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Autore: Aeltanin    30/10/2014    3 recensioni
[Harry/Blaise]
Quando il momento di sguainare le bacchette arrivò, scuotendoli dal loro torpore fittizio, si fissarono fermamente, la determinazione a sottolinearne i lineamenti aristocratici.
Sebbene lo sfrigolio dei molteplici bastoncini di legno vanificasse la portata di ogni suono e la polvere rovente delle macerie ostacolasse notevolmente la vista, Draco e Blaise riuscirono a seguire minuziosamente le rispettive mosse e l'uno di fronte all'altro non promisero di proteggersi a vicenda, ma, se se ne fosse presentata l'occasione, di pensare alle uniche persone che la loro animosità mal celata bramavano di sapere sicure.
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Harry Potter
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo, Contesto generale/vago
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Misunderstood

 

 

 

Quando il momento di sguainare le bacchette arrivò, scuotendoli dal loro torpore fittizio, si fissarono fermamente, la determinazione a sottolinearne i lineamenti aristocratici. 
Sebbene lo sfrigolio dei molteplici bastoncini di legno vanificasse la portata di ogni suono e la polvere rovente delle macerie ostacolasse notevolmente la vista, Draco e Blaise riuscirono a seguire minuziosamente le rispettive mosse e l'uno di fronte all'altro non promisero di proteggersi a vicenda, ma, se se ne fosse presentata l'occasione, di pensare alle uniche persone che la loro animosità mal celata bramavano di sapere sicure.

Tuttavia il ragazzo mulatto era ben conscio di non poter, per nessuna ragione, avere la meglio sulla volontà del Gryffindor che indomito e austero, si offriva alla battaglia, facendogli trattenere il respiro molteplici volte e rilasciarlo altrettante, quando lo vedeva riaffiorare, salvo, dalla nebbia di polvere e fango che li circondava. Aveva capito che mai Harry si sarebbe sottratto alla probabilità nefasta che la vita gli aveva sbattuto in faccia alla tenera età di un anno e men che meno il bambino sopravvissuto avrebbe permesso che la sua codardia potesse nuocere e mettere in pericolo chiunque altro, eccetto lui. 

Queste ragioni non furono sufficienti per placare l'istinto di Blaise, che stava sferzando la folla di gente ferita, scalciando massi e calcinacci, come se questi non avessero peso. Il suo portamento elegante lo faceva apparire come un dio tra quella calca indistinta di persone o almeno, ad una divinità Harry lo raffigurò, quando lo vide avanzare verso di lui ed evitare uno schiantesimo, allo stesso modo in cui si scaccia una mosca fastidiosa. Quel ragazzo era un vulcano in eruzione, sempre pronto ad intervenire nel momento sbagliato.
E mai momento gli apparve più sbagliato di quello: il lord Oscuro stava attraversando la sala, distribuendo Avada Kedavra quasi ad ogni passo, assicurandosi che la fedele Nagini gli fosse accanto e preservandola da qualsiasi avventore che volesse toglierla di mezzo, portandolo quindi un passo più vicino alla sua morte. Il bambino sopravvissuto visse un momento di panico, trovandosi 
scoperto alla mercé del Lord, ma soprattutto incapace di proteggere adeguatamente il migliore dei suoi mali. 

Proprio nel momento in cui il Gryffindor decise di mandare tutto in fumo, gridando a Blaise di fuggire e palesandosi a Voldemort, Draco Malfoy strattonò rudemente l'amico e lo tirò dietro un angolo, afferrandolo per un braccio.

Harry respirò; ebbe la sensazione di tornare nuovamente a vivere dopo un periodo di agonia e ringraziò mentalmente lo slytherin, lodando il suo tempismo perfetto. Evitando un masso diretto verso di lui, Harry osservò Blaise da lontano, lottando contro l'istinto di avventarsi contro di lui e sfinirlo di schiantesimi. Se fosse trascorso solo un attimo di più, adesso starebbe stringendo a sé il suo corpo inerme. Ricacciò via il pensiero, scuotendo la testa e assecondò il suo istinto. Si prese qualche secondo di pausa dalla battaglia, osservando Malfoy litigare con Astoria, piuttosto determinata a far valere le sue ragioni. Vide Blaise avvicinarsi alla coppia e attirare verso di sé la ragazzina, che sembrava riluttante ad ascoltare il suo ragazzo e a seguire Blaise. Decise di intervenire.

 

« Blaise, dannazione! Che ti salta in mente! Lui era lì, ti avrebbe visto, ti avrebbe ucciso, davanti a me! Devi stare al tuo posto! Ti odio Zabini, ti odio! Ti detesto! Non puoi… » Harry non aveva smesso un secondo di assestargli pugni sullo sterno e Blaise di contro non aveva fatto nulla per fermarlo. Aveva accettato ogni frase ed insulto con stoica calma e aspettava il momento di fermare quel fiume in piena.

« Smettila di darmi ordini e di pensare che il mondo giri attorno a te! Quella bestia vuole ucciderti da prima che nascessi e non aspetterà di certo, quando farai un passo falso e ti colpirà alla spalle! Non vedi l'ora di morire, così potrò piangerti? Ah, mio caro, non starò qui con le mani in mano e non ti chiederò certo il permesso di intervenire! » Le mani di Harry gli avevano percorso il viso sporco di sangue e fango con estrema disperazione, fino a che la loro corsa fu arrestata dalle mani di Blaise all'altezza del collo ferito. Una carezza alla quale Blaise non sognò di sottrarsi e un bacio bramoso a fior di labbra fu quello che ricevette dal prescelto, prima di mischiarsi nuovamente alla cruda realtà della guerra. Il Gryffindor gli aveva poggiato la fronte sul petto.

« Ti prego, non tentare di farti uccidere per salvare me, che sono una persona già segnata. Permettimi di morire, sapendo che sono riuscito a salvare la cosa più preziosa e importante della mia vita, Blaise. Altrimenti non avrò trovato pace. Ti prego… Blaise. » 

Il viso di Harry era contratto in una maschera orrenda; la paura lo aveva sfigurato e il verde dei suoi occhi aveva perso la consueta luce. Era evidente che si aspettasse comprensione dallo slytherin di fronte a lui, che la sua dichiarazione lo avesse fatto rinsavire e lo avesse convinto a trovare riparo dalla morte che aleggiava intorno a loro. Ancora una volta, Blaise tradì la sua speranza e si abbatté impietoso sulla sua emotività precaria. Lo Slytherin si lasciò invadere da una furia cieca, che minacciò di distruggere definitivamente l'unica cosa degna di importanza della sua vita. Non curante della sua espressione contrita, Harry lo avvicinò a sé e gli trasmise con tutta la possessione asfissiante dell'abbraccio il bisogno vitale di saperlo integro e in salvo.

Blaise non condivideva per ovvie ragioni l'istinto omicida dell'uomo che amava. Fu questo che lo costrinse ad allontanarsi dalla sua stretta, facendo più male a se stesso di quanto fosse disposto ad ammettere. Harry si ritrovò ad annaspare, quando Blaise lo riattirò a sé, petto contro petto, e gli puntò la bacchetta dritta in gola. La cattiveria di cui i suoi occhi color pece erano intrisi, Harry l'avrebbe ricordata ogni notte, se fosse rimasto vivo, ed era sicuro che l'incubo insopportabile di quello sguardo d'amore malato l'avrebbe tormentato fino ad ucciderlo.


« Non sono un animale da compagnia, ti ho già detto che prendo le mie decisioni da solo. Morirò pure se sarà necessario, ma non permetterti mai di frapporti alla mia volontà. Tu vai a darti pure in pasto al nemico, consegnati a lui, coraggioso come sei sempre stato. Io penserò a come tirarti in salvo e a cambiare le sorti della battaglia. » Il prescelto aveva abbassato lo sguardo sulla bacchetta ancora puntata sul suo collo, quando anche Blaise si accorse di quel gesto esagerato e la ritirò velocemente. Harry provò ancora una volta a trattenerlo, ma si dovette arrendere, quando lo guardò negli occhi e il gelido abbraccio della fermezza che li animava, lo pietrificò a sua volta. 

« Non lo capisci, Blaise?! Io devo andare a morire! Non posso mettermi in salvo. Io sono il prescelto! »

« Non mi importa ».

« Fuggi da qui, salvati! Sei troppo coinvolto per restare lucido in battaglia. »

« No » Blaise gli aveva dato le spalle fino ad allora. Quando i suoi occhi ritrovarono la loro consueta mitezza, si offrì nuovamente alla vista del prescelto. « E' la mia ultima parola, amore. »





 


Note finali: Ebbene sì, questa non una Dramione! Sto cercando di concentrarmi su una coppia diversa, ma che devo dire sinceramente, mi fa battere il cuore allo stesso modo. Ho avuto qualche difficoltà nella stesura, perchè ho letto pochissime Harry/Blaise e quelle che ho avuto il piacere di leggere erano talmente stupende, da farmi porre dei problemi circa la mia capacità di saperne scrivere una altrettando valida. E' un esperimento, che spero abbiate gradito. Il tema è incerto; ho volutamente lasciare il lettore quasi confuso sulle motivazioni che spingono Blaise a gettarsi nella mischia e volere Harry al sicuro. Il desiderio dello Slytherin sarebbe quello di proteggere Harry, come lo è quello di Harry proteggere Blaise, ma entrambi, fermi nella loro testardaggine, complicano inutilmente le cose. Blaise non accetta il fatto che Harry voglia rischiare da solo e che non gli permetta di partecipare alla battaglia. Alla fine quella di Blaise è una sfida e forse la consapevolezza che se Harry troverà la morte, lui gli farebbe volenteri compagnia. E' una piccola cosa, ditemi che ne pensate. :)

Aeltanin Astoria

 

   
 
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