrimonio tra Teddy e Victoire, peccato che la piccola Roxanne sia innamorata del metamorfusmago. Anche Luois non partecipa alla felicità della sorella troppo preso a custodire il suo segreto. Frank sembra aver abbandonato definitivamente i suoi amici
Nel frattempo il mondo sotterraneo inizia a tornare alla luce e la domanda sorge spontanea: riusciranno a difendersi dal Chaos e dal Delirium, o la storia sta per ripetersi?
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: James Sirius/Dominique, Rose/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Chaos or Delirium?'
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Titolo: Amanti, a letto, è l'ora delle fate.
Autore: Voglioungufo
Fandom: Harry Potter.
Genere: Avventura, Mistero, Fantasy, Commedia, Azione, Romantico, Introspettivo, Suspence.
Rating: Arancione (alzabile per via di certe scene violente o psicologiche)
Avvertimenti: Violenza, Slash, Incest, Malattie mentali.
Personaggi: Giorgia Weasley/Flox (np), Albus Potter, Lily Potter, Fred jr Weasley, James Potter, Dominique Weasley, Roxanne Weasley, Louis Weasley, Hugo Weasley e tutta la baracca. Sono infiniti, davvero.
Coppie: Giorgia/Al, Rose/Scorpius, Lily/nuovo personaggio, Roxanne/nuovo personaggio, Louis/nuovo personaggio, Fred/Melody-Delirium, James/Dominique.
Note: Eh be', questo è un sequel come avete letto sopra. Poche cose da fare notare.
1. Prima di tutto vi consiglio vivamente di leggere questa roba qui nonostante i primi capitoli siano frivoli. Ovviamente potete non farlo ma ehi, non voglio recensioni del tipo "Ma cos'è il Chaos?" "Perché Fred è vivo?" che dovrò spammarvi il link e saremmo punto a capo.
2. Se sei nuovo, i primi capitoli del prequel potrebbero farti pensare "ah be', la tipica commedia comica con una ragazza in piena crisi ormonale". No, non è una storiella. Almeno all'inzio lo è, posso concederlo ma adesso le cose si fanno serie.
3. Per chi ha avuto il coraggio di venir fin qui non si deve assolutamente aspettare qualcosa tipo il prequel, momenti di allegria ci saranno ma come avete visto negli avvertimenti le cose si fanno molto serie e pericolose. Ci saranno parecchi morti, ve lo assicuro, e rivelazioni sconvolgenti più malattie mentali quali la Psicopatia e la schizzofrenia. Se siete facilmente impressionabili o vi fate forza o lasciate stare, ve lo consiglio.
4. Sì, ho cambiato il titolo della storia vecchia perché dava davvero l'impressione di qualcosa di frivolo. Gli aggiornamenti avverrano a settimane alternate o il mercoledì o il venerdì. Ho un disperato bisogno di una bate, se siete interessati contattatemi per messaggio.
5. RINGRAZIO CON TUTTO IL CUORE LE LETTRICI (non mi sembra di aver visto maschi xD) CHE HANNO AVUTO IL CORAGGIO DI ARRIVARE FINO QUI. SPERO CHE CONTINUERETE A SUPPORTARMI E A SOPPORTARMI COME AVETE SAEMPRE FATTO. SIETE FANTASTICHE.




Amanti, a letto,
 è l'ora delle fate.
**
Prologo


30 Agosto 2010
Devonshire.

Angelina sentì che toccava a lei essere la prima ad aprire la porta della nuova casa. Aveva atraversato con passo sicuro il vialetto lastricato fino davanti al portone di quercia dove faceva bella mostra di sé una targhetta che riportava "Famiglia Weasley-Jhonson". Un sorriso si fece strada sulla labbra della donna mentre osserava con affetto l'entrata della casa, era accogliente e un armadio a specchio riflettava la sua fugura slanciata.
"Ed eccoci qui, casa", Angelina si girò verso George che aveva appoggiato due enormi scatoloni a terra, il viso reso rosso dallo sforzo. Il piccolo Fred spieva la nuova sistemazione da dietro le sue gambe.
"Già, casa", commentò la donna di colore. Avevano cambiato così tanti appartamenti in quegli anni dalla nascita di Fred che le sembrava strano formulare quella parola, quasi che non esistesse al mondo una casa fissa.
Viaggiare è stato bello, ma prima o poi bisogna mettere radici...
Fred sgattaiolò via correndo sulle scale per esplorare il nuovo ambiente. Faceva i gradini due a due impaziente di scoprire qualche passaggio segreto. Angelina si limitò ad appoggiare la borsa e aiutare il marito a spostare i bagagli in salotto. Stava allegramente chicchierando su il divano e se usare la magia o meno per spostarlo quando il grido del bambino attraversò la strada. Presa dal suo istinto materno mollò la scatola e corse su per le scale ignorando completamente il marito.
Fred sembrava illeso, shoccato e spaventato, ma non portava gravi danni. Fissava uno specchio che occupava metà corridoio dal taglio molto antico, le pupille inghiottivano completamente l'iride blu e la bocca perfettamente ovale in un muto urlo di terrore.
"Amore, tesoro!" lo chiamò abbracciandolo "Va tutto bene? Cos'hai conbinando?" aggiunse sapendo quanto il piccolo dall'aria angelica fosse in realtà una festa.
"C'è una bambina nello specchio, c'è una bambina nello specchio!" il petto di Fred sussultava violentemente come se stesse singhiozzando mentre urlava quelle parole. Si aggrappò a lei seppellendo il viso sulla faccia visibilmente terrorizzato.
Angelina guardò lo specchio e vide il suo stesso sguardo guardarla male, l'unica cosa che apprese era che i suoi capelli avevano bisogno di un parrucchiere.
"Piccolo mio" disse dolcemente accarezzando i capelli rossi marchio Weasley "Non c'è nessuna ragazza dentro lo specchio".


10 Giugno 2019.

Fred aveva mollato il baule all'entrata di casa e aveva poi salito le scale precipitosamente impaziente di incontrare Melody, la ragazza dello specchio. Perché lei esisteva, non era frutto della sua immaginazione da bambino come dicevano tutti.
Anche perché io non sono più un bambino!
In ogni caso la maggior parte delle volte che passava davanti allo specchio del corridoio lei era là dentro ed era stato inevitabile che i due legassero.  
Anche quella volta lei era là, e stava lanciando con sguardo assorto incantesimi con le mani senza usare nessuna bacchetta. Fred sapeva che poteva farlo, non era la prima volta che la vedeva all'opera. Si sbracciò cercando di attirare l'attenzione della ragazza ma quella sembrava troppo presa a rincorrere i suoi pensieri per dargli retta.
"Melody!" urlò e sentì distintamente sua sorella Roxanne ridere. La ignorò completamente anche perché finalmente la ragazza dello specchio si era accorta della sua presenza. Aveva uno sguardo tristissimo.
"Sono tornato!" continuò Fred aprendo le braccia e facendo un sorriso smagliante deciso a cancellate quell'espressione triste dalla faccia dell'amica. La trovava molto bella con i suoi lineamenti leggermente affilati, gli occhi blu come i suoi e i capelli azzurro-argento. In più aveva una luce nello sguardo che ti faceva voglia di amare e odiare insieme il mondo, la cosa lo confondeva sempre e raramente restava sempre lucido.
Vedendo che continuava a non rispondere chiese: "Cosa c'è?"
Melody inclinò la testa di lato e sussurrò:
"Io sono un mostro" e mentre diceva questo la superficie dello specchio iniziò a rimpirsi di brina, poi uno strato di ghiaccio cominciò a  a uscire dall bordo dello specchio. Fred si spaventò.
"Io uccido le persone" continuava Melody "Uccido per divertimento, non posso controllarmi. Ucciderò anche te".
Senza pensare Fred estrasse la bacchetta lanciando un incantesimo allo specchio e la potenza fu tale che venne scaraventato all'indietro facendogli sbattere la schiena sul muro.
Quando George salì allarmato dal rumore lo trovò svenuto mentre le sue mani lanciavano bagliori di qualche strano incantesimo.



20 Luglio 2020.

Fred si svegliò sudato  urlando, gli rispose il buio silenzioso della casa. Con uno scatto gettò le coperte di lato e a tentoni uscì dal letto dirigendosi verso la scrivania alla quale si aggrappà con forza cercando di riprendere fiato.
Stralci dell'incubo facevano capolino nella sua mente spaventandolo come non mai. Era in un luogo sconosciuto con al neve, ricordava il freddo che gli lacerava la pelli, era nudo esposto a un vento incessante; ricordava Melody che rideva e lo sbeffeggiava canticchiando di tanto in tanto la parola mostro. Poi la neve si era colorata di rosso e lui aveva visto la sua vecchia amica uccidere i suoi genitori e gli zii squarciando loro il petto con i denti. Chiuse gli occhi cercando di reprimere la nausa che gli venne quando ricordò che in realtà era stata lui ad uccidere tutti trasformandosi in un mostro.
Tremante si diresse verso l'interruttore della luce e lo schiacciò illuminando la stanza. Cacciò un urlo quando vide che tutto era ricperto da un sottile strato di neve e che le lenzuola, come le sue mani, erano sporche di una sostanza rossa e appicciosa, sangue.


17 Agosto 2024
Un anno dopo dalla fuga di Giorgia.

Fred era seduto a terra, in un angolo della stanza a cercar di non piangere. Sentiva la voce di Delirium, di Melody, ovunque e non riusciva a fuggurgli. Specialmente perché ora sapeva e comprendeva, comprendeva il moptivo per cui si sentisse così legato a Giorgia e perché fosse l'unico in grado di vedere Delirium nello specchio, compendeva il cambio del colore dei capelli e i sogni che lo avevano sempre perseguitato.
Sei un mostro sei un mostro sei un mostro sei come me sei come me sei come me morte sangue non puoi controllarti uccidi mostro mostro sei maledetto sei come me vieni con me scappa con me vieni da me.
Non poteva fuggire a quelle voci, non poteva fuggire da sé stesso. Stava peggiorando, non riusciva più a controllarsi e sentiva attacchi di pura energia attarversargli il corpo senza che lui non potesse fare nulla. Aveva già distrutto metà giardino, avrebbe potuto uccidere qualcuno.
C'era solo una soluzione e per quanto la odiasse non poteva scegliere altrimenti. Il rischio era troppo grosso.
Cercando di controllare la tremarella uscì dalla sua stanza posizionandosi davanti allo specchio del corridoio. Tolse il telo che lo copriva e come ai vecchi tempi vide una ragazza dai capelli blu fissarlo. Aveva un sorriso folle e omicida.
"Vieni da me" disse Delirium tendendio le braccia e facendo increspare la superficie liscia dello specchio. E lui lo fece, attraversò lo specchio.
Quella fu l'ultima volta che videre Fred jr Weasley.


   
 
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