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Autore: momoko89    20/10/2008    4 recensioni
Piccola OS Style. Kyle e Wendy stanno insieme, e Stan non sa chi dei due essere più geloso. Chi sceglierà?
Dal testo:
'Ero amico di Kyle? Sì.
Ero amico di Wendy? Sì.
Ma quando stavano assieme non riuscivo più a vedermi come tale.'
Genere: Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kyle Broflovski, Stan Marsh
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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All I need

 
Non sapevo cosa mi prendesse in quei momenti. I miei occhi li incrociavano spesso insieme a scuola mentre s’incamminavano semplicemente verso la classe, o parlavano innocentemente alla mensa davanti ad un succo di frutta,  o ridevano nel parco tornando a casa. Ogni volta era una tortura.
Non sapevo proprio cosa mi prendesse esattamente in quei momenti. Sapevo solo che non riuscivo a sopportarlo. Era una visione vomitevole, un’immagine che ogni volta metteva in circolo qualcosa dentro di me, provocandomi bruciore di stomaco. In quegli attimi giuravo a me stesso che il mio sguardo non li avrebbe più incontrati e che non ci avrei più fatto caso, ma ovunque andassi loro erano lì, e il mio occhio cadeva inevitabilmente su una loro carezza apparentemente innocente mentre le mie orecchie udivano solo la musica graffiante delle loro risate leggere.
Ero amico di Kyle? Sì.
Ero amico di Wendy? Sì.
Quando stavano assieme, però, non riuscivo più a vedermi come tale. Anzi, è meglio dire che io non riuscivo più a vedere loro come amici. Non potevo sopportare nessuno dei due, era più forte di me.
Era come se lui avesse rubato quella che era stata la mia ragazza per una vita intera, e lo odiavo per questo. Quanti discorsi mi aveva fatto, quante promesse aveva giurato di mantenere: 'Stan, non uscirei mai con la ex del mio migliore amico.'
La verità? Tutte cazzate. Tipico di lui, in fondo, fare promesse da infrangere, diamanti da far cadere sul pavimento e frantumare in mille schegge brillanti. La sua coerenza era commovente, a volte.
Invece quando vedevo lei, quando vedevo i suoi occhi specchiarsi in quel verde mandorla, quando la sua mano sfiorava accidentalmente quella pelle chiara, quando il suo viso diventava radioso per un suo semplice sorriso, era come…come se…
 
“Kahl!” la mia voce li scuote leggermente, spezzando la loro conversazione.

Il rosso pare sorpreso dal mio tono austero “Dimmi, cosa c’è?”

“Dobbiamo parlare.” Gli afferro il braccio e lo porto con me dietro la scuola, ignorando accuratamente i lamenti fastidiosi di Wendy.

“Ehi, no! Cosa..?” Kyle cerca di opporsi ma non glielo permetto, continuando a camminare

“Stan, aspetta un attimo. Fermati!” si divincola, strappando improvvisamente la mia mano come un cerotto sulla bocca. Mi volto verso di lui con una sguardo fulminante, ma non pare turbato a riguardo “Cavolo, amico, che problema hai?”

“Dovevo parlarti.” rispondo, acidamente.

“Questo l’ho capito, ma non potevi aspettare a stasera? C’era bisogno di essere così rude? Stavo parlando con Wendy!”

“Ah già, lei. L’ho fatto per te, Kahl. Non sei contento?”

Affina lo sguardo “Cosa vorresti dire con questo?”

“Che non è fatta per te. Tu la conosci bene quasi quanto me, sai benissimo come si comporta in queste circostanze: ti illude e poi va a cercarsi qualcun altro spezzandoti il cuore. E’ una…”

“Stan, fermati!” i lineamenti del suo viso si fanno duri, la luce dei suoi occhi disarmante. Il suo tono ha perso qualsiasi nota comprensiva “So benissimo cosa stai per dire. Lascia stare, non ti azzardare ad insultarla. Lei è cambiata, non è più come prima. Le cose sono diverse ora.”

Sta per tornare da lei quando io continuo insistente  “Lei non ti merita, Kyle.”

“Ah, no?” si volta di nuovo verso di me, con fare irritato “E chi dovrebbe invece? Dim..”  gli butto le braccia al collo e fondo le mie labbra alle sue con uno scatto. Il suo petto ha un sussulto per la sorpresa, il mio perché il solo pensiero di lui, ogni volta mi fa impazzire talmente tanto da sentire il sangue fluire in ogni centimetro del mio corpo. La brezza primaverile ci accarezza il capelli. Assaporo il gusto di pesca delle sue labbra  mentre la mia lingua fa leva per entrare nella sua bocca e danzare con la sua in movimenti lenti e intensi. Mi perdo, il suo inconfondibile profumo fa vacillare la mia razionalità, il movimento morbido delle sue labbra mi annebbia la mente. Cerco di lasciarmi andare a lui, ma qualcosa che non va s’intrufola dentro di me, annienta il calore del momento, appesantendomi sempre più. Mi sento come un sassolino spinto giù, nel cuore dell’abisso dal peso feroce del mare. Le sue braccia non mi sfiorano, le sue mani non mi cercano. La forza di gravità mi riporta nel mondo reale come un meteorite che si schianta sulla terra. Le sue labbra non ricambiano più, stavolta è il tepore delle sue mani che percepisco.

Scuote la testa mentre si libera dal mio abbraccio “Ahh, Stan, ne abbiamo già parlato.”

“Sì, ma non mi sembra che tu abbia capito perfettamente la situazione.”

“No Stanley, sei tu a non aver capito. Io voglio stare con Wendy, scusami.” Le sue parole mi spezzano il respiro, il suo gesto mi lascia completamente vuoto dentro. Sento tutti i sentimenti che provavo un instante prima venir risucchiati in un vortice come mi lascia i polsi e fa per andarsene.

“Kyle.” trovo la voce prima che possa sparire dietro l’angolo “Farà del male anche a te.”

Mi rivolge uno sguardo sereno. Una folata di vento gli scompiglia leggermente i ricci scarlatti “Probabile, ma lei mi piace davvero. In questo momento è tutto ciò di cui ho bisogno, e a me va bene così.”

‘In questo momento è tutto ciò di cui ho bisogno.’

C’è una canzone dei Radiohead che fa così.
 
I am a moth
Who just wants to share your light
 
Se ne va portandosi via con sé tutto ciò che mi rendeva completo, lasciandomi vuoto come una conchiglia privata della sua perla.
 
I’m just an insect
Trying to get out of the night
 
‘In questo momento è tutto ciò di cui ho bisogno.’
Anch’io mi sento una fottuta farfalla notturna in cerca di uno spiraglio di luce…
‘In questo momento è tutto ciò di cui ho bisogno.’

“..e tu me l’hai portato via..” Un sussurro percepibile solo al vento, mani in tasca, schiena appoggiata al muro, occhi vuoti rivolti verso il cielo, cuore affranto. “Fanculo, Kyle…”
 
You’re all I need,
You’re all I need.

 
Angolino.

Mh bene, eccomi qua con una style!! Nanananananna (colonna sonora come al solito) XD
Allora…Io non sono solita fare style, ma stavolta avevo voglia di scriverne una. Questa fiction è nata da un gioco con c17 chan. Inizialmente ero indecisa se scriverla o meno perché ha un finale amaro, ma…diciamo che non riuscivo a togliermela dalla testa XD E allora l’ho buttata giù, anche se non mi convince molto. Insomma, ditemi che ne pensate *_*
Visto che ci sono ne approfitto anche per ringraziare emily ff, Windgoddes, c17 chan, Setsuka e Mokuren per aver commentato Killer Words. Grazie, l’ho apprezzato moltissimo *_*
A presto <3

Momoko

 
  
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