Avevano trascorso insieme nient'altro che un centinaio d'anni. Per lui erano stati troppo pochi. Un mero battito di ciglia nella vita di un Elfo. Ma nella loro intimità, quelli erano stati gli anni d'oro del re e della regina dell'Ithilien. E adesso, ad un solo anno dalla sua scomparsa, Legolas era sulla riva dell'Anduin, volto verso occidente, guardando il sole calante. Il re aspettò, e aspettò, fintanto che il sole non sparì del tutto e solo la luce limpida e remota delle stelle ormai rischiarava la pianura. Contemplò le stelle, ne elogiò la luminosità e la saggezza, testimoni involontarie delle effimere vite degli uomini sulla terra. E contemplandole gli tornarono in mente i ricordi, le loro avventure e le sofferenze patite. Tutto ciò lo agitò, tanto che il cuore aumentò di battito e gli occhi si dilatarono. Ma il pensiero del superamento degli ostacoli, delle vittorie conquistate, di lei, vestita i luce nella notte dei tempi avanzando verso di lui, sussurrandogli dolci parole come due giovani amanti. I capelli rilucenti di pietre bianche in quella notte assai lontana nel ricordo di colui che assistette.

E le grandi promesse che si erano fatti, quello, Legolas, non potette che amareggiarlo ancor di più.