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Autore: Kitsune 93    30/10/2014    2 recensioni
Questo è il sequel della mia precedente fanfic "Se questo fosse vero".
Sakura è ormai diventata grande e un giorno, mentre esplorava la foresta viene attaccata da un demone scorpione che le inietta il suo veleno. Per sapere che cosa succederà in seguito continuate a leggere :)
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Miroku, Nuovo personaggio, Sango
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Ci possiamo fermare?» chiese Eiji dopo quasi un giorno di cammino.
«Tsk!» sbuffò irritato Inuyasha «Se ti vuoi fermare puoi pure restare qua da solo, noi andiamo avanti anche senza di te!»
Il ragazzo sbiancò all'idea di rimanere solo in quel bosco brulicante di demoni «Non ci penso proprio!» sbuffò.
Sakura scosse la testa rassegnata, i due non avevano fatto altro che bisticciare per tutto il viaggio, raggiunse poi Eiji che era rimasto in coda dietro agli altri e gli disse «Non ti preoccupare, tra poco sarà buio e ci fermeremo per riposare»
Il giovane la guardò arrossendo, bastava solo che gli rivolgesse la parola per diventare rosso e per sentire i battiti del suo cuore, da quanto andava veloce.
Quella ragazza lo emozionava come mai gli era capitato nella vita.
«Tutto bene?» chiese lei altrettanto imbarazzata. Solo allora Eiji si rese conto che la stava fissando con la bocca spalancata.
Subito cercò di ricomporsi e cercando di giustificarsi disse «S-sì. Tutto bene! Stavo solo pensando al mio villaggio» mentì.
«Ah! Mi dispiace molto per quello che è successo, ma la tua famiglia sta bene? Dov'è?» gli chiese allora curiosa.
«In realtà non lo so» ammise lui alzando le spalle «E' da quando ero piccolo che non li vedo e non ho loro notizie»
«Scusami! Sono stata indelicata!» si scusò velocemente lei vedendo la faccia triste di Eiji «Purtroppo questo l'ho preso da mio padre!» scherzò lei sperando di fargli ritornare il sorriso.
«Non faccio fatica a crederlo» rise lui ricordando tutte le “belle” parole che Inuyasha gli aveva riservato fino a quel momento.
«Ehy!!» sbuffò il mezzodemone irritato «Guardate che vi sento!».
I due ragazzi risero di nuovo, poi Eiji aggiunse «Comunque non ti preoccupare, non potevi di certo saperlo!»
Lei annuì «Già..però se ti va di parlare con qualcuno...ecco, io ci sono! Purtroppo so perfettamente come ti senti» ammise abbassando le orecchie corvine «Anche io non ho più notizie di mia madre da parecchi anni».
Lui la guardò. La tristezza che lesse nei suoi occhi gli mosse qualcosa dentro. Voleva farla stare meglio, capì che voleva essere lui la fonte della sua felicità. Non voleva più vederla in quello stato.
Senza pensarci due volte le si parò davanti, afferrandole affettuosamente il viso tra le mani e avvicinandolo al suo.
«Ma che..» cominciò Sakura guardandolo confusa. Non fece in tempo però a dire altro che lui azzerò le distanze e la baciò.
L'imbarazzo di lei salì alle stelle, ma non si tolse, anzi si ritrovò a pensare “E' proprio un bel ragazzo”
«Che diavolo state facendo??» sbraitò Inuyasha afferrando Eiji per un braccio e scaraventandolo a terra.«Inuyasha!!» gridò Miroku cercando di trattenerlo per la tunica «Calmati! Non stavano facendo nulla di male!!».
Mentre il marito stava cercando di salvare la vita a Eiji, Sango si avvicinò a Sakura facendole l'occhiolino «Come è stato?».
A quella domanda la ragazza arrossì violentemente. Inizialmente distolse lo sguardo, per poi rivolgerlo nuovamente verso l'amica e con un sorriso sgargiante disse «Bellissimo».

***

Inuyasha era talmente arrabbiato che tenne il muso per il resto del viaggio. Quando il cielo cominciò a imbrunire Sango propose di trovare un posto dove passare la notte. Tutti annuirono e cominciarono a guardarsi intorno.

Poco dopo Sakura, da sopra un albero esclamò «Qui vicino c'è una grotta, sembra abbastanza grande da poterci stare tutti dentro tranquillamente!»
«Perfetto! Io e Miroku intanto andiamo a prepararla mentre voi cercate della legna!» le gridò di rimando Sango.
Inuyasha e Eiji annuirono.
«Wow!!» esclamò poi il giovane vedendo l'agilità con cui Sakura era scesa dall'albero «Come fai a essere così agile? Sei bellissima!» subito dopo averlo pronunciato si rese conto di quello che aveva detto e, imbarazzato cominciò a balbettare «S-sei b-bravissima, volevo dire bravissima! Non bellissima! Non che tu non lo sia, anzi lo sei eccome!»
“Mi sto mettendo in ridicolo da solo” pensò il ragazzo abbassando la testa e grattandosela con la mano.
Sakura lo stava ancora osservando in silenzio. Lo stava ammirando. “E' davvero bellissimo” pensò tra se e se.
Il giovane aveva i muscoli delle braccia ben definiti, la pelle abbronzata dal sole, gli occhi erano di un verde scuro meraviglioso, a volte coperti da qualche morbida ciocca castana che gli cadeva sul volto.
Prima che potesse dire qualcosa sentì suo padre esclamare «Certo che è abile! E' un mezzodemone dopotutto!» poi prendendolo in giro aggiunse «Tu sai che cos'è un mezzodemone, non è vero?»
Eiji diventò rosso di rabbia, era stanco di tutte quelle frecciatine «Certo che lo so! Non sono mica stupido come te!»
«Come osi!».
I due stavano ricominciando a bisticciare quando Inuyasha sentì la figlia mormorare qualcosa «Che cosa hai detto?» chiese voltandosi verso di lei.
«Papà» mormorò di nuovo Sakura, non disse altro. Semplicemente si accasciò a terra tremando violentemente.
«Sakura!» gridarono insieme i due correndo verso di lei.
«Che ha??» chiese Eiji preoccupato guardando Inuyasha.
«Ha la febbre» gli rispose lui in ansia «Il veleno sta facendo effetto troppo velocemente! Vai a chiamare Miroku e Sango e dì loro cosa è successo, sicuramente sapranno che cosa fare».

***

«Inuyasha è proprio incorreggibile» sospirò Sango.
«E' normale per un padre essere geloso delle proprie figlie!»
«Ma come!!» disse lei facendogli l'occhiolino «Proprio qualche giorno fa non volevi dei nipotini??»
Lui si accigliò «Questo non c'entra niente!»
«Sì, certo tesoro» rise lei.
«Sango! Miroku! Vi prego venite! Sakura sta male!!»
I due sentendo la voce disperata di Eiji si voltarono girarono spaventati e cominciarono a correre verso di lui.
«Che cosa succede?» chiese Sango preoccupata anticipando il marito.
«Non lo so! Prima stava bene, ma adesso è svenuta e trema per la febbre».
Miroku capì al volo la situazione, si girò verso la moglie e le diede alcune informazioni sulle erbe che doveva procurargli. Lei annuì decisa e insieme a Eiji, che la seguì malvolentieri dato che voleva tornare da Sakura, si recò nella parte di bosco indicatagli dal marito.

***

«Miroku!» esclamò Inuyasha sollevato vedendo arrivare l'amico «Perchè ci hai messo così tanto?»

«Ho mandato Sango e Eiji a prendere le erbe che ci servono per preparare un antidoto!».
Poi si avvicinò a Sakura che era distesa con la testa appoggiata alle gambe del padre.
«Ha la febbre alta e le sono venute fuori altre macchie sulla pancia e sulla faccia! La parte grigia invece si sta diramando dalla ferita anche all'altro braccio!»
«Si sta espandendo troppo velocemente!»sbraitò arrabbiato il monaco, non sapeva proprio cosa fare.
«Che cosa possiamo fare??» gli chiese disperato Inuyasha. Non l'aveva mai visto così, ma non poteva biasimarlo. “Anche starei come lui se queste stesse succedendo a uno dei miei figli”
«Prendila e portiamola alla grotta intanto! Aspettiamo che Sango torni con le erbe!».
Inuyasha si caricò Sakura sulle spalle e corse piano verso la grotta per stare al passo con Miroku, arrivare prima non avrebbe cambiato la situazione.
«Vado a prendere della legna per il fuoco» esclamò Inuyasha dopo aver steso la figlia su una coperta che avevano trovato nello zaino di Kagome che Sakura si portava sempre dietro.
Sango e Eiji fecero ritorno poco dopo. La coppia cominciò a preparare l'antidoto, mentre Eiji vegliava sulla ragazza e Inuyasha stava accendendo un piccolo fuoco.
Dopo di che attese impaziente che il monaco e la cacciatrice finissero l'intruglio.
«Ecco!» esclamò Miroku soddisfatto «Faglielo bere tutto!» disse poi porgendo la tisana maleodorante a Inuyasha.
Il mezzodemone annuì e si assicurò che Sakura ingurgitasse tutto quello strano liquido rosso.
«E adesso?» chiese Eiji dopo che la ragazza ebbe finito di bere.
«Adesso aspettiamo» gli rispose tristemente Inuyasha abbassando le orecchie e accasciandosi contro il muro.

  
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